venerdì 30 marzo 2012

11° tappa: Macerata Feltria (PU)

Di quel fine settimana oltre a visitare paesi della Valmarecchia ho visitato anche qualche piccolo paese del Montefeltro tra questi vi  è Macerata Feltria che qui in zona  è conosciuta non sole per le varie manifestazioni ma anche per le terme.
Quando ho visto per la prima volta Macerata Feltria non mi è molto piaciuta perché è un paese “strano” diviso tra moderno ed antico,nei pressi del centro storico ci sono delle costruzioni degli anni’70 penso che rendono uno scempio a mio parere.
Molto interessante il borgo in alto sulla cima di una collina ma il percorso se non allenati può essere un po’ faticoso mentre nella parte bassa si confondono le case moderne con quelle più vecchie.
Molto particolare il paesaggio perché tutto attorno ci sono maestosi pini marittimi che svettano nelle colline e ricreano un paesaggio particolare,forse anche questo rendono il paesaggio strano perché ti sembra di essere al mare invece siamo nell’entroterra.

Questa foto è stata scattata nel fine settimana 9 - 11 ottobre 2009,volevo testimoniarvi che sono stata qui
Macerata Feltrai è un comune italiano di 2100 abitanti nella provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.
Il paese è famoso uno centro termale che ha sfruttato le proprietà delle sorgenti naturali del Certalto ed Apsa da cui sgorgano acque sulfuree.
Il centro termale prende nome dall’antico toponimo latino Pitinum.
Come ricordavo in precedenza la città ha molti eventi che rende interessante il passaggio:
-          Il Carnevale dei ragazzi,l’ultima domenica di carnevale sfilano carri allegorici per le vie del paese;
-          Antica Fiera di San Giuseppe,che si tiene a fine marzo vi è un’amplia esposizione di bancherelle di fiori e piante,abbigliamento,attrezzature agricole e numerosi stando gastronomici;
-          Festa della salute,mercatino di prodotti biologici,erboristici, cosmesi naturale ed energia alternativa,il secondo fine settimana di giugno (per maggiori informazioni vi lascio il sito ufficiale della manifestazione www.atuttasalute.it) ;
-          Mostra – mercato Preziosi d’Epoca,un connubio tra tradizione e rinnovamento,un selezionato gruppo di gioiellieri e antiquari provenienti dalle Marche e da altre Regioni,da giovedì a domenica nella prima settimana di agosto nel borgo Medioevale vengono aperti i palazzi al pubblico e si trasformano in bei contenitori di gioielli e mobili antichi. Durante queste serate sono aperti per i visitatori  e visitabili gratuitamente il Museo Civico Archeologico,la Torre civica,il museo della Radio d’Epoca ed il Castello;
-          Il Paese delle Meraviglie, dal 5 – 12 dicembre si tiene questa festa dedicato non solo ai bambini,il borgo si trasforma in un paese incantato delle fiabe vi è un grande mercatino,artisti di strada e spettacoli pirotecnici,la famosa cascata di cioccolata purtroppo per questa festa l’ingresso è a pagamento per gli adulti mentre per i bambini fino a  12 anni l’ingresso è gratuito. Per informazioni il sito è: www.paesedellemeraviglie.com ;
-          La notte dell’Ultimo dell’Anno, il comune  fa gli auguri in piazza con musica,brindisi e fuochi d’artificio.
Né conoscevo solo un paio di queste feste mentre le altre mi sono informata presso il sito ufficiale del paese,penso che tornerò presto a vederne almeno un paio di feste che a mio parere sono molto interessanti e che non conoscevo.
Spero che vi abbia messo un po’ di curiosità.
A presto!

giovedì 29 marzo 2012

San Leo nella città prigione di Cagliostro

Altra tappa di quel fine settimana del 2009 è stata San Leo.
Ricordo che fu una di quelle tappe in notturna ma non dopo cena,il paese in quel periodo è tranquillo e poco turistico.
Purtroppo come molti paesi in altura è soggetto a periodi ventosi,di fatti ricordo che tirava una gran tramontana.
Questo comune è di 3000 abitanti della provincia di Rimini in Emilia Romagna. Il paese si trova su uno sperone di roccia della Valmarecchia da cui si ammira San Marino e tutta la Marecchia.
Questo paese apparteneva al Montefeltro,luogo di passaggio di San Francesco e di Dante,prigione di Cagliostro e Felice Orsini.
Dall’Unità d’Italia il comune è appartenuto alle Marche in provincia di Pesaro – Urbino fino al 15 agosto 2009,quando anche esso come altri comuni della Valmarecchia si sono distaccati.
Luoghi d’interesse e purtroppo gli abbiamo visto solo dall’esterno visto l’orario ma ugualmente suggestivi,sono:
-         il duomo
-         la pieve Santa Maria Assunta
-         il forte

Purtroppo la gita  è stata breve ma spero che con la bella stagione possa tornarci,sperando di avere un po’ di refrigero dalle calde giornate estive.
A presto con una nuova tappa!

mercoledì 28 marzo 2012

Sant'Agata Feltria il paese dei mercatini di Natale

Qui siamo venuti ben due volte,una prima volta sempre nel 2009 nel mese di ottobre una seconda volta nel mese di dicembre.
La foto scattata mi è stata fatta 11 ottobre 2009. Evito spesso di aggiungere foto con me protagonista perché in genere  preferisco le architetture.




