Dal 17 agosto al 7 settembre 2013 la pagina facebook e il blog sarà chiuso per ferie. Cercherò di aggiornarvi dai luoghi della vacanze. Buone ferie a tutti!
Noi stessi siamo testimoni d'Arte: inserirò mostre,eventi,luoghi da visitare d'Italia e del Mondo per rendere tutto pù vicino a noi. Links,foto,video e notizie varie,viaggi,ecc.
venerdì 16 agosto 2013
martedì 6 agosto 2013
Ancona gioiello dell'Adriatico
Buongiorno,
quest’oggi vi vorrei parlare del mio capoluogo di regione,Ancona
una città importante a livello storico –
artistico,naturale,territoriale,commerciale (il terzo porto navale commerciale
dell’Adriatico) ma poco conosciuto ed apprezzato.
Questo articolo sarà una descrizione di tutte questa
caratteristiche quindi non sarà molto corto e vi voglio mostrare delle foto che
ho realizzato in tutte le mie brevi escursioni in questa bellissima città.
Ancona è un comune italiano di 100.261 abitanti,capoluogo di
provincia omonima delle Marche.
Affacciata sul mare Adriatico possiede uno dei maggiori porti
italiani,città d’arte con un centro storico ricco di monumenti e con una storia
millenaria è uno dei principali centri economici della regione,oltre che suo principale
centro urbano per dimensioni e popolazione.
Protese verso il mare,la città sorge su un promontorio a forma di
gomito piegato,che protegge il più ampio porto naturale dell’Adriatico
centrale. I Greci di Siracusa la fondarono nel 387 a.C. notarono la forma di
questo promontorio e per questo motivo chiamarono la nuova città “Ankon”,che in
greco significa gomito. L’origine greca
di Ancona è ricordata dall’epiteto con la quale è conosciuta la “città dorica”.
L’area metropolitana è di 350.000 abitanti.
Sorge nella costa dell’Adriatico centrale su un promontorio
formato dalle pendici settentrionali del monte Conero o monte d’Ancona. Questo promontorio dà origine ad un golfo,il
golfo di Ancona nella cui parte più interna si trova il porto naturale. Ad Ancona
il sole sorge e tramonta sul mare,il fenomeno è dovuto alla forma di gomito del
suo promontorio,bagnato dal mare sia ad est che ad ovest è tipico del litorale
con una posizione geografica simile.
La città possiede varie spiagge,sia di costa alta sia di costa
bassa. Tra quelle del primo tipo,la più centrale è quella del Passetto,con
grandi scogli bianchi,tra i quali la Seggiola del Papa (uno dei simboli della
città) e lo scoglio del Quadrato.
Altre spiagge rocciose raggiungibili con impervi sentieri si susseguono verso Sud, tra esse si deve ricordare la
lunga spiaggia di Mezzavalle. La più nota spiaggia a Sud di Ancona è
Portonovo,posta sotto il Monte Conero con tipici sassi bianchi e
arrotondati,sede di attrezzatura turistiche.
A Nord del porto la costa è bassa,in questa zona è da ricordare la
spiaggia attrezzatissima di Palombina,sabbiosa di carattere urbana e con
un’aria vivacemente popolare,con panorama sul golfo dorico e bordata dalla
linea ferroviaria.
Dal punto di vista orografico il territorio urbano è
contraddistinto da un’alternanza di fasce collinari e di vallate. La fascia di
colline più settentrionali,affacciata direttamente sul mare comprende il colle
Guasco,il colle dei Cappuccini e infine monte Cardato. Più a sud si trova la
vallata un tempo detta Piana degli Orti, oggi attraversata da tre corsi
principali e dal Viale della Vittoria. Vi è poi la seconda fascia collinare con
il colle Astagno,il colle di Santo Stefano,monte Pulito,monte Pelago e infine
il monte Santa Margherita. La vallata si trova ancora a Sud è costituita da
valle Miano e dal Piano San Lazzaro,occupano il quartiere omonimo,il solo
pianeggiante della città. A Sud di questa valle si estende la fascia collinare
periferica,le ultime zone urbanizzate le occupa la vallata dei Piani della
Baraccola.
STORIA DELLA CITTA’
Periodo Antico:
Nell’età del bronzo sorsero i primi insediamenti,successivamente
nell’età del ferro. Ancona fu un villaggio Piceno,divenne città nel 387 a.C.,in
quell’anno un gruppo di Greci Siracusani,esuli dalla tirannia di
Dionisio,desiderosi di ripristinare la democrazia e attratti dal grande porto
naturale,fondò la città sulle pendici del colle ora chiamato Guasco: sulla
sommità del colle sorse l’acropoli con il tempio dedicato ad Afrodite.
