Una delle
più belle sale del palazzo,in origine era destinata al trono del granduca.
Autentici
capolavori decorano le pareti come la Velata di Raffaello (1516) ideale
femminile di bellezza,forse ritratto della celebre Fornarina sua amante, e le
Tre età dell’uomo (1500 circa) uno dei rarissimi quadri di Giorgine maestro
indiscusso della scuola Veneta del Rinascimento.
Nella sala sono concentrate anche le tele di scuola
Toscana del primo Cinquecento come il Compianto sul Cristo morto di Fra
Bartolomeo (1511-12 circa), un’Annunciazione coeva,opera del secondo periodo
artistico di Andrea del Sarto (quello più legato all’arte di Michelangelo) e il
San Giovanni Battista (Andrea di Sarto) dello stesso autore con chiari influssi
della statuaria classica Agnolo Bronzino è qui rappresentato dal Ritratto di
Guidobaldo della Rovere (1530 – 32) mentre la tavola delle Tre Parche risale al
1537 circa,in passato venne attribuita a Michelangelo ma oggi si crede più
probabile che sia l’opera di un
seguace, Francesco Salviati.La Velata di Raffaello |