Sant’Agata Feltria è un comune italiano di 2000 abitanti della provincia di Rimini in Emilia Romagna.
Il suo territorio è piuttosto amplio 79.3 km2 include diverse frazioni,per estensione è il secondo comune della provincia di Rimini (dopo il capoluogo) e il primo della Comunità Montana Alta Valmarecchia.
Come Pennabilli anche Sant’Agata Feltria con l’unità d’Italia passa all’amministrazione delle Marche (provincia di Pesaro e Urbino) fino al 15 agosto 2009,quando né è stato distaccato congiuntamente ad altri sei comuni dell’Alta Valmarecchia in attuazione del referendum 17/18 dicembre 2006.
I luoghi d’interesse religiosi sono la collegiata di Sant’Agata,la chiesa di San Francesco della Rosa,la chiesa e convento di San Girolamo,chiesa e convento dei Cappuccini,chiesa e convento delle Clarisse ed il santuario della Madonna del Soccorso.
Mentre luoghi d’interesse civili sono il palazzo Fregoso questo visitato solo all’esterno è sede della magistrature locali dove all’interno ospita il teatro “Angelo Mariani”.
La foto che ho realizzato dove mio malgrado ci sono io a testimoniarvi è la Rocca Fregoso,simbolo del paese,la rocca è aggrappata alla “pietra arenaria” che secondo la leggenda rovinò a valle in tempi antichissimi dalle pendici di Monte Ercole.
Vi consiglio di indossare scarpe comode e che non siano scivolose perché per salire per quanto breve sia il percorso è molto impervio e pendente.
Il nucleo risale al XII secolo è composto dalla torre poliogonale successivamente con le modifiche dell’architetto Francesco di Giorgio Martini,dove adatta la rocca,l’abbellisce con affreschi ed ornamenti come gli affreschi cinquecenteschi della cappella esagonale.
Vi sono all’interno del paese numerose fontane,vi è presente un itinerario il “percorso delle fontane” per le vie del paese,le più curiose sono le:
-         Fontana delle lumache,nata dall’idea del poeta Tonino Guerra e realizzata dal mosaicista Marco Bravura;
-         La Luna nel Pozzo anche questa opera realizzata dal mosaicista Marco Bravura;
-         Le Impronte della Memoria,anch’essa opera di Marco Bravura.
Il paese è conosciuto in tutt’Italia per tre feste che io ho potuto visitare salvo quella nel mese estivo.
La prima festa è la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato dove ogni anno per 4 domeniche di ottobre dal 1988 si promuove il tartufo ma anche per il formaggio di fossa.
La seconda festa è la manifestazione che la rese più celebre in tutt’Italia ed all’Estero.
“Il Paese del Natale” organizzato dal Comune nel periodo natalizio per intrattenere la popolazione ed i villeggianti,il paese si trasforma in un grande mercatino di Natale simile ai mercatini di Natale del nord Europa.
Mentre della terza festa vi posso solo dire che viene organizzata dal Comune nel periodo estivo e si chiama “Festa d’Estate”.
Questo paesino è molto carino e caratteristico peccato che per arrivarci sia dal Montefeltro,nel mio caso da Urbania è un gran problema perché i collegamenti sono minimi ed il tempo per arrivarci è lungo,nello stesso tempo anche per chi viene da Rimini o Pesaro oppure dall’Umbria/Toscana i collegamenti sono abbastanza tortuosi,lunghi ed a livello di strade oltre provinciali,strade comunali o passi non ci sono altri collegamenti.
A parte questa particolarità vi consiglio di andarlo a vedere.
A presto con un’altra tappa ex marchigiana!
Vi aspetto!

martedì 27 marzo 2012

Pennabilli nel paese degli Artisti di strada

Quello che vi voglio raccontare non è un viaggio fatto ultimamente ma un viaggio fatto circa due anni fa,era un fine settimana autunnale che abbiamo trascorso in un appartamento che possiedono i miei genitori nella zona di Carpegna.
Quel fine settimana siamo stati nell’interland della zona Carpegna,Pennabilli,Sant’Agata Feltria,Macerata Feltria,Monte Grimano, Monte Cerignone,San Leo ed infine a Rimini a vedere una mostra che si teneva a Castel Sismondo.

La piazza principale
La meta che vi vorrei descrivere è Pennabilli,un comune di  3000 abitanti ora nella provincia di Rimini in Emilia Romagna ma fino a pochi anni fa (2009) era nella provincia di Pesaro – Urbino.
Il comune è interessato dal Parco Naturale Regionale del Sasso Simone e Simoncello e fa parte della Comunità Montana Alta Valmarecchia.
Dai recenti ritrovamenti a Pennabilli è di origini etrusco – romana.
NellìItalia unita il comune di Pennabilli è appartenuto alle Marche (provincia di Pesaro – Urbino) fino al 15 agosto 2009,quando né è stato distaccato congiuntivamente ad altri sei comuni dell’Alta Valmarecchia in attuazione dell’esito di un referendum svolto il 17-18 dicembre 2006. Per questa variazione territoriale le Marche hanno proposto ricorso alla Corte costituzionale ma questa si è ritenuta infondata.
A mio parete queste terre che per secoli sono stati territorio del Montefeltro attuale provincia di Pesaro – Urbino (zona dove abito),non è giusto considerare questa zona marchigiana sia questo paese che tutta la provincia che  è molto simile sia per cultura che per dialetto a quello romagnolo.
Il paese è famoso perché qui abitava Tonino Guerra,deceduto pochi giorni fa dove qui ha realizzato un museo dedicato ai “I luoghi dell’Anima” dove vi sono numerosi alberi ed erbe della nostra tradizione e che lui a cercato di conservare (Gli orti degli alberi scomparsi).
Ricordo che quando andammo lì per il paese lo incontrammo e ci sembrò poco pimpante rispetto a quando si vedeva in tv,nonostante tutto aveva fatto un’intervista ed era tornato pimpante come il suo solito.
Un bel ricordo di questa persona che non conosco ma che ha reso il nostro passaggio interessante.
Pennabilli è famoso per varie manifestazioni tra cui quella dedicata agli artisti di strada nel mese di giugno ed all’antiquariato nel mese di luglio che lo rende famoso in tutt’Italia ed Europa.
Pennabilli ha un forte legame con il Tibet,nel 1994 il Dalai Lama visitò la città per celebrare il 250° anniversario della morte del missionario (padre Orazio Olivieri nativo di Pennabilli),in questa occasione scoprì una lapide sulla facciata tradotto anche in inglese.
Nel 2005,nella sua seconda visita è stato inaugurato una struttura metallica sul colle che domina il paese composta da una campana a ricordo del missionario,affiancata da tre mulini di preghiere tibetane.
Nel 2010 Pennabilli è entrato a far parte del club italiano di Bandiera Arancione.
Presto parlerò di un'altro comune ex provincia di Pesaro - Urbino!
Vi aspetto!

Castiglione del Lago lungo le rive del lago Trasimeno

Spesso mi piace andare al lago ed il più vicino nella zona è quello Trasimeno. Fin da piccola ci andavo spesso con i miei genitori che mi portavano a vedere l’isola Maggiore.
Con il mio fidanzato ho avuto la possibilità di visitare anche altri paesi limitrofi alle rive del lago.

Foto dal parcheggio della città affianco alle mura


Una delle porte della città antica

Piazza principale
Una di queste città è Castiglione del Lago,un comune di  15000 abitanti nella provincia di Perugia,nella parte ovest del lago.
Il comune si estende nella parte occidentale dell’Umbria confinando con la provincia di Siena e quella di Arezzo.
Sorge sullo sperone calcareo che in origine era la quarta isola del lago ma in seguito con l’abbassamento del livello delle acque si è creata una pianura di tipo alluvionale così assunse l’attuale configurazione.
La città ha molti riconoscimenti ed è inserita nel sito ufficiale dei “Borghi più belli d’Italia”,nelle “città dell’Olio” e “città del Vino”.
Fu fondata dai romani col nome di Novum Clusium (Nuova Chiusi),sorge su di un colle che in epoca antica costituiva la quarta isola del lago Trasimeno (le tre isole ancora esistenti sono la Maggiore,la Minore e la Polvense) prima che la striscia d’acqua che la separava dalla terraferma fosse riempita.
La struttura urbanistica del borgo antico è facilmente riconoscibile.
Durante il regno dell’imperatore Federico II,Castiglione visse un periodo di relativa stabilità.
Nel periodo della seconda guerra mondiale venne attraversato dalla linea Albert conosciuta come “linea del Trasimeno”,fu una linea difensiva creata dall’esercito tedesco durante la ritirata dalla campagna d’Italia nel 1944.
La cittadina è molto carina e frizzante in estate,ve lo consiglio come alternativa al mare se volete trovare un po' di refrigerio dalle calde serate.
A presto!