All’arrivo dei Romani nelle Marche,attraversò un periodo di
transizione tra la civiltà greca e
quella romana.
Dal 113 a.C. divenne romana e svolgeva per Roma funzioni di porto
aperto verso l’Oriente,per l’imperatore Traiano né ampliò il porto.
Medioevo:
Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente Ancona come tutta la
penisola fu soggetta prima al dominio di Odoacre e poi degli Ostrogoti. Dopo la
guerra gotica passò all’Impero Bizantino e dopo l’arrivo in Italia dei
Longobardi rimase ancora possesso dell’Impero Bizantino,costituendo assiema ad
altre quattro città della Pntapoli marittima. Nel 774 la città passò sotto lo
Stato Pontificio. Con l’istituzione del Sacro Romano Impero la città fu posta a
capo della Marca di Ancona che dopo aver assorbito le marche di Camerino e di Fermo
comprese quasi tutta l’odierna regione Marche.
Verso la fine del XII secolo Ancona iniziò a reggersi come libero
comune e repubblica marinara. Per difendere la propria indipendenza si scontrò
sia con il Sacro Romano Impero che tentò ripetutamente di ristabilire il suo
effettivo potere, sia con Venezia che non accettava nell’Adriatico altre città
marinare. Nell’assedio del 1173 si distinguono le gesta di Stamina,l’eroina
anconetana e del sacerdote Giovanni di Chio.
Periodo moderno:
Dopo la scoperta dell’America e della caduta di Costantinopoli
nelle mani dei turchi,il centro dei commerci si era ormai spostato dal
Mediterraneo all’Atlantico e per tutte le città marinare italiane,compresa
Ancona,iniziò un periodo di recessione che raggiunse il suo apice nel XVII
secolo.
La perdita di libertà fu segnata dalla costruzione della
Cittadella progettata da Antonio da Sangallo il Giovane con il pretesto di
offrire difesa da un imminente attacco da parte dei turchi,ma in realtà
realizzata per mantenere la città strettamente sotto il dominio papale. Il 19
settembre 1532,infatti,papa Clemente VII vincolò Ancona alla Santa Sede.
La perdita della libertà condusse alla fine del Cinquecento ad una
lenta decadenza che durò un secolo e che si interruppe solo con la concessione
del porto franco da parte del papa Clemente XII nel 1732.
Periodo contemporaneo:
Nel 1797 Napoleone occupò la città e dopo poco venne proclamata la
Repubblica Anconetana che nel 1798 venne annessa alla Repubblica Romana. Dopo
alterne vicende ed assedi che la videro passare in mano francese ed austriaca
fu annessa nel 1808 al Regno Italico napoleonico.
Con la Restaurazione,nel 1815 tornò a far parte dello Stato
Ponteficio. Ancona partecipò attivamente ai Moti del 1830 – 1831 che vennero
repressi con processi e condanne. Al termine della Prima guerra di
Indipendenza,nel 1849,Ancona si dichiarò libera dal dominio papale e
appartenente alla Repubblica Romana. Il papa allora chiamò gli austriaci per
riprendere il possesso delle terre. Campagna di Venezia e di Roma,la città di
Ancona per settimane resistette eroicamente all’assedio austriaco. Per
l’eroismo e l’attaccamento agli ideali di libertà e di indipendenza dimostrata
nel 1849 Ancona venne insegnita dalla medaglia d’oro come “Benemerita del
Risorgimento nazionale”.
Nel 1860 dopo la sconfitta di Castelfidardo,le truppe pontefice si
rifugiarono ad Ancona per tentare l’ultima difesa dei territori pontifici.
Seguì un arduo assedio da parte delle truppe sarde. Il 29 settembre le truppe
del generali Enrico Cialdini e Manfredo Fanti entrarono vittoriosi ad
Ancona,seguite dopo pochi giorni da Vittorio Emanuele II. Nel novembre dello
stesso anno un plebiscito ufficializzò l’ingresso di Ancona,Marche ed Umbria
nel Regno d’Italia.
Nel decennio tra il 1860 e il 1870,rivestì un ruolo militare di
primo ordine.
Nel periodo della prima guerra mondiale si ricordano il precoce
bombardamento navale di Ancona e le azioni della Regia Marina in Adriatico.
Durante il ventennio fascista la città ebbe un notevole sviluppo
urbanistico con l’apertura del viale della Vittoria e la costruzione del
quartiere Adriatico.
