SALA 15 di
Leonardo
La sala documenta gli esordi artistici di Leonardo da Vinci a partire dalle prime opere documentata,il BATTESIMO DI CRISTO del 1475 opera del suo maestro Verrocchio nella quale il giovane Leonardo dipinsa la testa dell’angelo di sinistra il paesaggio e forse il modello del corpo di Cristo. Il Vasari racconta che Verrocchio sentendosi superato dall’allievo,abbandonò la pittura dedicandosi soltanto alla scultura.
Un’altra opera giovanile è l’ANNUNCIAZIONE dipinta dal maestro ventenne,dove già sono visibili le qualità dello sfumato leonardesco e la sua attenzione alle vibrazioni atmosferiche ,ma con qualche errore prospettico,come il libro sul quale la Vergine posa il braccio,che al suolo poggia su un basamento ben più avanzato rispetto alle gambe della Madonna.
L’ADORAZIONE DEI MAGI invece è un’opera incompiuta nella quale è lampamente il senso innovatore del maestro,con una composizione originalissima incentrata sulla Madonna e il Bambino in un rutilante scenario di numerose figure in movimento,fra le quali non compaiono però il tradizionale San Giuseppe o la capannuccia.
Altre opere presenti nella sala sono il CRISTO NELL’ORTO e la PIETà,opere mature di Pietro Perugino,il CROCIFISSO CON LA MADDALENA di Luca Signorelli,l’INCARNAZIONE (1505) di Piero di Cosimo o l’ADORAZIONE DEI PASTORI di Lorenzo di Credi.
SALA 16 delle carte geografiche
In origine si trattava di una loggia che venne chiusa in seguito per desiderio di Ferdinando I de’Medici che fece affrescare con le carte geografiche da Ludovico Buti che si basò sulle carte di Stefano Monsignori. Le carte geografiche affrescate illustrano i domini medicei,lo Stato di Siena e l’isola d’Elba.
In questa piccola sala fu ospitata la collezione di strumenti scientifici. Vi si trovano un mappamondo e una sfera armillare oggi al Museo di storia della scienza (nel periodo del 2008 nel museo vi erano lavori di restauro e per quel motivo non ci sono mai andata ma spero presto di poterci andare visto che detiene molti strumenti scientifici dell’epoca galileiana) mentre nel soffitto si trovano alcune tele di Jacopo Zucchi già Villa Medici di Roma.
Vi sono esposti alcuni manufatti di arte romana del II e III secolo d.C.
La sala documenta gli esordi artistici di Leonardo da Vinci a partire dalle prime opere documentata,il BATTESIMO DI CRISTO del 1475 opera del suo maestro Verrocchio nella quale il giovane Leonardo dipinsa la testa dell’angelo di sinistra il paesaggio e forse il modello del corpo di Cristo. Il Vasari racconta che Verrocchio sentendosi superato dall’allievo,abbandonò la pittura dedicandosi soltanto alla scultura.
Un’altra opera giovanile è l’ANNUNCIAZIONE dipinta dal maestro ventenne,dove già sono visibili le qualità dello sfumato leonardesco e la sua attenzione alle vibrazioni atmosferiche ,ma con qualche errore prospettico,come il libro sul quale la Vergine posa il braccio,che al suolo poggia su un basamento ben più avanzato rispetto alle gambe della Madonna.
L’ADORAZIONE DEI MAGI invece è un’opera incompiuta nella quale è lampamente il senso innovatore del maestro,con una composizione originalissima incentrata sulla Madonna e il Bambino in un rutilante scenario di numerose figure in movimento,fra le quali non compaiono però il tradizionale San Giuseppe o la capannuccia.
Altre opere presenti nella sala sono il CRISTO NELL’ORTO e la PIETà,opere mature di Pietro Perugino,il CROCIFISSO CON LA MADDALENA di Luca Signorelli,l’INCARNAZIONE (1505) di Piero di Cosimo o l’ADORAZIONE DEI PASTORI di Lorenzo di Credi.
Il battesimo di Cristo - Leonardo da Vinci |
L'Annunciazione - Leonardo da Vinci |
SALA 16 delle carte geografiche
In origine si trattava di una loggia che venne chiusa in seguito per desiderio di Ferdinando I de’Medici che fece affrescare con le carte geografiche da Ludovico Buti che si basò sulle carte di Stefano Monsignori. Le carte geografiche affrescate illustrano i domini medicei,lo Stato di Siena e l’isola d’Elba.
In questa piccola sala fu ospitata la collezione di strumenti scientifici. Vi si trovano un mappamondo e una sfera armillare oggi al Museo di storia della scienza (nel periodo del 2008 nel museo vi erano lavori di restauro e per quel motivo non ci sono mai andata ma spero presto di poterci andare visto che detiene molti strumenti scientifici dell’epoca galileiana) mentre nel soffitto si trovano alcune tele di Jacopo Zucchi già Villa Medici di Roma.
Vi sono esposti alcuni manufatti di arte romana del II e III secolo d.C.
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