lunedì 26 marzo 2012

Siamo arrivati a buon punto

Terminata da poco le varie tappe delle mie vacanze in Austria targato anno 2011,ho deciso di inserivi altri viaggi realizzati in questi ultimi 5 anni.
Ritengo che la mia scelta di valorizzare i miei viaggi,il mio territorio geografico e sopratutto le mie esperienze siano utili a farvi conoscere e magari un domani visitarli così creando una vostra esperienza.
Questo mio articolo vorrebbe essere un MANIFESTO del mio pensiero dove potreste vedere la mia prospettiva e magari cercare di trovare uno scambio di opinioni.
Vorrei farvi un'articolo speciale dedicato al mio primo viaggio da sola,questa esperienza che prima o poi facciamo tutti,specialmente noi ragazze tendiamo a segnare questa tappa del nostro cammino con una transizione,appunto il viaggio,dove cerchiamo risposte e cerchiamo nello stesso tempo noi stesse mettendoci in discussione.
Forse alcuni/e di voi sembrerò che parlo arabo oppure che non tutti fanno questa scelta e quindi non è facile capire.
Vorrei potervi descrivere tutti i viaggi che ho fatto in questo arco di 5 anni,in particolare non vorrei cambiare strada sul fatto di valorizzare la mia provincia e tutti i paesi al suo interno.
Vorrei parlarvi anche di zone limitrofe alla mia provincia che sono state le origini della mia famiglia e quelle che diventeranno mie in un futuro spero vicino.
In questi ultimi anni ho visto numerose mostre,musei in Italia ed all'Estero e vorrei parlarvene anche se al momento sono concluse.
Mi piacerebbe parlarvi anche delle mostre che vorrei visitare e del progetto di visitare nuove città.
Un'altra delle mie premesse sarebbe di pubblicare le note che ho realizzato solo per la PAGINA su Facebook e magari aggiungere qualcosa sullo specifico.
Certo che questo può sembrare un gran lavorone ma con tanta pazienza e con il tempo penso che queste mie parole scritte diventino presto FATTI.
Un abbraccio grande a tutti quelli che mi seguono da sempre qui e su fb ed a chi per caso o per suggerimento è entrato nel blog.
A presto!

domenica 25 marzo 2012

13° tappa unica: L'unica centrale atomica austriaca Zwentendorf e visita a Tulln

Quest'ultima tappa del viaggio in Austria ed l'ultimo giorno della settimana trascorsa a Vienna è stato abbastanza particolare.
Perché in un giorno abbiamo visitato l'unica centrale nucleare inattiva in Austria vicino alle rive del Danubio e la città limitrofa di Tulln conosciuta nel passato per esservi fermato con le sue truppe barbariche,Attila. Di fatti vicino la riva del Danubio nella città vi è un'iscrizione ovviamente in tedesco e per me è abbastanza difficile tradurre,visto che il mio tedesco è basilare.
La città non è ricordata sola per questa vicenda storica ma anche perché secondo una leggenda all'interno del mausoleo di fianco  alla chiesa principale vi sarebbero le reliquie dei Re Magi.
Nonostante fosse la nostra ultima tappa,mi è piaciuta molta,e penso che sentissi molta nostalgia del tempo corso così velocemente.
E poi ricordo che quel giorno incombeva il brutto tempo,di fatti rientrati nell'appartamento,di lì a poco si è scatenato un temporale tremendo che ha fatto calare vertiginosamente le temperature e rendendole più normali,26°C.
Che peccato! Se fossimo stati più a lungo ci saremmo goduti la città meglio del caldo soffocante!
Ormai,se ci penso è andata bene lo stesso perché ci siamo molto divertiti.
Il giorno seguente siamo partiti facendo le seguenti tappe di fermante: Vienna - Villach =362 km (pranzo), Villach - Rimini Centro Comm. Le Befane  =504 Km (servizi wc),Rimini - Urbania= 78.3 Km (rientro a casa) per un totale di Km 944.3 di viaggio in auto.
Penso che non tutti riuscirebbero a fare un rientro del genere e sopratutto nonostante il viaggio il giorno seguente ero in ufficio pimpante come un ghiro quando è in letargo ma nonostante ciò ho retto al meglio.
Bisogna considerare che nonostante fossi in vacanza mi sono sempre svegliata alla 7 di mattina come faccio tutti i giorni per il lavoro.

Sponde del Danubio a fianco della centrale nucleare (pensate che di fianco alla centrale vi è un chioschetto dove si fermano molti ciclisti e c'è anche un strada ciclabile)
La centrale nucleare inattiva è stata trasformata in un impianto fonte rinnovabile,fotovoltaico (quello che potete vedere sono: kW del generatore _120.4 i kWh di energia prodotta nel totale di un giorno = 425350.0 kW prodotti in quel momento = 225435.5),insomma una bella trasformazione,dovremmo prendere esempio.
L'intera centrale nucleare dall'esterno
Il progetto riferito all'impianto fotovoltaico

Fontana di fronte al Danubio,riferita all'evento storico ad Attila
Chiesa di Tulln
Mausoleo dove vi sono le reliquie dei Re Magi

LA CENTRALE NUCLEARE DI ZWENTENDORF AN DER DONAU
E’ un piccolo comune della Bassa Austria di 3280 abitanti,si trova nelle rive meridionali del Danubio. Il posto è diventato famoso per essere stato il sito prescelto dell’unica centrale nucleare,ma il suo inizio d’attività è stato impedito dopo il referendum del 1979 dove una votazione del 50.2% dei votanti hanno detto no.
Questa centrale fino lo scorso anno era pubblicizzato perché si poteva visitare sia all’interno che all’esterno,quando siamo arrivati noi,abbiamo trovato il luogo deserto.
Tutt’oggi il sito viene ripreso come riferimento da altri paese (vi lascio il link Svizzero): http://www.swissinfo.ch/eng/Home/Archive/Muehleberg_decision_heartens_foreign_activists_.html?cid=32319900


TULLN
Tulnn an der Donau è un comune di 14.000 abitanti nella Bassa Austria,è capoluogo dell’omonimo distretto. E’ una delle città più antiche dell’Austria,sembra che le sue origini siano celtiche,ha ottenuto importanza in epoca romana.
Oggi la città è conosciuta per l’importante zuccherificio in tutta l’Austria. Vi sono diverse ferie le più importanti sono per l’attrezzature di campeggio e spettacoli in barca. Si trova la scuola federale dell’aviazione.