Negli anni della seconda guerra mondiale,a causa della sua
importanza strategica subì numerosi bombardamenti da parte delle forze alleate
che dovevano preparare il passaggio del fronte. In particolare,il 1° novembre
1943 fu uno dei più tragici; in pochi minuti migliaia di persone persero la
vita,di cui trecento all’interno di un solo rifugio di fortuna,ed un intero
rione della città storica (rione Porto) vennero quasi cancellati. In seguito
alla Battaglia di Ancona, il 18 luglio 1944 il generale Wladyslaw Anders a capo
dell’esercito polacco entrò nella città e la liberò dai tedeschi.
Nel secondo dopoguerra si riprese velocemente dalle pur gravi
ferite di guerra. Si sono abbattute poi sulla città gravi calamità
naturali:l’alluvione nel 1959,il terremoto nel 1972 e una frana nel 1982.
Quest’anno (2013) si celebrerà i suoi 2400 anni di storia,contati
a partire dalla fondazione greca.
LUOGHI E MONUMENTI INTERESSANTI:
Sono numerosi i luoghi storici – artistici della città che per
semplificare voglio dividerveli in 5 gruppi nei quali vi farò una breve
descrizione e vi indico quelle che ho visitato con un cuore stilizzato (
<3).
1)
Architetture religiose:
<3 DUOMO di San Ciriaco in cima al promontorio è uno dei
simboli della città; romanico nella decorazione,bizantino nella pianta a croce
greca,domina il mare da tre lati ed ha un portale caratterizzato da due leoni
stilofori che sono fra i simboli della città di Ancona.
<3 CHIESA di Santa Maria della Piazza capolavoro di arte
romanica con resti paleocristiani.
CHIESA MONASTICA di Santa Maria
di Portonovo struttura medioevale-
CHIESA di San Francesco alle Scale con un ricco portale di
sculture quattrocentesce di Giorgio di Matteo e interno del XVIII
secolo,conserva dipinti di Lorenzo Lotto,Andrea Lilli e di Pellegrino Tebaidi.
CHIESA del Santissimo
Sacramento ha una facciata semplice cinquecentesca e un interno ricco di
barocco.
CHIESA del Gesù costruita nel 1743 su progetto di Luigi Vanvitelli.
SINAGOGA situata nel cuore dell’antico ghetto,è stata costruita
nel 1800 e presenta una struttura doppia.
CAMPO DEGLI EBREI (XV – XIX secolo) cimitero ampio antico
israelitico.
CHIESA dei Santi Pellegrino e Teresa detta degli Scalzi,è una
costruzione del XVIII secolo a pianta centrale, con una grande cupola ricoperta
di rame che domina il panorama della città.
<3 CHIESA San Domenico progettata da Carlo Marchionni,domina
scenograficamente Piazza del Plebiscito e conserva dipinti del Guercino e del
Tiziano,Andrea Lilli e sculture di Varlè.
CHIESA Santa Maria Liberatrice piccola chiesa cinquecentesca che
sorge in Piazza Padella (Piazza Posatora),ha una pianta circolare e fu eretta
per voto popolare dal Comune.
CHIESA di San Francesco d’Assisi stile neogotica detta comunemente
chiesa “dei Cappuccini” fu eretta su un disegno di frà Angelo da Cassano
d’Adda.
2)
Architetture civili e militari:
<3 ARCO di Traiano,attribuito all’architetto Apollodoro di
Damasco eretto nel 115 d.C. sul molo che l’imperatore volle a protezione del
porto, è fin dall’epoca romana uno dei simboli della città e della sua apertura
verso i paesi del Mediterraneo orientale.
PALAZZO DEL SENATO stile romanico;
PALAZZO DEGLI ANZIANI stile gotico
quasi un grattacielo medievale con la facciata principale rifatta nel Seicento
e l’imponente prospetto verso il porto ancora originario,il rinascimento ;
PALAZZO DEL GOVERNO dove vi lavorò Francesco di Giorgio Martini
affiancato dalla Torre civica;
LOGGIA DEI MERCANTI facciata
quattrocentesca di Giorgio di Matteo,ricco scultore del Rinascimento,interni
decorati nel XVI secolo e anche nel XVIII secolo;
CITTADELLA poderosa fortificazione
cinquecentesca a cinque baluardi,opera di Antonio da Sangallo il Giovanem insie
alla coeve Fortezza da Bassa di Firenze e Rocca Paolina di Perugia, uno dei
primi esempi europei di fronte bastionato: oggi sede del segretariato
permanente della Macroregione Adriatica.
PALAZZO FERRETTI tardo
rinascimentale (1560) sede del Museo Archeologico Nazionale delle Marche, dominante
il porto dal cortile pensile e dai finestroni cinquecenteschi fu progettato e
affrescato da Pellegrino Ribaldi e conserva dipinti di Taddeo e Federico
Zuccai;
PORTA PIA ingresso monumentale
della città;
<3 TEATRO DELLE MUSE il massimo
teatro della città con la facciata neoclassica recante sul frontone gli
altorilievi delle nove muse di Apollo e di Palamede;
MERCATO DELLE ERBE architettura di
ghisa e vetro in stile liberty dal 1926 ancora accoglie un affollato e
caratteristico mercato;
MONUMENTO AI CADUTI realizzato nel
1932.
