lunedì 16 dicembre 2013

2° tappa Trentino Alto Adige 2010: Bressanone (BZ)

Mi sono presa una pausa prima di scrivervi un nuovo articolo ma di un vecchio viaggio fatto un paio di estati fa.
La seconda tappa che vi propongo è Bressanone o Brixen città italiana di 21000 abitanti nella provincia autonoma di Bolzano. E’ capoluogo storico,artistico,culturale,economico,sociale ed amministrativo del comprensorio della Valle Inarco.
Secondo la tradizione Bressanone venne fondata nel 901,tre secoli prima della costituzione della Contea del Tirolo. Dal 1004 e durante il corso dei secoli è stata sotto la dominazione ecclesiastica del principe – vescovo di Bressanone, del quale fu residenza principale.
I santi patroni della città sono Cassiano di Imola festeggiato l’8 maggio ed i vescovi Albuino e Ingenuino patroni contro la siccità e festeggiati il 5 febbraio. Le loro reliquie sono costudite nel duomo della città.
La città è situata in un fondovalle  e si trova alla confluenza della Rienza nell’Isarco. A est si trovano le cime del Gruppo delle Plose con il monte Telegrafo (2504 metri sul livello del mare),a ovest la cima Cane (2354 metri sul livello del mare) e il monte Pascolo (2439 metri sul livello sul mare).
Dista a  40 km a nord di Bolzano, 45 km a sud del valico del Brennero (confine italo – austriaco) e 35 km a ovest dal comune di Brunico in val Punteria.
Lungo la costa est di Bressanone si trova la Karlspromenade una storica passeggiata costruita nel 1903 in memoria dell’imperatore Carlo I d’Austria che  trascorse alcuni momenti della sua vita presso la Cura Guggenberg amando passeggiare lungo questa via che anticamente partiva proprio da lì e conduceva sino alla vecchia chiesa di Milan,Maria am Sand e quindi alla residenza Karlsburg. Purtroppo questo sentiero non sono riuscita a vederlo ma leggendo varie notizie ho scoperto che dal 2010 questa passeggiata prosegue con il cosiddetto sentiero dei Salmi e a seguire con una via crucis, sino ad incontrare la strada che porta a Luson.
APPROFONDIMENTO DELLA STORIA DELLA CITTA’
I primi insediamenti in loco risalgono all’età mesolitica. Altre testimonianze dell’antichità della città sono dei resti risalenti all’età del bronzo. Durante i lavori per il restauro ed il consolidamento della piazza Duomo nel 1996 sono stati scoperti i resti di una capanna risalente a circa 2500 anni fa,ad una profondità di circa 4 metri nel sottosuolo.
Attorno al 15 a.C. la zona fu integrata da Druso,figliastro dell’imperatore Augusto,nella sfera d’influenza romana. Ai romani seguirono storicamente in seguito alle invasioni barbariche,i baiuvari. Si hanno tracce di Bressanone in un articolo scritto del 590 d.C. quando il territorio fu aggregato al Ducato di Bavaria. A questa politico corrispose ancore nel tardo VIII secolo l’aggregazione della struttura ecclesiastica regionale all’arcivescovato di Salisburgo, sostituendo l’appartenenza tardo antica al Patriarcato di Aquileia.
Da un documento sempre ritrovato del 13 settembre 901 si conosce che il vescovo Zaccaria della provincia di Sabina ricevette come dono una grande tenuta agricola da allora il re Ludovico IV il fanciullo,ultimo dei Carolingi. Questo documento è conservato nel duomo di Bressanone. Da quel periodo la città diventa centro spirituale di una diocesi di vaste dimensioni. Fra i vescovi di allora spicca la figura di Albuino,discendente della casata degli Aribosi che aveva importanti relazioni con diverse corti principesche ed in particolar modao con quella imperiale. Il suo successore,il vescovo Heriward (1017 – 1022) diede inizio alla costruzione delle mura della città, che furono portate a termine dal vescovo successivo, Hartwig (1022 – 1039), con l’aggiunta di ampi fossati a nord ed a ovest e di torri da difesa della città.
Il 7 giugno 1027 l’intera valle del Inarco assieme alla valle dell’Inn fu sottratta al duca ribelle Welf di Baviera e data in dono al vescovo Hartwig dall’Imperatore Corrado II,congiungendo i due poteri quello temporale come principe e spirituale come vescovo, analogamente a quanto in quegli anni accadeva per i vescovi delle vicine Arcidiocesi di Trento e di Coira (dal 1170 capoluogo del cantone dei Grigioni nella  Confederazione elvetica). Nel 1038 la chiesa parrocchiale di Bressanone fu dedicata a San Michele Arcangelo. L’allora vescovo della diocesi di Bressanone,Poppo fu eletto Papa con il nome di Damaso II nel 1048.
