Oltre al
movimentato affresco sulla volta di Pietro da Cortona dedicato all'operato di
Venere e Cupido,qui si conserva una famosa Venere italica di Antonio Canova.
Sono quattro i capolavori esposti di Tiziano: Concerto opera giovanile,Il
Ritratto di Giulio II copiato da Raffaello (opera alla National Gallery di
Londra) ma diverso nei risultati soprattutto legati al magistrale uso del
colore tipico di Tiziano, La Bella dipinto per il duca di Urbino (1536) e il
Ritratto di Pietro Aretino (1545) dove si manifesta appieno la ricchezza
cromatica e la complessità stilistica delle opere della maturità del
maestro,per esempio il contrasto tra i rossi della barva e il blu della veste
che esalta la figura e da una sfumatura inquietante al personaggio,girato
schivamente di profilo.
Vi sono opere che ricordano lo stile di Rubens di Pietro da Cortona che le sue opere di equivalente stile fiammingo come Tiziano,infatti qui sono collocate due suoi grandiosi e solenni paesaggi,il Ritorno dei contadini dai campi e Ulisse nell’isola dei Faeci. Infine sono degne di nota due marine (Marina del Faro e Marina del Porto) dipinte tra il 1640 e il 1649 dal celebre paesaggista napoletano Salvator Rosa.
Vi sono opere che ricordano lo stile di Rubens di Pietro da Cortona che le sue opere di equivalente stile fiammingo come Tiziano,infatti qui sono collocate due suoi grandiosi e solenni paesaggi,il Ritorno dei contadini dai campi e Ulisse nell’isola dei Faeci. Infine sono degne di nota due marine (Marina del Faro e Marina del Porto) dipinte tra il 1640 e il 1649 dal celebre paesaggista napoletano Salvator Rosa.
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