3) Piazze,strade e
altri luoghi urbani:
<3 VIA XXIX SETTEMBRE. È una passeggiata affacciata sulle
banchine portuali, dalla quale si ha una bella vista sugli arrivi e sulle
partenze delle navi; da questa via si può ammirare uno dei più classici
panorami della città, dominato dal Duomo e
dal Faro che si specchiano sul mare e dominano dall'alto i vecchi rioni
arrampicati sui colli del Guasco e dei Cappuccini. La via inizia in Piazza
della Repubblica, comunemente detta "del Teatro". Questa piazza è il
punto di unione tra centro e porto; vi si ammira uno scorcio delle banchine,
con i traghetti in partenza per la Grecia e i paesi balcani; vi si affaccia il
prospetto principale del Teatro delle Muse.
PIAZZA DEL PAPA. È il cuore dei rioni più antichi della
città. Prende nome dalla statua di Papa Clemente XII, responsabile della
rinascita settecentesca dei traffici portuali, ma vi si trovano anche il
medievale Palazzo del Governo, la chiesa di San Domenico e la cinquecentesca
Torre civica; numerosi tavolini di bar all'aperto permettono di godere
dell'atmosfera della piazza sorseggiando bibite.
<3 QUARTIERI OTTOCENTESCHI Esempi di urbanistica post-unitaria, sono caratterizzati da tre
corsi paralleli che formano il centro commerciale della città: Corso Garibaldi
o Corso Nuovo, Corso Mazzini o Corso Vecchio, occupato da un amatissimo mercato
di bancarelle, e Corso Stamira. Centro di questi quartieri sono Piazza Cavour,
una piazza-giardino datato 1868, e Piazza Roma. In questa piazza, tradizionale luogo
di incontro, sorge la fontana dei Cavalli e
nei suoi dintorni la Fontana delle Tredici Cannelle; secondo la tradizione chi
deve partire può assicurarsi il ritorno in città bevendo l'acqua di questa
fontana.
VIA DEL COMUNE
(Via Pizzecolli). Prima dell'apertura dei corsi ottocenteschi per secoli
fu la strada principale della città. Percorre in salita tutto l'antichissimo
rione di San Pietro e conduce sulla sommità del Colle Guasco, dove sorge il
Duomo; ha aspetto medievale ed è ricca di monumenti e di scorci panoramici
verso il porto.
IL RIONE DI CAPODIMONTE. Antica e popolare zona
della città, vi si trova la suggestiva scalinata di via ad Alto e il belvedere
di Capodimonte , ossia il miglior punto da cui osservare l'isola pentagonale
del Lazzaretto. La zona di via Astagno costituiva l'antico Ghetto ebraico, con
i suoi alti palazzi e le strade strette e ripide.
VIALE DELLA VITTORIA Con begli esempi architettonici degli anni
venti e trenta, insieme ai tre corsi paralleli (Garibaldi, Mazzini e Stamira),
è la passeggiata preferita dai cittadini, che permette di congiungere i due
lati del promontorio sul quale sorge la città; termina alla Pineta de Passetto,
affacciata sul mare, da cui si può ammirare un bel panorama sulla costa alta.
Lo sguardo spazia fino al Conero (Monte d’Ancona) e ai lontani scogli delle Due Sorelle;
dalla Pineta si può raggiungere la riva del mare percorrendo la scalinata del
Monumenti ai Caduti oppure
servendosi di un ascensore panoramico. La costa del Passetto è caratterizzata
da grandi scogli pittoreschi e dalla presenza, alla base delle rupi, di una
peculiarità della città: le caratteristiche grotte del Passetto, scavate dai
pescatori fin dalla metà dell'Ottecento per
usarle come ricovero per le barche.
4) Siti
archeologici:
<3 ARCO DI TRAIANO sul
Molo Nord, è uno dei simboli della città, fu edificato nel 115 d.C. In ottimo
stato di conservazione, ha le linee eleganti e slanciate degli archi romani ad
un solo fornice e a prospetto rettangolare. Subì lo spoglio delle decorazioni
bronzee nel IX secolo.
ANFITEATRO ROMANO I secolo d.C. con annessi spazi termali
dai quali affiorano mosaici con epigrafe (Via Pio II). Alcuni settori
dell'anfiteatro sono ancora oggetto di scavi e dunque sono di difficile lettura
per il profano. La zona dell'ingresso principale, visibile da Piazza
Anfiteatro, è invece godibile da tutti; l'ingresso è comunemente detto
"Arco Bonarelli" in quanto costituiva le cantine dell'omonimo palazzo
nobiliare che sorgeva a fianco dell'anfiteatro.
