Composto da
500 dipinti che testimoniano il personale gusto dei vari componenti della
famiglia Medici e che passarono nel 1743 alla città di Firenze per volontà
testamentaria dell’ultima erede della dinastia Anna Maria Luisa de’Medici che
riuscì in questo modo a impedire la dispersione come accaduto invece ad
analoghe raccolte di Roma o di Urbino,disperse o confluire in altre collezioni
di paesi stranieri per vie di complicate questioni ereditarie e dinastiche. A
Palazzo Pitti erano anche conservate le eccezionali raccolte di Vittoria Della
Rovere sposa del Granduca Ferdinando II e ultima erede dei duchi di Urbino
delle quali faceva parte un gran numero di tele di Raffaello e Tiziano.
Pietro
Leopoldo come si è detto nel suo programma di razionalizzazione di ogni aspetto
della città divise grosso modo opere di pittura e scultura (antica e moderna)
tra gli Uffizi e Palazzo Pitti mentre le gemme, le curiosità naturalistiche e
scientifiche divennero il nucleo originale del Museo di Storia Naturale.
La prima
apertura al pubblico risale al 1833 con un nucleo spiccatamente eccezionale di
opere di Raffaello,Andrea del Sarto e Tiziano nonché tutti i maestri della
scuola fiorentina tra il Cinque e Seicento,sono notevoli gli esempi della
scuola veneta dove vi erano opere di Caravaggio,Rubens e Van Dyck.
Vi sono quadri a soggetto sacro,nati per
abbellimento a vari altari di chiese,vennero acquistati sia dai Medici che dai
Lorena in cambio di copie o di opere moderne fatte fare per l’occasione.
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