martedì 20 marzo 2012

12° tappa: shopping centre a fare un po' di compere

Penso che questa tappa vi sembrerà inaspettata ma anche chi come me ama viaggiare,vedere posti nuovi,mostre e varie opere d’arte anche io sono una donna e mi piace fare shopping. E questo è il miglior modo per comprare souvenir,cartoline,alimenti tipici e qualche capo d’abbigliamento.
Per quanto riguarda souvenir non gli ho comprati mentre le cartoline di Vienna gli ho comprati in un negozio di souvenir affianco al duomo di Santo Stefano dove i prezzi sono medi ed avevano la comodità di poter prendere anche i francobolli. Per spedire le cartoline è facile perché le cassette della posta in tutta l’Austria compresa la capitale sono di colore giallo con uno specie di oboe dorato.
Mentre i prodotti tipici o alimenti che abbiamo trovato solo in Austria noi ci siamo affidati ai grandi supermercati,nel nostro caso alla catena EuroSpar per intenderci sono quelli che come simbolo hanno un abete (esistono anche in Italia),dove i prezzi sono abbastanza economici visto che in Austria non esistono negozietti come in Italia di prodotti tipici e se ci sono spesso sono all’interno di musei nell’area dei souvenir e li costano un eresia.
Non è detto che un super mercato anche se di una grande catena abbia alimenti scadenti.
Pensate che l’area vini ed alcolici era enorme e facevano capolino molti dei nostri vini italiani ma noi abbiamo trovato dei vini tipici della zona di Vienna che me le indicava nella guida turistica ed il prezzo era buono.
Vorrei suggerirvi dei shopping city della periferia di Vienna,dove sono andata www.vienna4u.at/shoppingmalls.html qui è situato lo Shopping City Sud,ovviamente a sud di Vienna in Vosendorf,questo centro commerciale è considerato uno dei più grandi centri commerciali di Europa,all’interno ci sono 330 negozi e megastore su un’area di 225,000 mq.
Ammetto che non sono riuscita a visitare tutto ed alcuni negozi gli ho solo intravisti perché sembrerà strano,mi è venuto il mal di testa ed ho deciso di andar via.
Vi vorrei lasciare gli orari: lunedì – venerdì  09.30 – 19.00 giovedì 09.30 – 21.00 sabato 09.00 - 18.00.
Le uscite pubbliche sono: Wiener Lokalbahn da Opera  (U1/U2/U4 Karlsplaz sono le linee metropolitane) mentre con la propria auto (come abbiamo fatto noi) prendete l’A2 sud (direzione Graz) uscita Vosendorf .
Secondo il sito il parcheggio può contenere 10.000 auto e consiglia di prendere i mezzi il sabato perché potrebbe essere molto affollato.
All’interno del suo complesso ci sono cinema di grandi dimensioni.
Ammetto che potevo far foto all’esterno per mostrarvi l’area ma lì per lì non ci ho pensato perché ero rimasta imbambolata da quanti negozi c’era,pensate che io sono una grande appassionata di una catena scandinava che ormai è nota anche in Italia,H&M e lì c’è n’erano almeno 5 negozi enormi a più piani,già tanto che né sono riuscita a farne uno ovviamente semi svaligiando il negozio ed il mio fidanzato penso ormai rassegnato ha accettato il colpo.
Ho visto per la prima volta un negozio di Mac cosmetics ed ho visitato un megastore Ikea dove ho mangiato una buona torta di cioccolato.
Certo può sembrare banale ma nonostante non abbia visto la città quel giorno,in compenso sono stata al fresco e sinceramente,ci voleva.
Al prossimo articolo!

lunedì 19 marzo 2012

11° tappa: Baden centro termale famoso in tutta Europa

Il caso strano di Vienna di unire le foto con l'articolo completo lo condivido e penso che anche i prossimi articoli che riguarderanno le mie pubblicazioni saranno realizzate in questo modo.
Ci metto più tempo ma vedo che sono realizzate con un po' più di criterio.
Spero che in questo modo riusciate a leggere al meglio sia gli articoli che a capire che tipo di persona avete di fronte.
Il terzo giorno che eravamo a Vienna non riuscivamo molto a capire lo stile di vita e ci eravamo allontanati dalla grande città cercando un po' di fresco e di tranquillità.
Questa è stata l'ottima occasione per visitare una delle città termali più prestigiose d'Europa,Baden bei Wien.

 Case di Beerhoven
 Piazza principale
 Parco di Baden
 Aiuola giardino
Statue dedicate agli Strauss




La città di Baden bei Wien o semplicemente Baden è un comune di 25.000 abitanti,è capoluogo de il centro maggiore della Bassa Austria. Città termale,situato a circa di 26 km a sud da Vienna.
Le calde acque termali (22°C – 36°C) contengono ingredienti principali di solfato di calce. La sua celebrità risale ai tempi dei Romani,che lo conosceva con il nome di ThermaePannonicae,rimane della professione esistono ancora. Nella prima guerra mondiale divenne sede temporale del comando Austro – ungarico. Nel 1934 aprì il Casinò e divenne anche la stazione termale più importante d’Austria. Dopo la seconda guerra mondiale Baden divenne il quartier generale dei sovietici in forze alleate sotto amministrazione Austria fino al 1955.
La città offre diversi parchi e molto frequentati,non lontano la valle è attraversata da un acquedotto che diffonde l’acqua in tutta Vienna.
Al suo ingresso sulla riva destra del fiume troviamo le rovine del castello del XII secolo di Rauheneck ed ai suoi piedi il castello di Weiburg costruito nel 1820 – 1825 per l’arciduca Carlo d’Austria,il vincitore della Battaglia Aspern. Sulla riva sinistra,difronte sorge il castello in rovina di Rauhenstein risalenti anche questi al XII secolo. Circa a  4 km c’è la valle di Mayerling,un padiglione di caccia dove il principe ereditario Rodolfo d’Austria e la baronessa Mary Vetsera sono stati ritrovati morti nel 1889. Quest’ultimo edificio l’ho visto durante il mio secondo viaggio a Vienna con un gruppo organizzato nel lontano 2007. Dove sorgeva questo padiglione in seguito al loro ritrovamento è stato costruito un convento di Carmelitane e dove è ben visibile la moquette con macchia di sangue dove vennero ritrovati i corpi e che io trovo sia molto macabro vedere. Certo ormai siamo abituati a vedere programmi televisivi dove non c’è rispetto neanche per i morti quindi questo mio discorso può sembrare vano.
Più in alto c’è Alland dove una strada porta alla vecchia e ben conservata Abbazia di Heiligenkreuz-
Possiede una chiesain stile romanico risalente al XI secolo con un bel chiostro e le tombe di numerosi membri della famiglia dei Babenberg. Il compositore Ludwig van Beethoven è vissuto varie volte a Baden,una delle sue residenza sono ancora oggi ben visibili. Nel 1909 venne costruito il teatro da Ferdinand Fellner dove venivano presentate soprattutto operette.

