Mi sono
presa una pausa prima di scrivervi un nuovo articolo ma di un vecchio viaggio
fatto un paio di estati fa.
La seconda
tappa che vi propongo è Bressanone o Brixen città italiana di 21000 abitanti
nella provincia autonoma di Bolzano. E’ capoluogo
storico,artistico,culturale,economico,sociale ed amministrativo del
comprensorio della Valle Inarco.
Secondo la
tradizione Bressanone venne fondata nel 901,tre secoli prima della costituzione
della Contea del Tirolo. Dal 1004 e durante il corso dei secoli è stata sotto
la dominazione ecclesiastica del principe – vescovo di Bressanone, del quale fu
residenza principale.
I santi
patroni della città sono Cassiano di Imola festeggiato l’8 maggio ed i vescovi
Albuino e Ingenuino patroni contro la siccità e festeggiati il 5 febbraio. Le
loro reliquie sono costudite nel duomo della città.
La città è
situata in un fondovalle e si trova
alla confluenza della Rienza nell’Isarco. A est si trovano le cime del Gruppo
delle Plose con il monte Telegrafo (2504 metri sul livello del mare),a ovest la
cima Cane (2354 metri sul livello del mare) e il monte Pascolo (2439 metri sul
livello sul mare).
Dista
a 40 km a nord di Bolzano, 45 km a sud
del valico del Brennero (confine italo – austriaco) e 35 km a ovest dal comune
di Brunico in val Punteria.
Lungo la
costa est di Bressanone si trova la Karlspromenade una storica passeggiata
costruita nel 1903 in memoria dell’imperatore Carlo I d’Austria che trascorse alcuni momenti della sua vita
presso la Cura Guggenberg amando passeggiare lungo questa via che anticamente
partiva proprio da lì e conduceva sino alla vecchia chiesa di Milan,Maria am
Sand e quindi alla residenza Karlsburg. Purtroppo questo sentiero non sono
riuscita a vederlo ma leggendo varie notizie ho scoperto che dal 2010 questa
passeggiata prosegue con il cosiddetto sentiero dei Salmi e a seguire con una
via crucis, sino ad incontrare la strada che porta a Luson.
APPROFONDIMENTO
DELLA STORIA DELLA CITTA’
I primi
insediamenti in loco risalgono all’età mesolitica. Altre testimonianze
dell’antichità della città sono dei resti risalenti all’età del bronzo. Durante
i lavori per il restauro ed il consolidamento della piazza Duomo nel 1996 sono
stati scoperti i resti di una capanna risalente a circa 2500 anni fa,ad una
profondità di circa 4 metri nel sottosuolo.
Attorno al
15 a.C. la zona fu integrata da Druso,figliastro dell’imperatore Augusto,nella
sfera d’influenza romana. Ai romani seguirono storicamente in seguito alle
invasioni barbariche,i baiuvari. Si hanno tracce di Bressanone in un articolo
scritto del 590 d.C. quando il territorio fu aggregato al Ducato di Bavaria. A
questa politico corrispose ancore nel tardo VIII secolo l’aggregazione della
struttura ecclesiastica regionale all’arcivescovato di Salisburgo, sostituendo
l’appartenenza tardo antica al Patriarcato di Aquileia.
Da un
documento sempre ritrovato del 13 settembre 901 si conosce che il vescovo
Zaccaria della provincia di Sabina ricevette come dono una grande tenuta
agricola da allora il re Ludovico IV il fanciullo,ultimo dei Carolingi. Questo
documento è conservato nel duomo di Bressanone. Da quel periodo la città
diventa centro spirituale di una diocesi di vaste dimensioni. Fra i vescovi di
allora spicca la figura di Albuino,discendente della casata degli Aribosi che
aveva importanti relazioni con diverse corti principesche ed in particolar
modao con quella imperiale. Il suo successore,il vescovo Heriward (1017 – 1022)
diede inizio alla costruzione delle mura della città, che furono portate a termine
dal vescovo successivo, Hartwig (1022 – 1039), con l’aggiunta di ampi fossati a
nord ed a ovest e di torri da difesa della città.
Il 7 giugno
1027 l’intera valle del Inarco assieme alla valle dell’Inn fu sottratta al duca
ribelle Welf di Baviera e data in dono al vescovo Hartwig dall’Imperatore
Corrado II,congiungendo i due poteri quello temporale come principe e
spirituale come vescovo, analogamente a quanto in quegli anni accadeva per i
vescovi delle vicine Arcidiocesi di Trento e di Coira (dal 1170 capoluogo del
cantone dei Grigioni nella
Confederazione elvetica). Nel 1038 la chiesa parrocchiale di Bressanone
fu dedicata a San Michele Arcangelo. L’allora vescovo della diocesi di
Bressanone,Poppo fu eletto Papa con il nome di Damaso II nel 1048.
