Ieri,4
giugno era lutto Nazionale per i terremotati dell’Emilia per questo non ho
scritto per rispetto un nuovo articolo.
Mentre
oggi posso descrivervi uno dei tanti paesini della mia provincia, San Giorgio
di Pesaro di 1450 abitanti.
L’attività
più sviluppata è l’agricoltura fin dai
primi insediamenti preistorici,successivamente abitate da popolazioni di area
nord – marchigiana quali i Pelasgi,Siculi,Viburni,Umbri e i Galli Senoni e di
seguito i Romani.
Con
il declino dell’Impero Romano porterà in queste terre altri popoli quali
Goti,Bizantini,Longobardi,Franchi e Bulgari: il nome stesso del Castello di San
Giorgio,ripreso dall’omonima chiesa e il Sant’Apollinare della chiesa del
Castello di Poggio.
Il
primo documento risale da una bolla papale che nomina del Poggio che quello di
San Giorgio del 777 d.c. e del 875 d.c.
I
due castelli abitato da poche famiglie povere addette tutte ai lavori di
campagna,pur essendo autonomi passarono attraverso alterne vicende della storia
subendo spesso le conseguenze di fatti e decisioni prese altrove. Nel Trecento
subirono le conseguenze delle lotte tra Guelfi e Ghibellini; nel Quattrocento
furono coinvolti nelle sanguinose lotte tra i Malatesta (signori di Fano) e i
Montefeltro (duchi di Urbino) e all’inizio del Cinquecento tra i Della Rovera e
i De’ Medici. Alla fine del Seicento,sotto il dominio della Repubblica imposta
dalle truppe napoleoniche e nel 1955 quando per scempiaggine l’archivio storico
del Comune venne mandato al sottoposto a macerazione.
Con
la fine del ducato di Urbino (1631) i due castelli tornarono sotto il diretto
governo pontificio. Nel 1797 sotto l’amministrazione napoleonica,il castello
del Poggio perderà la propria autonomia ed infatti verrà unificato sotto in un
unico Comune con il Castello di San Giorgio,trasformandosi in un posto umile e
spopolato,l’antica strada maestra che correva ad ovest dei due castelli era
scomparsa e sostituita dalla strada provinciale orcianese costruita nei primi
anni dell’Unità d’Italia,dove il borgo a subito una notevole espansione.
L’attuale
territorio comunale si estende per 21 kmq su una superficie collinare
costellata di borghi,castelli e case rurali da altitudine minima di 51 mt ad una massima di 263 mt sulla riva
sinistra del Metauro a circa 20 km da Fano e la costiera Adriatica. Il
territorio è ricco di storia su una altura tufacea.
Le
testimonianze artistiche e storicie si conservano numerose chiese presenti sia
all’interno dei centri abitati che nei dintorni.
I
monumenti e luoghi d’interesse si trovano nel centro storico entro la cinta
muraria,la chiesa parrocchiale a tre navate di stile neoclassico risale al
1842. Al suo interno si trovano opere notevoli come il Crocefisso ligneo del
Trecento e tele di pittori marchigiani del Cinquecento al Settecento tra cui anche
una Annunciazione di Francesco Mancini.
La
chiesa dello Spirito Santo ad unica navata con leggere decorazioni in stile
neoclassico,vi sono conservate tele di pittori ignoti dell’area marchigiana del
Cinquecento e del Seicento.
Nelle
campagne si possono visitare le varie frazioni ed ammirare i boschi limitrofi
di querce e pioppi.
In
questi giorni di primi caldi vi consiglio di visitare paesi collinari o montani
per godervi la natura ed i centri storici.
Io
amo il mare ma non molto nella stagione estiva forse per la mia pelle lattea e
che ogni volta che vado al mare mi guadagno un’abbronzatura da peperone rosso
ed eritemi che prediligo stare in montagna o andare a visitare.
Mi
auguro che questo articolo vi sia piaciuto.
Vi aspetto in tanti,a prestissimo!!!!
LA FOTO E' STATA REALIZZATE NELLA STAGIONE AUTUNNALE 2011
CHIESA PARROCCHIALE (c'era la messa serale per questo motivo non siamo entrati) |
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