martedì 5 giugno 2012

17° Tappa: San Giorgio di Pesaro (PU)

Ieri,4 giugno era lutto Nazionale per i terremotati dell’Emilia per questo non ho scritto per rispetto un nuovo articolo.
Mentre oggi posso descrivervi uno dei tanti paesini della mia provincia, San Giorgio di Pesaro di 1450 abitanti.
L’attività più sviluppata  è l’agricoltura fin dai primi insediamenti preistorici,successivamente abitate da popolazioni di area nord – marchigiana quali i Pelasgi,Siculi,Viburni,Umbri e i Galli Senoni e di seguito i Romani.
Con il declino dell’Impero Romano porterà in queste terre altri popoli quali Goti,Bizantini,Longobardi,Franchi e Bulgari: il nome stesso del Castello di San Giorgio,ripreso dall’omonima chiesa e il Sant’Apollinare della chiesa del Castello di Poggio.
Il primo documento risale da una bolla papale che nomina del Poggio che quello di San Giorgio del 777 d.c. e del 875 d.c.
I due castelli abitato da poche famiglie povere addette tutte ai lavori di campagna,pur essendo autonomi passarono attraverso alterne vicende della storia subendo spesso le conseguenze di fatti e decisioni prese altrove. Nel Trecento subirono le conseguenze delle lotte tra Guelfi e Ghibellini; nel Quattrocento furono coinvolti nelle sanguinose lotte tra i Malatesta (signori di Fano) e i Montefeltro (duchi di Urbino) e all’inizio del Cinquecento tra i Della Rovera e i De’ Medici. Alla fine del Seicento,sotto il dominio della Repubblica imposta dalle truppe napoleoniche e nel 1955 quando per scempiaggine l’archivio storico del Comune venne mandato al sottoposto a macerazione.
Con la fine del ducato di Urbino (1631) i due castelli tornarono sotto il diretto governo pontificio. Nel 1797 sotto l’amministrazione napoleonica,il castello del Poggio perderà la propria autonomia ed infatti verrà unificato sotto in un unico Comune con il Castello di San Giorgio,trasformandosi in un posto umile e spopolato,l’antica strada maestra che correva ad ovest dei due castelli era scomparsa e sostituita dalla strada provinciale orcianese costruita nei primi anni dell’Unità d’Italia,dove il borgo a subito una notevole espansione.
L’attuale territorio comunale si estende per 21 kmq su una superficie collinare costellata di borghi,castelli e case rurali da altitudine minima di  51 mt ad una massima di 263 mt sulla riva sinistra del Metauro a circa 20 km da Fano e la costiera Adriatica. Il territorio è ricco di storia su una altura tufacea.
Le testimonianze artistiche e storicie si conservano numerose chiese presenti sia all’interno dei centri abitati che nei dintorni.
I monumenti e luoghi d’interesse si trovano nel centro storico entro la cinta muraria,la chiesa parrocchiale a tre navate di stile neoclassico risale al 1842. Al suo interno si trovano opere notevoli come il Crocefisso ligneo del Trecento e tele di pittori marchigiani del Cinquecento al Settecento tra cui anche una Annunciazione di Francesco Mancini.
La chiesa dello Spirito Santo ad unica navata con leggere decorazioni in stile neoclassico,vi sono conservate tele di pittori ignoti dell’area marchigiana del Cinquecento e del Seicento.
Nelle campagne si possono visitare le varie frazioni ed ammirare i boschi limitrofi di querce e pioppi.
In questi giorni di primi caldi vi consiglio di visitare paesi collinari o montani per godervi la natura ed i centri storici.
Io amo il mare ma non molto nella stagione estiva forse per la mia pelle lattea e che ogni volta che vado al mare mi guadagno un’abbronzatura da peperone rosso ed eritemi che prediligo stare in montagna o andare a visitare.
Mi auguro che questo articolo vi sia piaciuto.
Vi aspetto in tanti,a prestissimo!!!!

LA FOTO E' STATA REALIZZATE NELLA STAGIONE AUTUNNALE 2011
CHIESA PARROCCHIALE (c'era la messa serale per questo motivo non siamo entrati)


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