<3 BASILICA PALEOCRISTIANA SANTA MARIA DELLA PIAZZA,del IV - VI
secolo d.C. Situata in piazza S. Maria, secondo alcuni era l'antica cattedrale
di Santo Stefano. Sono visibili mosaici policromi con simbologia
paleocristiana, resti delle absidi, dei colonnati, del fonte battesimale e
della cattedra. Sono visibili, dietro l'abside, mura in blocchi di arenaria di
età ellenico - repubblicana (II secolo a.C.) pertinenti alle mura cittadine
oppure alle strutture portuali. Per la visita si deve presentare richiesta al
Museo Diocesano di Ancona o all'Ufficio per la cultura dell'Arcidiocesi.
TEMPIO DEDICATO A VENERE
del II secolo a.C- Sotto
il Duomo S. Ciriaco rimane il basamento del tempio, studiando il quale è stato
possibile ricostruire idealmente tutto l'edificio. Lo scavo sarebbe accessibile
dalla Cripta delle Lacrime del Duomo, ma nonostante il notevole interesse la
visita è da anni impossibile.
5) Giardini e parchi
urbani:
PARCO DEL CARDETO, il più vasto della città (circa 35 ettari) è
caratterizzato da numerose testimonianze storiche e da un'elevata naturalità.
Si estende lungo la falesia e occupa la sommità di due colline: Monte Cardeto e
il Colle dei Cappuccini. Al suo interno zone di prato naturale, di boschetti
sempreverdi, di macchie di ginestre; le fioriture spontanee (tra cui quelle di
varie orchidee selvatiche) si
susseguono lungo il corso dell'anno.
VIALE DELLA VITTORIA aperto da quasi un
secolo, è la più apprezzata passeggiata cittadina; ha due filari misti di
acacie ornamentali,sofore,frassini e gli ultimi superstiti olmi originari. Il Viale della
Vittoria è nel complesso la strada alberata nelle condizioni migliori: potature
rispettose, piazzole ampie, manutenzione costante. Notevole è in questa strada
anche il complesso degli edifici che la bordano, quasi tutti buoni esempi di
architettura eclettica e liberty. Altre strade alberate importanti della città
sono: corso Carlo Alberto, via Giordano Bruno, via Torresi, via Tavernelle, via
Marconi, viale Leonardo da Vinci, tutti alberati a platani.
Le piazze alberate
storiche sono piazza Cavour, piazza Cappelli e piazza Stamira; sono nate tra la
fine dell'Ottocento e l'inizio del secolo scorso, ed ancora conservano i
caratteri originali. Tipica del periodo è la presenza di cycas e di palme di
varie specie: Palma di San Pietro,della California,delle Canarie,della Cina.
MUSEI DELLA CITTA’
Pinacoteca Civica
Francesco Podesti;
Museo Tattile Statale
Omero;
Museo Diocesano: è allestito nel vecchio Episcopio situato nel piazzale del Duomo,
alla sua sinistra. Ricco delle testimonianze di una fede che ha origini
antichissime, essendo legato l'arrivo del Cristianesimo al protomartire Santo
Stefano, comprende una collezione di sculture, di dipinti, di oggetti sacri e i
resti delle chiese abbattute o bombardate (tra tutte le parti recuperate,
suggestive quelle della storica chiesa di San Pietro). Tra i pezzi più celebri
non possono non essere citati quattro arazzi dai colori vivissimi, tratti da
cartoni del Rubens.Le mostre d'arte si tengono in genere all'interno del
settecentesco Lazzaretto,
splendida isola pentagonale all'interno del porto.
Museo
Archeologico Nazionale delle Marche: diviso in sezioni da quella
preistorica,Protostorica,Greca,Romana,Medioevale e una notevole collezione numismatica.
Museo della
città;
Galleria
d’Arte Moderna;
Sala
Museale Contrammiraglio Guglielmo Marconi;
Museo delle
Scienze Naturali.
TEATRO
DELLE MUSE
Costruito
nel 1827 su progetto di Pietro Ghinelli ha conservato soltanto la struttura
esterna e la neoclassica facciata a colonne ioniche. Durante la Seconda Guerra
Mondiale il tetto fu parzialmente danneggiato da un spezzone incendiario
d’aereo,cosa che suggerì agli amministratori un’assai discussa demolizione e
ricostruzione degli interni in stile moderno,avviando una ristrutturazione
durata decenni.
