venerdì 15 giugno 2012

Fine settimana Svizzero: San Gallo

Il tempo è passato,quasi due anni da questo viaggio.
Scoprire nuovi paesi e nuovi stili di vita per me sono un arricchire la mia cultura ed aumentare la mia curiosità.
Ovviamente tutti i miei viaggi salvo alcuni,gli ho fatti con il mio compagno di vita,il mio fidanzato.
Uno di questi aspetti importanti a mio conto ci unisce.
Questo è stato il nostro primo viaggio in Svizzera,siamo andati a trovare degli amici.
Appena superato il confine,dopo Chiasso ci siamo diretti per il passo del San Bernardino e con grande meraviglia del meraviglioso paesaggio alpino abbiamo notato il “leggero” cambio climatico ed abbiamo notato anche che l’autunno da quelle parti era molto avanti rispetto da noi. Le foglie stavano cadendo dagli alberi salvo ovviamente le conifere era di un verde scuro.
All’inizio il percorso è stato tortuoso poi superato completamente il confine e superata la dogana ci siamo organizzati con il bollino per l’autostrada che è obbligatorio avercelo (noi abbiamo preso quello valido per 10 giorni ma so che esiste uno per tre mesi fino ad un anno,salvo cambiamenti).
Le autostrade svizzere come quelle austriache sono molto ordinate,per andare a San Gallo che si trova a nord – est della Svizzera è il cantone più a nord ad un’ora da Zurigo e confina a pochi chilometri dall’Austria e Germania.
Arrivati a San Gallo avevamo appuntamento con i nostri amici ed ancora non eravamo organizzati con quel marchingegno chiamato Tomtom quindi è stato un po’ faticoso trovarli e soprattutto ogni 10 mt. il paesaggio è sempre uguale stessi negozi e per questo motivo che all’inizio ci siamo confusi ma per fortuna alla fine ci siamo incontrati.
La città a primo acchito in periferia sembra molto ordinaria,gente aspetta il bus,gente che compra il giornale o va fare la spesa,una città qualunque di qualunque paese sia italiano che straniero.
Mentre il centro storico è poco frequentato forse dipendeva del periodo  dell’anno (ottobre) oppure il centro storico è pieno di uffici e forse è più frequentato di giorno.
I negozi come in tutta la fascia austriaca –germanica chiudono durante la settimana alle 17.30 mentre il sabato chiudono tutti alle 17.00.
La città conta 72600 abitanti,è posto ad una altezza di 700 metri sul livello del mare,è una delle città Svizzere situata ad un livello sul mare fra i più alti.
Le sue origini risalgono ad un eremo fondato nel 614 dall’irlandese san Gallo che era uno dei 12 monacicolombaniani che accompagnarono nell’Europa continentale san Colombano,il fondatore dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio.
San Gallo non giunse in Italia,ma si trattenne sulle rive della Steinach nei pressi di Arbon,per vivere come eremita. Sul luogo dove era situato il suo eramo,nel 747,l’alemanno monaco benedettino San Omaro trasformò la piccola comunità venutasi a creare in una comunità monastica,riunita sotto la Regola benedettina,erigendovi un’Abbazia che porta il nome del santo.
Nonostante le ostilità del vescovado di Costanza,divenne uno dei più importanti centri culturali e di potere dell’Europa,possedendo una splendida biblioteca (ancora oggi visitabile). Nel 920 la sua scuola contava 300 allievi e i suoi domini comprendevano circa 48000 Ha di territorio.
Nel 1026 l’abate Ulrico II ricevette il titolo di principe dell’impero formando un suo Principato che durò fino al 1808.
Attorno all’abbazia si formò la città che nel corso del tempo si ingrandì trovandosi in contrapposizione con il potere politico ed ecclesiastico del monastero. Durante la Riforma protestante la città scelse la Confessione Luterana. Da quei giorni,una delle porte del monastero è intitolata a Carlo Borromeo,vescovo di Milano perché la sua uscita dalla città segnò la vittoria della parte riformata. Alleata dai riformati alla Conferenza Svizzera dal 1648 perso il voto alla Dieta imperiale e fu distaccata dall’impero finchè nel 1798 è assimilato dalla Repubblica Elvetica e l’anno dopo ricostituito come principato. Nel 1803 si formò il Cantone di San Gallo che poi abolì definitivamente il Principato. L’Abbazia nel 1836 diventò la sede del Vicariato ecclesiastico e nel 1846 fu elevata a Cattedrale e sede dell’attuale Vescovado.
Dopo avervi descritto un po’ di storia vi posso dirvi che il suo corso o via principale è molto caratteristico con tante terrazzi chiusi e decorati allo stile austro – bavarese. Di fatti né ho fotografati alcuni veramente spettacolari.
