giovedì 2 maggio 2013

SALA DI APOLLO Galleria Palatina - Palazzo Pitti

Domina la sala una grande pala con la Sacra Conversazione di Rosso Fiorentino (1522),il più importante artista fiorentino del primo manierismo assieme a Jacopo Pontormo,la cui tela fu ampliata in epoca barocca per essere adattata alla cornice. Qui si trovano anche due opere di Andrea del Sarto,la Pietà di Luco (1523 – 1524),maestosa ed equilibrata e la Sacra Famiglia Medici,uno dei suoi ultimi lavori,mentre altre due opere di Tiziano sono esposte vicino:l’Uomo  dagli occhi glauchi (1540 circa) e la famosa Maddalena,anteriore al 1548 e molto copiata dagli artisti che ebbero modo di ammirarla.
Si trovano qui anche altre opere importanti della scuola veneziana come il Ritratto di Vincenzo Zeno di Tintoretto,la Ninfa e il satiro di Dosso Dossi ( in realtà il titolo tradizionale è incorretto perché si tratta di una scena ispirata dall’Orlando Furioso).
L’Ospitalità di san Giuliano (1612 – 1618 circa) esemplifica lo stile monumentale del fiorentino Alessandro Allori,mentre la Risurrezione di Tabita del giovane Guercino e la Cleopatra,opera matura di Guido Reni,mostrano la grandiosità della scuola bolognese del Seicento.
L’arte fiamminga è rappresentata dal celebre Doppio ritratto di Carlo I d’Inghilterra e di Enrichetta di Tranciai ispirato a Van Dyck,dal Ritratto dell’infanta Isabella Clara Eugenia di Spagna in abito di clarissa di Rubens (1625) e dal Ritratto della Granduchessa Vittoria della Rovere di Giusto Suttermans (1640 circa).
Ritratto di Vincenzo Zeno opera di Tintoretto

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