E' stato una bella mattinata perché il pomeriggio né abbiamo approfittato per ricercare una delle prossime tappe che vi descriverò che quel giorno non trovammo ma individuammo.
Dovete sapere che io sono molto testarda e pure il mio fidanzato se ci impuntiamo su qualcosa e vogliamo trovarla ce la mettiamo proprio tanto e quel giorno ci impuntammo tanto.
Nonostante tutto ci siamo semi persi in autostrada nei quartieri di Vienna tanto da ritrovarci dall'altra parte del Danubio nei pressi della città dell'ONU di Vienna ma per fortuna anche senza navigatore  ci siamo ritrovati leggendo bene i cartelli.
Diciamola tutta certi cartelli autostradali viennesi sono veramente poco logici e quindi inducono a sbagliarsi.
Viva il nostro senso dell'orientamento!
Alla prossima tappa!




In giro per il centro di Vienna

Questa tappa è molto particolare visto che non ci siamo soffermati solo a visitare uno o due luoghi.
Abbiamo visitato la maggior parte del centro storico.
Visto le sedi politiche,palazzi reali,parchi ed il duomo di Vienna.
Molte delle foto che ho aggiunto nel blog fanno parte delle mie foto realizzate in quel giorno,in alcuni casi non abbiamo realizzato alcuna foto per stanchezza o per ricerca di servizi di massima necessita,che penso possiate immaginare.
Vorrei ricordarvi che questa città è la capitale federale e nello stesso tempo unistato federato dell’Austria,completamente circondato dalla Bassa Austria.

E’ sede di importanti organizzazione internazionale tra le quali:OPEC (Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio),AIEA e ONU.

Il centro storico dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

E’ nota anche come la città dei musicisti per aver ospitato molti tra i maggiori compositori del XVIII e del XIX secolo come Antonio Vivaldi,Wolfgang Amadeus Mozart,Franz Joseph Haydn,Lydwig van Beethoven,Franz Schubert,gli Strass, ed altri ancora.

Quel giorno era meno caldo del precedente non ricordo bene la temperatura. Pensate che il penultimo giorno che siamo stati a Vienna c’è stato un grosso temporale che ha rinfrescato l’aria tornando ad una temperatura di 26°C praticamente  10°C in meno.

Terminate questa mia parte di meteo vorrei descrivervi in primis il programma di quel giorno e poi farvi una descrizione molto più specifica.

3° TAPPA: Centro di Vienna
- Duomo di Santo Stefano;
- la casa di Mozart;
- Hofburg e museo;
- il municipio;
- il parlamento;
- Albertina;
Volksgarten.

Qui sotto potete vedere la maggior parte delle foto realizzate quel giorno:


 Il duomo di Santo Stefano
 Parte laterale del  duomo
 L'interno della duomo
 Foto da lontano della parte del duomo visitabile solo a pagamento
 Cappella con un crocefisso di un Cristo nero (era la prima volta che vedevo una immagine sacra riferita a Gesù in versione nera,mi sembrava strana. Spesso siamo abituati a vedere la figura materna della Vergine Maria con in braccio Gesù bambino di colore come negli esempi della Madonna di Loreto o quella di Cracovia).
 Particolare tetto in maioliche del duomo

 Campanile duomo di Santo Stefano
 Casa - museo di Mozart

 Albertina museo
 Facciata esterna Hofburg
 Foto facciata dell'Hofburg vista dai giardini del popolo
 Cortile interno Hofburg

 Parlamento austriaco
Il municipio di Vienna


DUOMO DI SANTO STEFANO
Il duomo/cattedrale di Santo Stefano (Stephansdom) è uno dei simboli della città,pensate che la guglia è visibile in ogni parte della città.
L'edificio venne edificato nel 1147 quando sul luogo dell'attuale cattedrale venne realizzata una chiesa di pianta romani,la seconda più grande struttura sempre di pianta romanica venne edificata nel XIII secolo,di essa rimangono il Portale dei Giganti e le Torre dei Pagani.
Tra il XIV ed il XV che la chiesa assunse una conformazione gotica.
Con gli Asburgo aumentarono le modifiche strutturali,la costruzione della torre settentrionale.
Nel 1515  vi venne celebrato il doppio matrimonio tra i  nipoti di Massimiliano ed i figli del re di Ungheria.
Nel 1916 vi si tennero i funerali dell'imperatore Francesco Giuseppe.
La cattedrale fu gravemente danneggiata dai bombardamenti degli Alleati e dall'incendio che né seguì nel 1945.
Tre anni più tardi vennero completati i lavori di ricostruzione e restauro della chiesa.
La facciata d'ingresso principale è costruita dal Portale del gigante e dalle due torri gemelle dette Torre dei Pagani. Il portale fu così battezzato dopo il ritrovamento nel XV secolo di un osso di mammut nella fondazione del sito.
Le torri sono chiamate Torri dei pagani perché si ergono sul luogo dove in antichità sorgeva un tempio pagano. Sul lato sinistro vi è invece la Porta dei Cantori,un tempo era l'ingresso riservato ai fedeli di sesso maschile.
La torre a nord,coperta nel 1556,ospita nella cupola la Pummern,la grande e pesante campana ottenuta dalla fusione di 100 palle di cannone sparate dai turchi contro le mura viennesi durante l'assedio della città.
La campana venne realizzata nel 1711,nel 1945 crollò per i bombardamento ed è stata ricostruita con i pezzi della precedente.
La torre nord è incompleta e secondo una leggenda il completamento non avvenne perché l'architetto Hans Puchsbaum ruppe un patto col demonio e venne fatto precipitare giù dalla struttura.
E' la più alta delle torri,137 mt. e piazzata singolarmente al lato del corpo principale dell'edificio.
La piattaforma panoramica cha da una notevole vista della città è raggiungibile dopo aver percorso  343 gradini.
Il tetto della cattedrale è in maiolica rivestito da ben 250.0000 tegole smaltate che formano lo stemma dell'aquila bicefala degli Asburgo;il tetto fu certosinamente ristrutturato dopo i danni della Seconda guerra mondiale. Da esso si affacciano i tradizionali doccioni o gargolle. Sul lato nord - occidentale è infine posto il pulpito di San Giovanni da Capistrano realizzato nel XVIII secolo. Il santo francescano la cui statua è posta sopra il pulpito predicò proprio da quel punto contro l'invasione turca portando alla vittoria l'esercito cristiano nel 1456 nella battaglia di Belgrado.