Dopo il
completamento della cinta muraria nel 1115 fu eretto il nuovo convento per le
monache clarisse dove si trovano tutt’ora e nel 1265 fu terminata il nuovo
palazzo vescovile.
Durante
tutto il periodo medioevale era una città fiorente rimase uno dei più
importanti centri artistico – culturali della zona alpina.
Nel 1444 il
centro storico subì un brutto incendio che devastò la zona dei Portici.
Nel XVI
secolo la città ebbe la prima incanalazione delle acque correnti,provenienti
dalla zona di Varna.
Nel 1809 le
truppe napoleoniche devastarono tutte le residenze nobiliari ed i castelli
oltre 200. Nel 1814 con la sconfitta delle truppe francesi,il Tirolo e quindi
Bressanone ritornano a far parte dell’impero austriaco che nel 1867 si
trasformò in Impero autro – ungarico.
Nel 1914
scoppiò la prima guerra mondiale la popolazione maschile di Bressanone venne
mobilitata e spedita in guerra e nel 1915 la città si trovò a breve distanza da
un altro fronte e cioè quello italiano. Nel novembre 1918 le truppe italiane
occuparono la città che assieme all’intero Alto Adige entrò a far parte del
Regno d’Italia mentre il restante territorio del Tirolo rimase all’Austria.
Fino al 1925 nel centro cittadino vi era un servizio di
sorveglianza,organizzando i cosiddetti “guadiani notturni”. Costoro
sorvegliavano l’ordine pubblico durante la notte dopo aver chiuso le porte
della cinta muraria. Inoltre avvisavano in caso di incendi,furti ed
avvistamento di nemici,oltre ad annunciare ad alta voce l’ora esatta.
Durante il
fascismo la città fu oggetto con l’intera regione di un processo di
italianizzazione forzata. Successivamente furono attuate le “Opzioni”, un
accordo fra il Regno d’Italia e la Germania che obbligava i cittadini
altoatesini a scegliere la cittadinanza italiana e tedesca e tra rimanere nella
provincia,accettando la definitiva italianizzazione o trasferirsi oltre
confine. Nel 1928 al teritorio comunale vengono aggregati i territori dei
soppressi comuni di Milan, Sarnes,Albes e Monteponente e la frazione di Elvas
staccata dal comune di Naz.
Nel 1941
vengono invece aggregati i territori del soppresso comune di Sant’Andrea in
Monte. Dal 1943 al 1945 la città fece parte della Zona d’operazione delle
Prealpi. Nel 1964 vi è una nuova sistemazione dei confini della diocesi che
corrispondono da allora a quelli della provincia di Bolzano, e la sede della
diocesi,rinominata in diocesi di Bolzano – Bressanone si spostò da Bressanone a
Bolzano.
MONUMENTI
STORICI IMPORTANTI:
Cattedrale
di Bressanone: importante chiesa in stile barocco,si erge nella centralissima
piazza del Duomo. Risalente nel 200
subì successivi restauri,a causa di un susseguirsi di sfortunati incendi che si
protrassero negli anni. Essa è dedicata a Santa Maria Assunta di cui contiene
un’artistica scultura di Hans Leinberger del 1520.
Battistero
del duomo di San Giovanni Battista: posto accanto al duomo e accessibile dal
chiostro rappresenta la più antica cappella di corte del Palazzo Vescovile. Al
suo interno si possono trovare affreschi romanici di qualità e di indiscussa
importanza. Inoltre la piccola chiesa ha una navata alta e
rettangolare,suddivisa in due piani,ricoperta da una volta a botte. Nel 1400 circa la navata fu coperta
con una volta a crociera.
Antico
chiostro: si trova adiacente al Duomo questa antica struttura architettonica
romanica risalente al XIV secolo anche detta la “Bibbia dei Poveri” ricca di
dipinti raffiguranti le principali scene narrate nel testo Sacro.
Chiesa
della Madonna: chiesa palatina solitamente chiusa e quindi non è accessibile.
Parrocchia
San Michele: chiesa romanica del XI
secolo,si trova in posizione parallela al Duomo. La struttura ha un coro
gotico,sette gli altari,un campanile (noto come “Torre bianca”) eretto nel XV
secolo mentre la navata è gotica del tardo Cinquecento. La chiesa è stata resa
barocca dopo il 1750 con affreschi di Josef Hautzinger di Vienna uno dei
discepoli di Paul Troger.
