giovedì 21 giugno 2012

Esplorazione nel hinterland perugino: Pietralunga (PG)

Mi piace in estate per superare il caldo e l’afa andare in giro per paesi  e questo è stato uno di quelli.
Pietrolunga è un comune dell’Umbria in provincia di Perugia. Il suo territorio è molto esteso ma conta 2270 abitanti.
E’ situato nella parte nord – orientale dell’Alta Valle del Tevere,a 566 metri di altitudine sul livello del mare.
La città ha origini preistoriche ed il flauto su tibia umana conservato presso il Museo archeologico di Perugia,i vari castellieri sparsi nel territorio ed i ritrovamenti di materiali litico ne sono la tangibile testimonianza.
Durante il periodo romano,il più florido è conosciuta col nome di Forum Julii Concupiensium.
L’oppidum dei foroiulienses cognomine concupienses elevato a Municipium (municipio) nell’età augustea,è citato anche da Plinio il Vecchio nella “Naturalis historia” (III. 14.112 – 113).
Di questo periodo restano significative testimonianze come ville,acquedotti,fistulae aquariae,monete e importanti strade (diverticela) con tratti internamente basolati.
Secondo la leggenda durante l’affermazione del Cristianesimo nel territorio ci è pervenuta notizia attraverso il martirologio di san Crescenziano,un legionario romano al quale si attribuisce la sacra uccisione di un drago alle porte di Tiferno (Città di Castello). Crescenziano,messaggero della nuova dottrina venne decapitato e sepolto a Pieve de’Saddi dove,a tifernate,per accogliere le spoglie del martire.
Durante le invasioni barbariche venne riedificata tra il VI secolo e il VII secolo dopo cristo nell’odierno colle assumendo il nome di Plebs Tuphiae. A questo periodo risalgono la costruzione della Pieve di Santa Maria e l’edificazione della Rocca longobarda pentagonale.
Nel XI secolo fino al XIV secolo Pietralunga prese il nome di Pratolonga,in quel periodo si sottomise e divenne parte integrante di Città di Castello, Questo status politico amministrativo durò fino al 1817 anno in cui Pratalonga venne italianizzato in Pietralunga e venne elevato al grado di Comune.
Durante la Prima guerra Mondiale (1915 – 1918) oltre cento cittadini perirono per il bene e la difesa della Patria. A ricordo la popolazione ed il Comune eressero un monumento al centro dei giardini nella piazza principale. Pietralunga è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione,perché è stata insignita della Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici della sua popolazione e per la sua attività nella lotta partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale ed è sede del Monumento regionale al partigiano umbro.
L’8 settembre 1943,presso il voc. San Salvatore,e il 13 settembre 1943 in loc. San Faustino del Comune di Pietralunga,si costituivano i nuclei di resistenza ai nazi – fascisti. Dai primi nuclei nasceva una Brigata organizzata in seguito denominata Brigata Proletaria d’urto San  Faustino. Dopo un inverno di  resistenza e vari scontri militari,finalmente il 30 aprile 1944,la Brigata occupava la caserma dei Repubblichini di Pietralunga e dichiarava Pietralunga Zona Libera insediando di nuovo il sindaco Luigi Pauselli cacciato dai Fascisti nell’aprile del 1921; festeggiando nella massima libertà dopo 23 anni,la festa del 1° maggio. Dopo questa data,il 7 maggio 1944 Pietralunga subiva un disastroso rastrellamento che culminò con la fucilazione di sette ragazzi nella piazza centrale del paese e con quella,il 9 maggio 1944 a Città di Castello,senza processo, del martire della resistenza Venanzio Gabbiotti. Il territorio divenne un teatro sanguinoso di scontri tra alleati e partigiani da una parte,e nazi – fascisti dall’altra,con devastazioni e perdite umane anche tra i civili,sino alla definitiva liberazione avvenuta il 29 luglio 1944.