L’imponente volta sostenuta dalle alte colonne riccamente ornate all’interno dell’edificio  da un senso di grandiosità. Subito sopra l’ingresso principale si può ammirare l’organo installato nel 1960 in sostituzione di uno più grande risalente al tardo XIX secolo e distrutto durante la guerra. Il fastoso pulpito gotico realizzato nel 1510 e decorato con le statue dei quattro Padri della Chiesa e da piccole statue di animali diabolici scacciati da un cane.
L’altare maggiore di stile barocco in marmo risale al 1641 e al centro ospita un grande dipinto che presenta il martirio di Santo Stefano,patrono della cattedrale.
Vorrei descrivervi in breve i tre organi che vi sono all’interno della cattedrale,citando alcune informazioni trovate nel depliant che ho preso in cattedrale. L’organo maggiore  risale al 1334,nel 1513 venne ampliato e collocato all’interno di una ricca cassa. Nel 1797 i due organi antichi vennero rimossi e rimpiazzati da un grande strumento di 41 respiri. Nel 1886 venne inaugurato il nuovo organo,questo venne distrutto nel 1945 da un terribile incendio. Nel 1959 venne incaricato di costruirne uno nuovo e questo venne inaugurato  nel 1960. Dal 1991 quest’organo è caduto in disuso.
L’organo principale è stato costruito nel 1991 in sostituzione del precedente,si tratta di un organo a trasmissione mista con quattro tastiere e pedale.
Nel 2009 la Rieger Orgelbau ha realizzato un organo mobile dedicato a Franz Joseph Haydn è utilizzato durante le celebrazioni agli altari laterali.


CASA - MUSEO DI MOZART

L’appartamento nella Domasse n°5 è uno della dozzina in cui Mozart ha vissuto a Vienna ma è rimasto in piedi fino ad oggi. Questo edificio chiamato comunemente la Casa di Mozart,vi abitò dal 1784 al 1787. Abitava al primo piano,è signorile:4 camere,2 camere più piccole e cucina.
Qui scrive alcune delle sue opere più interessanti “Le nozze di Figaro”.
Dal 2006 ha aperto al pubblico la Mozarthaus ,ricorreva il 250° anniversario della sua nascita.


HOFBURG E MUSEO
Il palazzo dell’Hofburg si trova a Vienna ed è stato il centro del potere austriaco per più di sei secoli assieme al castello meno antico di Schonbrunn. Il complesso di edifici è il frutto di secoli e di ampliamenti senza un progetto di base. Il nucleo più antico è lo Schweizerhof,fortezza costruita intorno al 1275,seguita poi da un più amplio sviluppo nel Cinquecento:l’Alte Burg (Fortezza Antica),lo Schweizertor,la Stallburg,l’Amelienburg risalgono a quel secolo. Tre il Seicento e il Settecento sono stati poi edificati il Leopoldinischer Trakt (Ala Leopoldina). Più recenti sono della fine dell’Ottocento,la Neue Burg,il Michaelertrakt e il Michaelertor. Tutto questo ha portato un’inevitabile sovrapposizioni di stili architettonici perché ogni imperatore che vi abitò aggiunse all’edificio nuove strutture fino a Francesco Giuseppe che fu l’ultimo sovrano ad abitarvi. Dall’Hofburg e precisamente dalla parte più interna Neue Burg,Adolf Hitler proclamò l’Anschluss nel 1938.
Noi abbiamo visitato gli appartamenti di Stato ove c’è la collezione di tesori imperiali (una delle collezioni più antiche e suggestive al mondo) e gli appartamenti conservati sono quelli appartenuti all’imperatore Francesco Giuseppe e sua moglie l’imperatrice Elisabetta di Baviera detta “Sissi”.
Conoscendo la rigidità dei viennesi ed il profondo rispetto delle regole ci siamo limitati a guardare e non fotografare.
Gli appartamenti più interessanti sono a mio avviso quelli dedicati all’imperatrice Sissi dove si possono vedere i suoi numerosi attrezzi ginnici,la sua vita quotidiana e approfondire la sua vita.
A mio avviso,trovo che sia realizzato benissimo questa ala del museo ma conoscendo la figura di questa imperatrice che spesso sfuggiva dalla vita modana della corte e che preferiva fare lunghe passeggiate o partire in viaggio pur di non vivere una vita così costrittiva. Penso che l’icona od il mito che è diventata tramite i vari film o le citazioni che si fanno di lei la limiti a rimanere bloccata nel suo tempo come l’idolo romantico.
Vorrei ricordare che oltre ad essere stata una imperatrice,è stata una donna che ha combattuto il suo tempo contro politiche maschiliste,è stata fragile e nello stesso tempo forte,ha accettato la sua realtà ed ha molto sofferto,penso che dovremmo tutti vederla con un animo più amano.
Certo le mie parole sono vane e penso che non riuscirò mai a far svanire l’icona che è stata costruita negli anni.

L'ALBERTINA
L'Albertina è un museo che ospita uno dei più grandi e più importanti locali di stampa del mondo con circa 65000 disegni e circa 1 milione di stampe di antichi maestri,come opere di grafica moderna,fotografia e disegni architettonici. Oltre alla collezione grafica del museo ha recentemente acquisito in prestito permanente di due collezioni di impressionisti e di arte del primo 20° secolo,alcuni dei quali saranno in esposizione permanente.
E ricordo che era tanto pubblicizzato nei cartelloni della metro ma purtroppo non sono riuscita ad andarci,ma penso che prima o poi ci tornerò


IL MUNICIPIO

Il Rathaus (municipio) di Vienna è uno degli esempi di architettura neogotica,più noti in Europa centrale. Venne progettato da Friedrich von Schmidt e costruito tra il 1872 ed il 1883 sulla nota Ringstrasse,il vecchio Rathaus era diventato insufficiente per il comune di Vienna.
L’edificio si distingue per l’effetto plastico della facciata,dietro le arcate gotiche si intravede seminascosto il vetro delle finestre,il loggiato che intercorre tra le due filandre pareti alleggerite così l’effetto di insieme di un edificio che tutto sommato,le sue dimensioni sono 153 x 127 mt. La costruzione è sormontata dalla torre centrale,con i suoi 105 metri era all’epoca della costruzione la seconda per altezza  a Vienna.


IL PARLAMENTO

Il Parlamento austriaco è l’organo legislativo della Repubblica austriaca Costituzionalmente esso è composto di due camere:
-         il Consiglio Nazionale;
-         il Consiglio Federale.
Il Consiglio Nazionale d’Austria è composto da 183 membri per i rappresentanza proporzionale alle elezioni generali,accade ogni 5 anni mentre il Consiglio Federale è eletto indirettamente attraverso le zone provinciali che compongono la Repubblica federale austriaca.


