venerdì 14 giugno 2013

Bibbiena in provincia di Arezzo

Altro articolo post Firenze ma sempre  in Toscana. E’ dedicato ad un piccolo borgo della provincia di Arezzo,Bibbiena un comune di 13.000 abitanti.
Abbiamo un aneddoto del luogo…eravamo alla ricerca di una chiesa ed una signora molto gentile ci ha detto che  era li vicino e ci ha anche accompagnati devo dire che in questo modo dialettale la chiesa prende più significato peccato che lo abbia dimenticato…
Nonostante non conoscessimo questa signora è stata molto gentile,quindi abbiamo un buon ricordo della città.
Tornando al fatto del dialetto,ho notato che le parole dialettali sono molto più precise di una parola italiana,sarà l’espressione o il suono ma quando mia nonna mi dice qualcosa in dialetto ed io non capisco quello che mi dice grazie alla sua espressione riesco a capire.
Tornando alla città di Bibbiana,in passato ha svolto un ruolo importante nell’economia  locale con la produzione del panno casentino (tessuto tradizionale di lana infeltrito per rendere impermeabile e garzato per ottenere  un lato peloso,questo  tessuto garantisce un perfetto isolamento termico,è traspirante dei vapori propri del corpo umano).
I primi insediamenti furono in epoca Etrusca anche se la data di fondazione del paese risulta nel 979 d.c. Durante la lotta fra Guelfi (fiorentini) e Ghibellini (aretini),Bibbiena si schierò con quest’ultimi- Inseguito ad una sconfitta ghibellina nella battaglia di Campoldino,il paese subì un rovinoso assedio di otto giorni da parte dei Fiorentini che conquistarono la città e la saccheggiarono.
Al plebiscito del 1860 per l’annessione della Toscana alla Sardegna i “si” non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (761 su un totale di 1570) sintomo dell’opposizione all’annessione.
Questo è stato il primo paesino che abbiamo visto nella nostra breve escursione in Toscana.
Il secondo paesino è Poppi poco di avanti di Bibbiena,un comune di 6396 abitanti sempre nella provincia di Arezzo.
Anche qui abbiamo un aneddoto particolare,siamo stati avvicinati da un signore che si definiva poeta e ci ha lasciato delle poesie,controllando su internet questa persona non è citata e quindi pensiamo che fosse una persona che non stava bene di testa (tanto che ci aveva regalato anche una sua raccolta di poesie a mio dire molto profonde quando c’è da descrivere sentimenti come l’amore,la morte e la disperazione le parole non sono mai banali).
A parte questo aneddoto dei nostri è un borgo molto carino.
A mio dire è un occasione si trova sempre per visitare questi piccoli paesi che sono delle chicche.
Quel giorno abbiamo visitato anche un altro piccolo borgo,Poppi sempre in provincia di Arezzo.
Ve né parlerò nel prossimo post.
Tornerò presto e buon fine settimana  a tutti!
Piazza Principale addobbata con le bandiere italiane perché correva il  150° anno dall'Unità d'Italia

La chiesa dove abbiamo ci accompagnato la signora

Questa cappella non era visitabile e si poteva ammirare solo attraverso una porta a vetro

Questo all'interno della cappella

Nessun commento:

Posta un commento