Unico Comune dell’Umbra decorato al Valor Militare,per unanime volontà di partigiani e istituzioni è stato identificato come simbolo regionale della Resistenza.
Quando leggo e poi riassumo questi fatti di notevole importanza e di un valore comune mi rendo conto  che quel periodo della Seconda Guerra Mondiale c’erano persone che hanno reso l’Italia ed il loro valore di Patri un ideale bellissimo che molto spesso visti i tempi stiamo perdendo.
Mi viene da dire GRAZIE a voi l’Italia ha dato una svolta positivo visto che in quel periodo nero siete riuscita a vedere la luce.
Chissà se anche noi un giorno saremo eroi comuni del nostro vivere?
Dopo tutto questo riflettere vorrei cambiare discorso descrivendovi chiese e luoghi d’interesse a Pietralunga.
Pieve di Santa Maria (VIII secolo/X secolo): al suo interno sono conservate affreschi del martirio di San Sebastiano di Raffaellino del Colle e la copia del Polittico di Ottaviano Nelli,il cui originale,tempera su tavola datata maggio 1403 è conservata dal 1955 presso la Galleria Nazionale dell’Umbria. L’odierna facciata della chiesa è frutto di una sostanziale modificazione (rotazione di 180°),eseguita alla fine del XIX secolo che ha comportato l’abbattimento dell’abside per fare posto alla nuova entrata e la chiusura di quella originale.
Di fatti della chiesa originale si può ancora oggi vedere il retro della chiesa,è veramente strano ammirare il rosone superiore e un portale romanico nel retro di una chiesa. Sul fianco destro,all’altezza di circa 3 metri vi è un iscrizione in caratteri gotici che attesta la vetustà dell’edificio.
Chiesa del Gonfalone (XIV secolo) si trova sul retro della Pieve di Santa Maria,oggi non è più officiata ma nei secoli passati venivano celebrati i Consigli.
Santuario della Madonna dei Rimedi (non l’abbiamo ancora visitata ma spero di provvedere quest’anno e poi ovviamente inserirò un articolo nuovo di ZECCA).
Pieve de’Saddi,idem come la precedente anche se ho letto che questa chiesa ha origini paleocristiane venne edificata sopra un preesistente tempio romano.
La Rocca longobarda pentagonale: si trova nel centro della piazza si possono ammirare i resti della porta di accesso alla struttura difensiva. Costruita in epoca longobarda (attorno all’VII secolo d.c.) come sede gastaldale e avamposto militare. Il torrione pentagonale di avvistamento e difesa comunemente chiamato Rocca.
All’interno erano collocati: il cassero,il mastio,gli alloggi per le truppe,le cucine,le stalle e il pozzo per il rifornimento idrico.
Originariamente il piano di compagna del castello si trovava all’altezza della porta d’ingresso. Il livello odierno è dovuto a scavi e rimozioni nel volgere dei secoli.
Porta medievale del Cassino:una delle tre porte della cittadella ben conservata. Questa porta si chiamava così perché fungeva anche da posto di guardia vi erano collocate lagaritti e cassino,dove i soldati a turno sorvegliavano l’accesso alla cittadella.
La torre dell’Orologio del XVII secolo il macchinario e le campane dell’orologio pubblico sono stati collocati lì dal 1645.
Il Palazzo comunale fu eretto tra il 1498 e il 1502 da Mons. Giulio Vitelli arciprete come sede di rappresentanza dell’arcipretura pietralunghese sopra una parte del maschio della fortezza longobarda. Questo palazzo dal XVII secolo al XIX divenne prima sede municipale pietralunghese,è stato di proprietà e utilizzato dal Sacro Ordine dei Cavaglieri di Malta.
Mi auguro che questo nuovo articolo vi piaccia e vi sia utile.
Tornerò presto con un nuovo articolo!



Rocca Longobarda

Chiesa Santa Maria

facciata palazzo municipale

visuale delle campagne dal borgo di Pietralunga

retro Chiesa Santa Maria

Porta del Cassero

particolare visuale della Rocca longobarda

Vicolo per il centro della cittadella di Pietralunga

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