I WOLKGARTEN (i giardini del popolo)

Il Volksgarten (gente nel giardino) è un parco pubblico nelle Innere Stadt,il primo distretto di Vienna e parte della Hofburg.
E’ stato costruito sopra le fortificazioni della città distrutta da Napoleone. E’ stato aperto al pubblico nel 1820.
Il parco è famoso per i suoi giardini di rose, il tempio di Teseo (1819 – 1823) e il monumento per l’imperatrice Elisabetta d’Austria – Ungheria (Sissi) . Ci sono varie statue di poeti e per uno scultore.
Questo parco è molto amato dai viennesi dove amano riposarsi nelle calde giornate d’estate,lì si può vedere la Vienna della gente e non del turismo.
Bello un viale alberato dove abbiamo riposato qualche minuto all’ombra dei grandi alberi-

In conclusione questa giornata è stata molto più caotica di quella avuta negli scorsi giorni ma né è valsa la pena vedere tutti questi bei posti.
Vi aspetto con la prossima tappa…non a Vienna ma nelle vicinanze!










venerdì 16 marzo 2012

Il castello di Schonbrunn,il parco e la meraviglia dello zoo

La tappa che vi descriverò è la più bella ed indimenticabile di questo viaggio perché in un giorno siamo riusciti a fare 30 Km di camminata senza accorgerci ammirando il parco maestoso,il castello ed il parco zoologico più vecchio al mondo,pensate che l'ultimo imperatore austriaco Francesco Giuseppe inaugurò quest'ultimo.
Tra le fermate della metrò è una delle ultime e l'uscita dista circa 300 mt. dal castello e comunque non dovreste sbagliare perché vedreste centinaia di persone che si dirigono in una sola direzione ed all'uscita della metro c'è un grande parcheggio per i bus.
Quel giorno era veramente caldo tanto da berci in due a teste 2 lt. e mezzo,per fortuna l'ombra del parco e le panchine ci hanno permesso di riposarci.

Ingresso principale

Viale alberato nel parco
Scavi romani all'interno dei giardini
Fontana con obelisco
Giardini
Visuale del castello dalla fontana
Dalla fontana visuale del castello e giardini
Uccelliera
Parco zoologico - vasca dei pinguini

Parco zoologico - vasca delle foche
Parco zoologico - orso polare
Parco zoologico - ippopotami
Parco zoologico - giraffa

HO FATTO UNA SELEZIONE MINIMA DELLE MIE FOTO PER QUESTA TAPPA 

Il castello di Schonbrunn si trova a Vienna ed è stato la sede della casa imperiale d'Asburgo dal 1730 al 1918. Una  volta si trovava in campagna,ma ormai è stato inglobato dalla città e ora si trova a  Hietzing nella periferia ovest di Vienna.
Il nome di Schonbrunn gli venne dato dall'imperatore Mattia che durante una battuta di caccia in quest'area vi scoprì una fonte di acqua limpidissima da cui il nome di schon brunn (bella fonte) ed è attorno a questa fonte,secondo la tradizione che si sarebbe costruito poi il castello intero.
Il complesso del palazzo è noto per ospitare uno degli zoo più antichi del mondo.
Dal 1992 il castello è amministrato dall'azienda Schloss Schonbrunn Kultur - und BetriebsgesmbH.
Dal 1996 il palazzo ed il giardino sono stati dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

IL CASTELLO
Dal 1687 al trono Leopoldo I predispose l'edificazione di una nuova residenza per il figlio Giuseppe I.
Nel 1688 l'architetto Johann Bernhard Fischer von Erlach presenta il "progetto Schönbrunn I" che nelle intenzioni del progettista avrebbe dovuto oscurare la Reggia di Versailles in Francia. Tale progetto ottenne lo scopo di presentare al sovrano il proprio talento e contemporaneamente di rinverdire l'attenzione del sovrano per l'opera. Nel 1689 Fischer ottenne la nomina di precettore d'architettura dell'erede al trono.
La fase attuativa, i cui lavori iniziarono nel 1696, si concretizzò tuttavia in un progetto meno ambizioso[1] che si basava in gran parte sulle strutture già esistenti, I lavori si bloccarono più volte a causa delle guerre di successione in Austria e nel 1705 ancora il castello non aveva preso una forma definitiva. Con la morte di Leopoldo, Schönbrunn diventò la residenza vedovile di sua moglie: Guglielmina Amalia.
Vennero chiamati molti intagliatori per costituire le basi del castello che venne fondato con la tipica Pietra dell'Imperatore, una dura pietra gialla, assai adatta a questo particolare scopo. Fu l'Imperatore Carlo VI a riprendere vivo interesse per il castello di Schönbrunn, intendendolo destinare a residenza estiva della famiglia imperiale, uso al quale rimase destinato sino al crollo della monarchia asburgica nel 1918. Egli però morì prima di riuscire a dare inizio ai nuovi lavori di ampliamento della struttura, che tra il 1743 ed il 1749 vennero portati avanti da sua figlia Maria Teresa d'Austria, che si avvalse della perizia dell'architetto Nicolò Pacassi per cambiare radicalmente l'assetto del piccolo palazzotto di caccia. Alcuni progetti alternativi oggi perduti vennero realizzati anche da Johann Michael Rottmayr.
All'epoca di Maria Teresa risale anche la maggior parte degli interni, che andarono proprio a fornire le basi per la crescita e lo sviluppo del rococò austriaco di cui oggi rappresentano ad ogni modo uno degli esempi più rilevanti.
Al fianco della residenza venne inoltre aperto dal 1747 il teatro di corte che ospitò tra l'altro rappresentazioni di Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus Mozartcon conduttori gli stessi compositori.
Attorno al 1765 Johann Ferdinand Hetzendorf von Hohenberg, rappresentante del primo neoclassicismo, apportò gli ultimi cambiamenti alla struttura voluti da Maria Teresa dopo la morte del marito Francesco Stefano di Lorena. A partire dal 1772 Hetzendorf von Hohenberg lavorò alla costruzione della Gloriette in fondo al giardino, una loggia arcata costruita sulla collina al centro della veduta centrale del parco del castello.
Nel 1780 si conclusero i lavori, poco prima della morte di Maria Teresa, da questo momento il castello non sarà più abitato fino ai primi dell'Ottocento.

Tra il 1805 ed il 1809, Napoleone Bonaparte prese residenza al Castello di Schönbrunn.
A partire dal 1817 e per successivi due anni, si hanno alcuni interventi architettonici che dettero l'attuale aspetto al castello.
Nel 1830 vi nacque l'Imperatore Francesco Giuseppe ed egli qui morì nel 1916, mentre nel 1918 l'Imperatore Carlo I firmò la propria abdicazione che pose fine alla secolare monarchia austriaca.
Al termine della proprietà imperiale della struttura, parte di essa divenne una scuola per quasi 350 bambini, molti dei quali erano orfani di guerra o le loro famiglie non erano in grado di sostenere le spese di pagamento di un precettore.
Durante la guerra, nel 1945, la Gloriette ed il palazzo vennero danneggiati dalle bombe degli alleati. Il castello divenne quindi quartier generale locale delle truppe russe e poi inglesi, il che consentì nello stesso tempo un rapido restauro dei danni causati dal conflitto. Nel 1948 parte del castello divenne già accessibile ed aperta al pubblico.

Attualmente il castello di Schönbrunn conta 1.441 stanze di diversa grandezza; molte di queste sono destinate ad usi governativi, ma 190 sono aperte oggi al pubblico in forma di museo, con una stima annuale di 1,5 milioni di turisti approssimativi. il parco e le strutture annesse al grande palazzo contano invece circa 5,2 milioni di turisti all'anno.