CURIOSITA’
Numerosi
film sono stati girati nella città in parte e completamente,ve li cito:
·
Ossessione di Luchino Visconti
(1943)
·
Il giustiziere dei mari di Domenico
Paolella (1961)
·
La prigioniera dell’isola del
Diavolo di Domenico Paolella (1962)
·
La ragazza con la pistola di Mario
Monicelli (1968)
·
La prima notte di quiete di Valerio
Zurlino (1972)
·
Dio,sei proprio un padretemo! Di
Michele Lupo (1973)
·
La belva col mitra di Sergio greco
(1977)
·
Un’anima divisa in due di Silvio
Soldini (1993)
·
La regina degli scacchi di Claudia
Florio (1998)
·
La stanza del figlio di Nanni
Moretti (2001) – vincitore della Palma d’Oro al 54° Festival di Cannes
·
Alma di Massimo Volponi (2007)
·
La Polinesia sotto casa di Savario
Smeriglio e Andrea Goroni (2010)
Vi lascio con le foto che ho fatto durante tutte le mie brevi
escursioni,spero che vi stimoli a visitare questa bella città.
Aggiungi didascalia |
Chiesa Paleocristiana |
Duomo San Ciriaco |
Campanile duomo San Ceriaco |
Panorama del porto visto dalla collina dove si trova il duomo di San Ciriaco |
Teatro Le Muse |
Le 13 cannelle |
Prima di andare in vacanza vi voglio scrivere nuovi post! (Mancano
esattamente 12 giorni prima della partenza).
A presto!
Sul ponte di Bassano del Grappa
Sul ponte di Bassano sventola bandiera bianca…il ritornello di una
famosa canzone degli anni’30 che ricordava la Grande Guerra del 1915 – 18 che
avevano combattuto le truppe Italiane contro le truppe dell’Impero Austro –
Ungarico per la conquista di alcune regioni italiane che erano ancora sotto gli
austriaci.
Bassano del Grappa comune italiano di 44.000 abitanti della
provincia di Vicenza,in Veneto.
Ottavo centro della regione per popolazione,la sua area urbana si
estende ben oltre i confini comunali,comprendendo i comuni di Pove del
Grappa,Solagna,Campolongo sul Brenta,Cartigliano,Nove e gli abitanti di San
Giuseppe e San Zeno del comune di Cassola,Romano Capoluogo,San Giacomo e
Felette del comune di Romano d’Ezzelino, la frazione Tra vettore del comune di
Rosà. L’area urbana in cui si inserisce Bassano del Grappa ha così una
popolazione complessiva di circa 70.000 abitanti e attorno ad essa gravitano
complessivamente 150.000 abitanti.
A 129 metri sul livello del mare,si trova ai piedi delle Prealpi
Venete (Altopiano di Asiago e Monte Grappa,nel punto in cui il Brenta sbocca
dal Canale di Brenta (Valsugana). La scelta non è casuale,offre simultaneamente
il controllo sulla campagna,sul fiume e sulle maggiori direttrici di traffico.
Vi sono stati numerosi ritrovamenti e testimonianze dell’epoca
preistorica e dell’età romana,manufatti ritrovati nella necropoli di San
Giorgio di Angarano datati tra il XI secolo e il IX secolo a.c. testimoniano un
insediamento precedente a quello dei Romani. Questi conquistarono la zona nel
II secolo a.C. e la resero coltivabile. L’antico nome di Bassano doveva essere
presumibilmente Fundus Bassianus che indicava la proprietà agricola di un certo
Bassio.
Purtroppo ho poche informazioni del dominio successivo si suppone
che tra il 568 – 774 d.c. venne
dominata dai Longobardi e dai Franchi dal 774 – 888 d.c.,mentre fonti scritte
confermano l’esistenza di un primo nucleo nel 998 d.c. con la pieve di Santa
Maria e nel 1150 con il castello.
Nel 1260 Bassano viene conquistata da Vicenza (1260 – 1268) poi da
Padova,Verona e di nuovo da Padova per terminare nel 1383 sotto i Visconti il
cui governo lasciò alla città una relativa autonomia.
Venezia giunse a Bassano nel giugno 1404 senza alterare statuti e
consuetudini del comune,dandole il governo di un Podestà e un Capitanio scelto
dal Senato tra i patrizi veneziani. In quel tempo il territorio Bassanese
comprendeva Pove del Grappa,Cassola e Rossano Veneto est. Tezze sul Brenta a
sud Primolano, a nord, mentre a ovest era delimitata dal Brenta.
Per quattro secoli la Serenissima mantenne pace e prosperità nel
territori con beneficio del settore tessile e dell’oreficeria. Nel Cinquecento Bassano divenne famosa in
tutta Europa per la proliferazione artistica della famiglia di pittori Da Ponte
e editoriale della stamperia Remondini nel Settecento.