Quando si arriva all’abbazia/cattedrale e tutto il suo complesso è veramente maestoso.
Si presenta molto simile a Pisa nella Piazza dei Miracoli,un grande spiazzale verdeggiante che crea un paesaggio suggestivo.
Mano a mano che ti avvicini alla cattedrale hai quella sensazione che poche volte si ha,sentirsi piccoli e la paura che questi edifici maestosi ti cadano addosso.
L’Abbazia di San Gallo (in tedesco Furstabtei Sankt Gallen) fu per molti secoli una delle principali abbazie benedettine d’Europa. E’ situata nella città di San Gallo nell’odierna Svizzera.
Venne fondata nel 612 come eremo e prese il nome da san Gallo,un monaco irlandese.
Seguiva la regola celtico – irlandese scritta dal maestro Colombano a Luxeuil.
Il monastero dopo la morte di san Gallo andò in rovina ma il conte di Waltram di Turgovia,nel 719 incaricò il monaco benedettino Omaro di ripristinare la funzionalità. Omaro lo ricostruì radicalmente ex novo come abbazia,prevedendo che i monaci colombaniani potessero viverci in comunità ed adottò per loro una regola nel 747 venne trasformata in regola benedettina abbandonando quella adottata da San Colombano il che lasciò per degli strascichi che sfociarono in una congiura contro l’abate dell’Abbazia. In essa furono poste in custodia le reliquie di San Gallo.
Durante il regno di Pipino il Breve venne fondata la famosa scuola di San Gallo,in cui le arti,le lettere e le scienze fiorirono.
Sotto l’abate Waldo di Reichenau (782 – 784) vennero copiati molti manoscritti formandosi così una nutrita biblioteca. Numerosi monaci anglosassoni e irlandesi si riunirono per dedicarsi alla copia dei libri. Su richiesta di Carlo Magno e del Papa Adriano,gli inviarono molti dei salmodianti da Roma,i quali propagandarono l’uso dei canti gregoriani. Nel secolo seguente l’abbazia di San Gallo entrò in conflitto con quella vicina di Reichenau sull’omonima isola,nel lago di Costanza.
Tra il 924 e il 933 i magiari minacciarono l’abbazia ed i libri furono spostati a Reichenau per sicurezza. La maggior parte di essi, fece ritorno all’abbazia di San Gallo.
Nel 1032 san Poppone divenuto abate,v’introdusse la riforma cluniacense.
Nel predicesi secolo,l’abbazia e la città divennero un principato indipendente su cui gli abati regnarono vantando il titolare di principe del Sacro Romano Impero.
Sotto la guida dell’abate Pio (1630 – 1670) venne iniziata la stampa dei libri. Nel 1712,l’abbazia subì grandi cambiamenti a seguito del saccheggio della Svizzera,gran parte dei libri e manoscritti vennero portati a Zurigo e Berna. Dopo il ripristino dell’ordine,San Gallo divenne la residenza del vescovo ed ospitò gli uffici amministrativi del cantone,oltre ai resti dell’antica biblioteca.
E’ rimasto ben poco dell’originale monastero medioevale. La maggior parte delle strutture compresa la cattedrale vennero progettate in stile tardo barocco e costruite tra il 1755 ed il 1768.
La biblioteca di San Gallo è considerata una delle più ricche di tutto il Medioevo,ospita una delle più impressionanti collezioni di libri in lingua tedesca del primo Medioevo. Nel 2005 conteneva più di 160000 libri di cui  2200 scritti a mano e 500 risalenti a prima dell’anno 1000. In seguito la Stiftbibliothek diede inizio ad un progetto per la digitalizzazione dei manoscritti.
La libreria contiene il Codex Abrogans uno dei più antichi testi in lingua tedesca esistente risalente al ottavo secolo e generalmente attribuito a Arbeo von Freising,vescovo e letterato austriaco dell’epoca.
E’ presente inoltre un cartiglio senza eguali del nono secolo noto con il nome di Pianta di San Gallo che racchiude gli unici documenti d’architettura risalenti a 700 anni fa circa,tra la caduta dell’Impero ed il tredicesimo secolo. I piani non vennero mai eseguiti,ed il loro nome è divenuto al fatto di essere stati conservati all’interno dell’abbazia dove possono tutt’ora essere trovati. I piani rappresentano del monachesimo nell’Impero franco,durante i primi anni dell’imperatore Ludovico I (tra l’814 e l’817).
Nel 1983 il convento di San Gallo venne inserito dell’UNESCO tra i Patrimoni dell’Umanità come “perfetto esempio di grande monastero Carolingio”.
L’interno della chiesa si presenta maestosa come l’esterno,non si potrebbero fare foto ma questa volta ci siamo fregati delle regole e né abbiamo approfittato con l’aiuto dei nostri amici,peccato che poi Ricky si è scordato di togliere il flash nella fotocamera e ci hanno quasi scoperto guardandoci in cagnesco.