IL PARCO

Il castello di Schönbrunn ed il suo parco sono elementi inscindibili l'uno dall'altro. Il parco, ampio e variegato, si presenta in stile barocco alla francese e venne progettato da Jean-Nicolas Jadot ed Adrian von Steckhoven sotto la direzione di Maria Teresa imperatrice. Un primo progetto del parco venne stilato dallo stesso Fischer von Erlach, ma questo decadde entro breve in quanto il progetto mal si accomodava alla grande area da riempire ed alle molteplici possibilità artistiche che si presentavano.
Il progetto venne attuato dal 1695 su progetto di Jean-Nicolas Jadot (già allievo di Le Notre, giardiniere del Re di Francia a Versailles), e venne costruito in anticipo sulla struttura stessa del palazzo per dar tempo alle piante di crescere ed il cantiere fu in attività sino al 1699. Tale progetto comprendeva probabilmente due soli parterres laterali al grande viale che ancora oggi attraversa il parco.
Con Maria Teresa, i cambiamenti al palazzo si riflessero anche sul giardino e già dal 1750, i due parterres laterali vennero allargati sino alle dimensioni attuali. La trasformazione del progetto venne anche fortemente voluta dall'Imperatore Francesco Stefano il quale, tra il 1752 ed il 1753, vi fece erigere tra gli altri uno zoo, oltre ad un prezioso giardino botanico. Egli si servì dell'olandese Adrian van Steckhoven e del suo assistente Richard van der Schot per la costruzione del nuovo giardino. Nel 1755 venne terminata la costruzione dell'Orangerie.
Come si è già accennato, fu poi Maria Teresa a commissionare la costruzione della Gloriette in fondo al giardino, sette anni dopo la morte del marito e nel medesimo tempo venne anche costruita la grande Fontana di Nettuno che ancora oggi troneggia in fondo al viale centrale del grande parco.
All'epoca neoclassica, sempre nel XVIII secolo, risalgono invece la Fontana dell'Obelisco (1777) e la rovina (1778) di chiaro gusto d'epoca.
Fu l'Imperatore Giuseppe II a disporre l'accesso al pubblico ai giardini imperiali, con grande dispiacere dell'aristocrazia che si trovava a dover passeggiare nei giardini con la popolazione comune, anche se il palazzo divenne un'importante luogo di aggregazione per la popolazione viennese.
Dalla fine della monarchia anche il palazzo è amministrato dalle dipendenze dello stato.
L'area al centro del giardino forma il Grande Parterre, che venne realizzato attorno al 1780.
Questa parte del giardino venne realizzata come una grande spianata di prato con delle aiuole con fiori coloratissimi, affiancate sui lati da una lunga fila di alberi con 32 grandi statue, in gran parte progettate da Johann Christian Wilhelm Beyer e sono ispirate alla storia greca e romana con divinita o personaggi famosi dell'età antica.
Nel 1778, in linea con gli orientamenti del neoclassicismo e su ispirazione del Piranesi, venne eretto un complesso di finte rovine romane che rappresentavano le terme di Tito e Vespasiano, anche se in un primo momento ottennero il più caratteristico nome di "Rovine di Cartagine".
L'area consiste in una un'area ad anfiteatro che copre una fontana di forma rettangolare che aumenta ancora di più l'impressione di trovarsi catapultati in una vera struttura di epoca romana. Al centro della fontana si trova un gruppo di statue creato dal Beyer che rappresentano le divinità della Moldava e dell'Elba, poste su un isolotto artificiale.
Sullo sfondo si coglie d'infilata un grande viale sul quale si trova una statua di Ercole. Si sa dai progetti che qui probabilmente era stata progettata una cascata che però non venne mai realizzata per l'eccessivo flusso di acqua richiesto e per le troppe spese di esecuzione.
Il legame con l'Impero Romano non solo conveniva al gusto dell'epoca, ma segnava anche un'autorità superiore trasmessasi dai romani agli Asburgo attraverso il Sacro Romano Impero che questi ultimi reggevano quasi ininterrottamente dall'epoca rinascimentale.

La Fontana dell'Obelisco, di chiara ispirazione neoclassica, venne progettata e conclusa nel 1777 come ricorda un'iscrizione alla sua base.
Essa è costituita da una grotta artificiale che si eleva dalla vasca d'acqua sottostante ed è popolata di divinità fluviali. Alla sommità della grotta si trova invece un obelisco sostenuto da quattro tartarughe dorate. L'obelisco era considerato simbolo di assoluta stabilità e nell'antico Egitto simboleggiava le pure qualità del Faraone e l'espressione della continuità della casata regnante. I geroglifici incisi sulla struttura sono inni a glorificazione della famiglia regnante anche se all'epoca essi non erano ancora stati decifrati e si può perciò pensare ad una copiatura.

È questa una delle fontane più suggestive e cariche di storia di tutto il parco del castello viennese. Come da tradizione, fu questa la fonte scoperta dall'Imperatore Mattia che diede il via poi alla costruzione stabile di una primitiva residenza di caccia che fu la base per la costruzione dell'attuale palazzo imperiale.
L'antica struttura posta a protezione della fonte, venne rimpiazzata nel 1771 dalla costruzione di una nuova fontana al coperto su progetto di Isidore Canevale. Essa ha la forma di un padiglione che culmina in un'abside finestrato ove si trova una statua rappresentante la divinità della Ninfa Egeria dalla cui cornucopia sgorga l'acqua della fonte antica. La statua venne eseguita da Wilhelm Beyer e venne posta in loco nel 1780. Le mura sono coperte da decorazioni a stucco rappresentanti delle piante lacustri e giuncheti a rilievo.


LA VOLIERA/UCCELLIERA
La voliera venne costruita attorno al 1750. Essa è costituita da una struttura di grandi dimensioni, con una conclusione tipicamente barocca ed un tetto in rame che termina con una piccola lanterna. All'ariosa struttura di rete circolare, vennero aggiunte quattro nicchie di mattoni di modo da servire da riparo notturno per gli uccelli della voliera stessa.
Il sistema di vialetti che conduce alla struttura, venne invece realizzato attorno al 1760 quando si svilupparono dei percorsi radianti tutto attorno alla voliera. I viali sono delimitati con una siepe squadrata.


Mi sono limitata a descrivervi il parco ed il palazzo mentre lo zoo oltre vi posso dirvi che nel 2010 ha vinto il riconoscimento come miglior parco zoologico.
Per il resto vi lascio il sito ufficiale dove potrete trovare le informazioni utili: http://www.zoovienna.at/it/zoo-e-visitatori/informazioni-visitatori/
Questa tappa ci è piaciuta molto tanto che il mio fidanzato mi ha detto:"Nei prossimi anni torniamo qui a Vienna e ritorniamo qui!".
In poche parole in questo posto potete vedere la città di Vienna,la più naturale.
Ci credete che quando eravamo nel parco non si sentivano i rumori di traffico!!! Non mi è mai capitato una situazione del genere.
Vi consiglio vivamente di venire qui,un posto meraviglioso!
A presto!