Il 27 dicembre 1760 il Senato Veneto innalzò Bassano al rango di
città.
Il famoso ponte sul Brento,detto Ponte Vecchio o Ponte degli
Alpini subì numerose interventi e
ricostruzioni della sua nascita,documentata nel 1209 da Generado Maurisio. Fu
Andrea Palladio che nel 1569 progettò
di nuovo il nuovo ponte ligneo,basandosi su un disegno del 1557. Una piena del
1748 distrusse l’opera palladiana che fu ricostruita 3 anni dopo da Bartolomeo
Ferracina.
Napoleone sconfisse gli austriaci l’8 settembre 1796 a Bassano
dando inizio a un periodo tormentato per tutto il territorio. L’anno dopo cadde
Venezia alla quale si sostituirono i governi democratici della municipalità. Il
Trattato di Campoformio dello stesso anno sancì il passaggio agli austriaci nel
1814. Bassano entrò a far parte del neonato Regno d’Italia nel 1866 dopo la
terza guerra d’indipendenza e le conseguenti cessioni del Regno Lombardo - Veneto.
Il 7 aprile 1815 Bassano entra nel Regno Lombardo Veneto,aggregava
alla provincia di Vicenza. Tra il 25 marzo e il 5 giugno 1848 sperimentò una breve esperienza rivoluzionaria ma
la rioccupazione austriaca mise fine al governo provvisorio.
Durante l’occupazione austriaca,fu l’unica città veneta non
capoluogo di provincia a cui fu riconosciuto il titolo di “Regia” Bassano
divenne definitivamente italiana nel 1866 per effetto della pace di Vienna.
La Prima Guerra Mondiale vede Bassano come zona di
guerra,paralizzando ogni attività fino al 1916. La disfatta di Caporetto (1917)
vide la città in prima linea,costringendo all’evacuazione più di 7000 persone.
Nella città si riversarono centinaia e centinaia di soldati
seguiti da intere carovane di fuggiaschi civili provenienti dai vari paesi
invasi dagli austro – ungarici. Furono giorni terribili anche perché gli
austriaci giunsero a pochi chilometri dalla cittadina,fermando il fronte di
guerra sul Monte Grappa e nella Valsugana.
A seguito del tragico bilancio di guerra 23.000 soldati sepolti sull’Ossario del Grappa,il governo
fascista decise nel 1928 di cambiare il nome della città: da Bassano Veneto
all’attuale Bassano del Grappa.
Nel 1924 nasce la Smalteria Veneta fu l’evento più importante
della ripresa economica in pochi anni divenne l’azienda più importante della
guerra.
Tra il 1922 al 1943 Bassano del Grappa si affermò al fascismo e
dal 1926 venne sostituito da un podestà governativo. Con lo scoppio della
Seconda Guerra Mondiale e la caduta del fascismo,la città subì l’invasione
tedesca. Durante la Guerra di Liberazione fu uno dei più gloriosi centri di
organizzazione della Resistenza. Varie unità operarono nella zona,incluso
formazione della Brigata Garibaldi e della Brigata Matteotti,Brigata Italia
Libera. L’evento più drammatico che subì fu il rastrellamento del Grappa nel
settembre 1944 (più di 500 morti e 400
deportati) che culminò il 26 settembre 1944 con 31 impiccagioni nei viali
cittadini. Responsabile di questa atrocità fu il vicebrigadiere delle SS Karl
Franz Tausch.
Il 17 febbraio 1945 un gruppo di 15 partigiani comandati da Primo
Visentin (nome di battaglia Masaccio) fece saltare il ponte vecchio: ci furono
due vittime. Per rappresaglia i nazisti prelevarono dalle prigioni tre
partigiani e li fucilarono sul ponte (Federico Alberti,Cesare Lunari e Antonio
Zavagnin) con un il solito cartello con la scritta “Io sono un bandito”.
Il 28 aprile 1945 anche Bassano del Grappa fu liberata. Il tragico
bilancio alla fine della guerra valsa alla città del Grappa la Medaglia al
valore militare per la guerra di liberazione.
Oggi è un centro industriale,artigianale e di commercio hanno
contribuito l’espansione della città,un’espansione caotica e priva di una
pianificazione.
Alla città di Bassano del Grappa è stata assegnata
l’organizzazione della 81° Adunata
nazionale degli Alpini che si è tenuta il 10 ed 11 maggio 2008. In questa
occasione è stata nominata capitale mondiale delle penne nere (degli Alpini).
Nel 2010 ha ospitato il Raduno Triveneto degli Alpini nelle giornate del 18 –
19 settembre.