Abbiamo passato una bella serata ma poi purtroppo ci eravamo organizzati diversamente per la notte ed a loro è dispiaciuto molto ma purtroppo ormai avevamo prenotato la stanza per dormire.
Di notte si fa fatica a ritrovare le autostrade perché purtroppo non hanno ottime segnalazioni e gli incroci quando si entra in autostrada sono bui quindi un paio di volte abbiamo sbagliato ma poi per fortuna siamo riusciti ad arrivare in hotel.
L’hotel era nella vicina Austria solo a 10 km da San Gallo, a Dornbirn.
In quel periodo a San Gallo si tiene l’Olma è una specie di festa agricola con vari stand che porta molto turismo dalle zone limitrofe e dai vicini Paesi Europei.
Gli hotel sono troppo costosi,pure i B&B ma oltre tutto non si trova neanche una stanza per questo abbiamo scelto di andare in Austria.
Dornbirn,a primo acchito salvo la sera di venerdì fino a domenica mattina ci è piaciuta.
L’Austria ci è sempre piaciuta e ci è rimasta nel cuore <3
Questa città austriaca è  di 46000 abitanti situata nella Land Voralberg capoluogo dell’monimo distretto. E’ la decima città più grande dell’Austria e un importante centro commerciale. Posta sulla riva destra del Reno a poca distanza del confine svizzero e non distante da Bregenz e del confine tedesco. E’ attraversato dal Dombirmner Ach immissione del lago di Costanza.
Abbiamo visto anche il Reno e siamo rimasti molto male perché a differenza dei nostri fiumi che sono di tipo torrenziale e nei mesi estivi sono a secco qui essendo un fiume alpino è tutto il contrario e quindi abbiamo visto il grande letto del fiume.
Un po’ mi è dispiaciuto,ammetto avrei voluto vederlo pieno,ho capito che se andrò in Germania o in Svizzera devo andarci assolutamente in estate per godermi il bel paesaggio.
Sabato mattina dopo colazione ci siamo subito ritrasferiti a San Gallo a fare un po’ di shopping,seconda alcune amiche che poi erano la famiglia che andavamo a trovare in Svizzera era tutto economico.
Scusate la parola ma era una CAZZATA pazzesca con il fatto che il Franco Svizzero è meno dell’Euro ma nonostante ciò molti prodotti anche quelli di base alimentare sono ultra costosi.
La vita in Svizzera penso che sia troppo alta ma la qualità è media.
Quindi ci siamo limitati di fare compere e poi se presenti l’Euro in Svizzera ti storcono il naso perché ci vanno a perdere con il cambio.
Quando sono andata in banca  mi hanno confermato che accettavano anche gli euri visto che commerciano con l’Europa normalmente e mi avevano sconsigliato di cambiarli in Franchi perché ci andavo a perdere e poi solo per due giorni non né valeva la pena.
Mentre sia la famiglia che le nostre amiche ci avevano detto il contrario.
Nonostante ciò,non abbiamo pagato molto l’albergo visto che era prevista solo la prima colazione ed i pranzi e cene abbondanti ce li preparavano i nostri amici.
Ho notato a parte a livello economico,la Svizzera come altri paesi europei sono molto fantasiosi a livello di allestimenti dei negozi,allestimenti di aiuole e pure molto ordinati.
Abbiamo fatto un salto anche all’Olma (tanto per digerire quello che avevamo mangiato,avere amici calabresi in alcuni casi  è deleterio per lo stomaco ma l’ottima compagnia ripaga tutto il loro affetto),una bella festa di paese con stand gastronomici,mercatini e giostre molto simile ma leggermente in grande alla festa di San Gregorio che fanno nel paese natale di mia madre (Morciano di Romagna in provincia di Rimini).
Io fifona come sono non mi sono sentita di fare nessun gioco,per me solo quelli che fanno i bambini di  4 anni penso che già l’altalena sia il massimo che potrei fare di azzardato!
Mentre Ricky che non si tira mai indietro ha fatto un paio di giochi.
Il ritorno è stato molto belle peccato che avevamo la macchina strapiena di oggetti da portare alle nostre amiche.
Abbiamo visto la nostra prima neve al ritorno per il valico del san Bernardino.
E’ stato un bel viaggio abbiamo visto tanti luoghi interessanti e un po’ mi è dispiaciuto che sia passato tutto così in fretta.
Vi aspetto la prossima settimana con un nuovo articolo.
A presto!         
Ingresso all'OLMA

Parco

Museo della città


Balcone tipico di San Gallo

Facciata esterna biblioteca

particolare campanile della Cattedrale

Facciata esterno cattedrale

interno cattedrale

particolare affreschi nel soffitto
altro balcone particolare a  San Gallo

Alien particolare in un centro commerciale di San Gallo

La prima neve nel passo del Bernardino




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