Dopo il completamento della cinta muraria nel 1115 fu eretto il nuovo convento per le monache clarisse dove si trovano tutt’ora e nel 1265 fu terminata il nuovo palazzo vescovile.
Durante tutto il periodo medioevale era una città fiorente rimase uno dei più importanti centri artistico – culturali della zona alpina.
Nel 1444 il centro storico subì un brutto incendio che devastò la zona dei Portici.
Nel XVI secolo la città ebbe la prima incanalazione delle acque correnti,provenienti dalla zona di Varna.
Nel 1809 le truppe napoleoniche devastarono tutte le residenze nobiliari ed i castelli oltre 200. Nel 1814 con la sconfitta delle truppe francesi,il Tirolo e quindi Bressanone ritornano a far parte dell’impero austriaco che nel 1867 si trasformò in Impero autro – ungarico.
Nel 1914 scoppiò la prima guerra mondiale la popolazione maschile di Bressanone venne mobilitata e spedita in guerra e nel 1915 la città si trovò a breve distanza da un altro fronte e cioè quello italiano. Nel novembre 1918 le truppe italiane occuparono la città che assieme all’intero Alto Adige entrò a far parte del Regno d’Italia mentre il restante territorio del Tirolo rimase all’Austria. Fino al 1925 nel centro cittadino vi era un servizio di sorveglianza,organizzando i cosiddetti “guadiani notturni”. Costoro sorvegliavano l’ordine pubblico durante la notte dopo aver chiuso le porte della cinta muraria. Inoltre avvisavano in caso di incendi,furti ed avvistamento di nemici,oltre ad annunciare ad alta voce l’ora esatta.
Durante il fascismo la città fu oggetto con l’intera regione di un processo di italianizzazione forzata. Successivamente furono attuate le “Opzioni”, un accordo fra il Regno d’Italia e la Germania che obbligava i cittadini altoatesini a scegliere la cittadinanza italiana e tedesca e tra rimanere nella provincia,accettando la definitiva italianizzazione o trasferirsi oltre confine. Nel 1928 al teritorio comunale vengono aggregati i territori dei soppressi comuni di Milan, Sarnes,Albes e Monteponente e la frazione di Elvas staccata dal comune di Naz.
Nel 1941 vengono invece aggregati i territori del soppresso comune di Sant’Andrea in Monte. Dal 1943 al 1945 la città fece parte della Zona d’operazione delle Prealpi. Nel 1964 vi è una nuova sistemazione dei confini della diocesi che corrispondono da allora a quelli della provincia di Bolzano, e la sede della diocesi,rinominata in diocesi di Bolzano – Bressanone si spostò da Bressanone a Bolzano.
MONUMENTI STORICI IMPORTANTI:
Cattedrale di Bressanone: importante chiesa in stile barocco,si erge nella centralissima piazza del Duomo.  Risalente nel 200 subì successivi restauri,a causa di un susseguirsi di sfortunati incendi che si protrassero negli anni. Essa è dedicata a Santa Maria Assunta di cui contiene un’artistica scultura di Hans Leinberger del 1520.
Battistero del duomo di San Giovanni Battista: posto accanto al duomo e accessibile dal chiostro rappresenta la più antica cappella di corte del Palazzo Vescovile. Al suo interno si possono trovare affreschi romanici di qualità e di indiscussa importanza. Inoltre la piccola chiesa ha una navata alta e rettangolare,suddivisa in due piani,ricoperta da una volta a  botte. Nel 1400 circa la navata fu coperta con una volta a crociera.
Antico chiostro: si trova adiacente al Duomo questa antica struttura architettonica romanica risalente al XIV secolo anche detta la “Bibbia dei Poveri” ricca di dipinti raffiguranti le principali scene narrate nel testo Sacro.
Chiesa della Madonna: chiesa palatina solitamente chiusa e quindi non è accessibile.
Parrocchia San Michele: chiesa romanica  del XI secolo,si trova in posizione parallela al Duomo. La struttura ha un coro gotico,sette gli altari,un campanile (noto come “Torre bianca”) eretto nel XV secolo mentre la navata è gotica del tardo Cinquecento. La chiesa è stata resa barocca dopo il 1750 con affreschi di Josef Hautzinger di Vienna uno dei discepoli di Paul Troger.