Torre
Bianca: è la torre parrocchiale risalente al XV secolo in origine chiamata
“Torre Nera” ma nel 1591 il tetto nero fu murato e gli si cambiò il colore e
quindi anche il nome. E’ stata ristrutturata nel 2007 riacquisendo diritto il suo nome.
Vecchio
Cimitero di Bressanone: sito tra la parrocchia ed il duomo,presenta al centro
una struttura gotica risalente al 1483 dove si può porre un lumino.
Chiesa dei
Santi Gottardo ed Erardo: edificata nel XIII secolo dalla famiglia Voitsberg.
Subì un successivo restauro nel XIV
secolo, in seguito ricostruita con forme barocche dal vescovo ausiliare Wilhelm
von Vintler. Fin dal 1971 la chiesa è stata affidata alla chiesa evangelica.
Educandato
Femminile delle Dame inglesi: primo insediamento della congregazione delle Dame Inglesi a Bressanone nel 1739. Il
convento fu costruito successivamente ad opera di Anna von Sarnthein. La chiesa consacrata nel 1748 a San Giuseppe è stata ricostruita dopo un incendio
nel 1839 in stile
neoclassico. Nel XIX secolo e
anche nel XX secolo l'annessa
scuola fu più volte allargata.
Palazzo
Vescovile o Hofburg: antica residenza del Vescovo, quando ancora il vescovo
risiedeva presso Bressanone. Il palazzo è disposto su tre piani, e le sue
facciate esterne sono di un pallido giallo, decorato in porpora. Le facciate
poste a nord e sud presentano due logge rinascimentali, mentre le altre due
facciate sono in stile barocco, il tutto su progetto di Hans Reichle dello
Schongau (1565-1642). Dal 1998 al suo interno si trova un importante museo, posto in ben 70 sale. Il
palazzo ospita anche una mostra permanente di presepi,
una delle collezioni più importanti d'Europa, di cui uno dei maggiori promotori
fu il principe vescovo Karl Franz
Lodron.
Cimitero
austro – ungarico di Bressanone: sacrario militare a nord di Bressanone che
accoglie 1226 caduti austro – ungarici delle prima guerra mondiale e in
un’altra area,i resti di 106 caduti
germanici ed austriaci della seconda guerra mondiale.
Castelli
sono numerosi ma io non sono riuscita visitarli mi limito a citare i nomi:
Pallaus o Palazzo di Sarnes; Campan; Karlsburg; Cusano; Tauernstein; Ratzotz;
Hanberg; Krakofl; Kostlan; Seeburg.
Cinta
muraria : Attorno al centro storico di Bressanone si erge una cinta muraria. Questa fu fatta
costruire dal vescovo Heriward (1015-1022) e fatta completare dal suo
successore, il vescovo Hartwig (1022-1039). La planimetria presentava sin dal X
secolo due distinti settori: a sud, il raggruppamento degli edifici
ecclesiastici, contrapposto a nord dal compatto complesso cittadino, diviso dai
portici. Nel loro insieme, formavano quasi un perfetto quadrilatero cintato da
mura e torrioni difensivi oltre che da ponti e porte di accesso al centro.
Vi sono le
porte accesso alla città anche in questo caso mi limito a dirvi i nomi: Porta
Sabbiosa, Porta San Michele, Porta Sole, Porta del Chiostro.
Giardino
dei Signori o giardino del Palazzo Vescovile è un giardino floreale sito
accanto al Palazzo Vescovile che durante le stagioni calde assume dei
bellissimi colori. Il cortile è stato ricostruito soltanto nel 1991, sulla base del progetto
originale del 1831. Il giardino
rinchiuso da alte mura è suddiviso in 4 aiuole, dove vengono piantati fiori
colorati ed ortaggi. Al centro delle aiuole si trova una bronzea fontana del
periodo Biedermair completamente restaurata.
Con questo concludo l’articolo
proponendovi alcune foto realizzate durante quella tappa.Arrivo in città |
Mi aveva colpito questa decorazione che avevano fatto in città e per questo ho voluto fotografarmela |
Visuale dal ponte del borgo della città |
interno della cattedrale |
foto facciata cattedrale |
Noi nel giardino della Corte esausti dopo una camminata |
Facciata del municipio con stemma - aiuola |
Particolare stemma |
Abbiamo mangiato un fantastico strudel di mele,il ricordo della città è anche dedicato a questa prelibatezza Altotesina |
Torre bianca |
Chiostro e cimitero all'interno del cortile parrocchiale |
Vi annuncio
che le prossime tappe saranno Altoatesine dedicate alla città di
Merano,Bolzano,Brunico e Brennero.
Vi aspetto e vi auguro buona
notte.
Nessun commento:
Posta un commento