Dopo questa lunga transizione e descrizione della storia della
città vorrei sottolinearvi i monumenti storici della città,alcuni visitati
mentre altri ve li cito solamente:
-
VILLA ANGARANO BIANCHI MICHIEL di
Andrea Palladio. Il progetto della villa è inserito nei Quattro Libri
dell’Architettura dell’architetto vicentino,dove mette in luce l’interessante
posizione della villa,la quale gode della vicinanza del fiume Brenta.
-
Villa Rezzonico Borella (XVII –
XVIII sec.) con cappella,parco e giardino. Attribuita agli Architetti
Baldassarre Longhena e Giorgio Massari. Parte delle statue e degli stucchi che
si trovano nella villa sono attribuitia ad Antonio Canova e Abbondio Stanzio.
Nel salone principale vi sono alcune pitture e tele di Antonio
Canova,Pellegrini,ecc. mentre alcune sale della villa ospitano una raccolta di
quadri antichi di autori come Dosso Dossi,ecc. e di antichità. L’architetto
americano Paul Chalfin si ispirò a questa villa per la realizzazione della
Villa Vizcaya a Miami (U.S.A.) nel 1914 – 1916.
-
Villa Ca’Erizzo Luca di origine
quattrocentesca costituisce uno dei contesti architettonici più pittoreschi di
Bassano. Situata sulla sponda sinistra del Fiume Brenta,al suo interno
custodisce un patrimonio di affreschi,stucchi e mobili antichi. Soggiornarono
nei suoi ambienti durante la Grande Guerra,i cosiddetti “Poeti di Harvard”
quali John Howard Lawson,John Dos Passos ed Ernest Hemingway.
-
Villa Giusti del Giardino.
-
Palazzo Pretorio.
-
Palazzo Sturm.
-
Palazzo Bonaguro.
-
Duono sorge sull’antica
pieve,all’interno della Prima Cerchia Muraria del Castello Superiore. La
presenza di questa pieve è il documento fin dal 998.
-
Chiesa di San Francesco.
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Tempio Ossario.
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Chiesa di San Giovanni Battista.
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Chiesa di San Donato.
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Monastero della Santa Croce.
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Chiesa di San Giorgio.
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Castello degli Ezzelini.
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Porta delle Grazie.
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Porta Dieda.
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Torre Civica.
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Piazza Libertà.
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Piazza Garibaldi.
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Piazza Terraglio.
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Piazzotto Monte Vecchio.
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Piazzale Cadorna.
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Piazzale Trento.
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Piazzale Generale Giardino.
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Piazzetta Angarano.
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Piazzette Zaine.
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Piazzetta Alfeo Guadagnino.
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Via Roma.
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Via J. Da Ponte
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Via G. Matteotti.
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Via Verci.
-
Il Ponte degli Alpini: il ponte di
Bassano sul Brenta,detta Ponte Vecchio è noto anche come ponte degli Alpini ed
è soggetto e il titolo di un canto popolare degli Alpini. Dopo essere fatto saltare dai partigiani il
17 febbraio 1945 per proteggere la città. Fu ricostruito nel 1947,secondo
l’originale disegno di Palladio,in nove mesi. Successivamente al nome ponte
vecchio,si aggiunse la dicitura,ponte degli Alpini in quanto furono tra i
principali sostenitori della sua ricostruzione.
-
Museo Civico di Bassano del Grappa.
-
Museo della Ceramica di Palazzo
Sturm
-
Poli – Museo della Grappa
-
Museo dei Remondini stampatori del
XVIII secoli
-
Museo dell’Automobile Luigi Bonfanti
-
Museo degli Alpini nella guerra
1915/18
Per concludere vi voglio suggerire qualche personaggio famoso
legato alla città:
-
Roberto Giacobbo,conduttore
televisivo del famoso programmo di misteri e documentari Voyager;
-
Luigi Agnolin,arbitro moviolista
direttore sportivo;
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Jacopo Da Ponte,pittore.
-
Gloria Zanin,Miss Italia 1992.
-
Francesca Michielin,cantante.
Per concludere prima di inserire le foto voglio consigliarvi dei
prodotti tipici a livello enogastronomico (strano per un blogger di viaggi e
arte):
-
asparago bianco di Bassano DOP
-
ceramica lavorata a mano
-
broccolo di Bassano
-
i “bigoli” di Bassano
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grappa : di fronte al Ponte Vecchio
è situato il Museo della Grappa Poli,fondato dalla Poli Distillerie,all’interno
del quale è possibile scorrere la storia della grappa attraverso antichi
alambicchi e rari manoscritti.
-
tagliatella.
Detto tutto questo vi lascio ammirare le foto e vi aspetto
numerosi per il prossimo post del blog.
Il famoso Ponte Vecchio sul Brenta |
A presto
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