Torre Bianca: è la torre parrocchiale risalente al XV secolo in origine chiamata “Torre Nera” ma nel 1591 il tetto nero fu murato e gli si cambiò il colore e quindi anche il nome. E’ stata ristrutturata nel 2007 riacquisendo  diritto il suo nome.
Vecchio Cimitero di Bressanone: sito tra la parrocchia ed il duomo,presenta al centro una struttura gotica risalente al 1483 dove si può porre un lumino.
Chiesa dei Santi Gottardo ed Erardo: edificata nel XIII secolo dalla famiglia Voitsberg. Subì un successivo restauro nel XIV secolo, in seguito ricostruita con forme barocche dal vescovo ausiliare Wilhelm von Vintler. Fin dal 1971 la chiesa è stata affidata alla chiesa evangelica.
Educandato Femminile delle Dame inglesi: primo insediamento della congregazione delle Dame Inglesi a Bressanone nel 1739. Il convento fu costruito successivamente ad opera di Anna von Sarnthein. La chiesa consacrata nel 1748 a San Giuseppe è stata ricostruita dopo un incendio nel 1839 in stile neoclassico. Nel XIX secolo e anche nel XX secolo l'annessa scuola fu più volte allargata.
Palazzo Vescovile o Hofburg: antica residenza del Vescovo, quando ancora il vescovo risiedeva presso Bressanone. Il palazzo è disposto su tre piani, e le sue facciate esterne sono di un pallido giallo, decorato in porpora. Le facciate poste a nord e sud presentano due logge rinascimentali, mentre le altre due facciate sono in stile barocco, il tutto su progetto di Hans Reichle dello Schongau (1565-1642). Dal 1998 al suo interno si trova un importante museo, posto in ben 70 sale. Il palazzo ospita anche una mostra permanente di presepi, una delle collezioni più importanti d'Europa, di cui uno dei maggiori promotori fu il principe vescovo Karl Franz Lodron.
Cimitero austro – ungarico di Bressanone: sacrario militare a nord di Bressanone che accoglie 1226 caduti austro – ungarici delle prima guerra mondiale e in un’altra area,i  resti di 106 caduti germanici ed austriaci della seconda guerra mondiale.
Castelli sono numerosi ma io non sono riuscita visitarli mi limito a citare i nomi: Pallaus o Palazzo di Sarnes; Campan; Karlsburg; Cusano; Tauernstein; Ratzotz; Hanberg; Krakofl; Kostlan; Seeburg.
Cinta muraria : Attorno al centro storico di Bressanone si erge una cinta muraria. Questa fu fatta costruire dal vescovo Heriward (1015-1022) e fatta completare dal suo successore, il vescovo Hartwig (1022-1039). La planimetria presentava sin dal X secolo due distinti settori: a sud, il raggruppamento degli edifici ecclesiastici, contrapposto a nord dal compatto complesso cittadino, diviso dai portici. Nel loro insieme, formavano quasi un perfetto quadrilatero cintato da mura e torrioni difensivi oltre che da ponti e porte di accesso al centro.
Vi sono le porte accesso alla città anche in questo caso mi limito a dirvi i nomi: Porta Sabbiosa, Porta San Michele, Porta Sole, Porta del Chiostro.
Giardino dei Signori o giardino del Palazzo Vescovile è un giardino floreale sito accanto al Palazzo Vescovile che durante le stagioni calde assume dei bellissimi colori. Il cortile è stato ricostruito soltanto nel 1991, sulla base del progetto originale del 1831. Il giardino rinchiuso da alte mura è suddiviso in 4 aiuole, dove vengono piantati fiori colorati ed ortaggi. Al centro delle aiuole si trova una bronzea fontana del periodo Biedermair completamente restaurata.
Con questo concludo l’articolo proponendovi alcune foto realizzate durante quella tappa.
Arrivo in città

Mi aveva colpito questa decorazione che avevano fatto in città e per questo ho voluto fotografarmela

Visuale dal ponte del borgo della città

interno della cattedrale

foto facciata cattedrale

Noi nel giardino della Corte esausti dopo una camminata

Facciata del municipio con stemma - aiuola

Particolare stemma

Abbiamo mangiato un fantastico strudel di mele,il ricordo della città è anche dedicato a questa prelibatezza Altotesina

Torre bianca

Chiostro e cimitero all'interno del cortile parrocchiale
Vi annuncio che le prossime tappe saranno Altoatesine dedicate alla città di Merano,Bolzano,Brunico e Brennero.
Vi aspetto e vi auguro buona notte.