mercoledì 29 giugno 2011

10° Tappa: San Costanzo

In questo mese che ho creato il blog ho notato che molte notizie che io speravo fossero di dominio pubblico in realtà si descrive molto poco della nostra provincia,si pensa che siano importanti solo i grandi centri storici mentre quelli piccoli si trovano sole delle documentazioni fortuite.
Io penso che cercare troppo nel grande non si trovi quasi nulla nel piccolo non è una cosa molto giusta perchè in fondo i piccoli centri fanno parte anche loro della provincia ed hanno dato qualche punto in più alla nostra storia.
San Costanzo è uno di questi,piccola realtà della provincia di 4.878 anime nella valle del fiume Cesano.
In origine San Costanzo si chiamava Monte Campanaro,in seguito al dono di una preziosa reliquia del braccio di San Costanzo Martire (140 - 175 d.c.) da parte di una nobildonna di Perugia,avrebbe cambiato nome.
In realtà secondo documenti ritrovati,il castello di San Costanzo e quello di Monte Campanaro si trovavano territorialmente vicini  ma tra loro ben distinti. In realtà il nome deriva da un agiotoponimo (nome di luogo che identifica con quello di un santo) e risalirebbe al periodo altomedievale della dominazione bizantina.
A San Costanzo è stata rinvenuta una delle più antiche ed importanti necropoli picena. I Piceni hanno insediato il luogo nel VIII secolo a.c. In oltre si pensa che si fossero insidiati gli Etruschi attorno al IV - V secolo a.c.
Più avanti venne a formarsi un pagus o viscus romano, un villaggio di campagna dove agricoltura e pastorizia formavano la maggiore occupazione.
A seguito della caduta dell'Impero Romano San Costanzo si trasformò nel periodo dell'alto medioevo in una fortificazione difensiva con alte mura. Molti abitanti delle zone costiere andavano ad accrescere i numerosi insediamenti collinari,che offrivano maggiori possibilità di difesa dalle continue invasioni barbariche e della sanguinosa guerra gotica - bizantina che ebbe inizio nel 535 e trovò fine solo nel 553.
San Costanzo assunse un ruolo di importanza strategica  pronta ad opporsi ad una nuova terribile invasione da parte dei Longobardi.
Nel 1300 sarà la famiglia dei Malatesta a controllare il territorio.
Nel 1434 il castello di San Costanzo risulta annesso al vicariato di Mondavio,tre anni più tardi Sigismondo Malatesta cede a Bartolomeo del Palazzo le terre di San Costanzo ormai smembrata dal resto del Vicariato, nel 1440 lo stesso Malatesta la riunirà ai suoi stati permutandola con Barchi e la Villa di San Sebastiano.
Sei anni dopo,parte del Vicariato viene ceduto a Fano da Papa Eugenio IV con la bolla "Licet Summorum Predecessorum Nostrorum del 13 aprile 1446".
Dopo varie vicissitudini e poca fortuna dei Malatesta, con le capitolazioni del 25 settembre 1463 Fano ed i suoi territori tornano ad essere soggetti alla Sede Apostolica. Papa Pio II,il 28 novembre 1463 con la bolla "Inter Multiplices Curasinveste" del Vicariato suo nipote Antonio Piccolomini.
Terminata la breve signoria dei Piccolomini con la morte di Pio II, San Costanzo torna sotto il controllo di Fano.
Eletto Papa Sisto IV,il Vicariato viene ceduto a Giovanni Della Rovere con la bolla "Universalis Ecclesie Regimini" del 12 ottobre 1474. Il duca Francesco Maria,nel 1512,concede il feudo il castello di San Costanzo all'antica e nobile famiglia milanese dei Landriani,nella persona del capitano Ambrogio.
Con l'elezione al ponteficato di Leone X, i Della Rovere vede vacillare la stabilità del  proprio potere,nel 1517 è  Lorenzo de'Medici ad occupare la terra di San Costanzo. Più avanti negli anni persistendo Papa Leone X  nel disegno di smembrare il ducato,cede nuovamente a Fano il Vicariato di Mondavio e con esso San Costanzo.
I Della Rovere recuperarono di colpo i territori appartenuti.
Nel 1631 dopo la morte del duca,il Ducato di Urbino e con esso San Costanzo passarono direttamente allo Stato della Chiesa.
Tra il 1631 fino al 1797 il territorio si sviluppava nelle mura castellane,prendeva centralità il Borgo,si andavano a sviluppare le botteghe artigiane e la buona produzione agricola che erano fonti di maggiori entrate nell'economia del borgo.
Il territorio di San Costanzo era diviso in contrade,le più importanti da citare sono Contrada del Castello,Contrada San Silvestro e la Contrada Sant'Agostino.
Vi era il Podestà che abitava all'interno del Palazzo Magistrale ed era in diretto contatto con il Cardinale e con l'Arcidiocesi.
Nel 1672 alcune bande  di pirati Turche provenienti dal mare organizzate fecero delle incursioni.
Tra il 1731 e il 1737 avvenne il primo contagio di peste e nel 1738 - 1739 una grave epidemia di peste fra gli animali bovini.
Dal 1797 al 1818 San Costanzo venne conquistata dal giovane generale Napoleone Bonaparte.
Il 19 marzo 1801 si fermarono a San Costanzo,Dragoni Francesi di cavalleria e la piccola comunità dovette provvedere a tutte le necessità della guarnigione. Le Marche,sottratte al controllo del Pontefice,vennero suddivise in Dipartimenti: il Comune di San Costanzo faceva parte del Dipartimento del Metauro - Distretto di Senigallia.
Dopo la sconfitta subita da Napoleone a Lipsia (ottobre 1813) e la firma dell'armistizio con gli austriaci (16 aprile 1814). San Costanzo tornava nuovamente sotto il  controllo dello Stato della Chiesa.
Nel 1861 San Costanzo entra a far parte del Regno d'Italia.
E' visitabile il piccolo borgo e da lì si ha un ottima visuale del paesaggio e del mare.

lunedì 27 giugno 2011

San Costanzo (PU)

 La piazza principale
 Il palazzo del Comune con la fontana in primo piano
 il centro storico
il castello e le mura

giovedì 23 giugno 2011

Forlì un comune da scoprire

Oggi vi suggerisco questo video che descrive brevemente la città di Forlì con i suoi magnifici palazzi,piazze e centro storico.

lunedì 20 giugno 2011

giovedì 16 giugno 2011

Candelara e la festa delle candele (dicembre 2010)


















8° Tappa: Auditore (PU)

Auditore è un comune di 1.616 abitanti nella provincia di Pesaro e Urbino.
Nel territorio comunale comprende un'exclave,identificata nella frazione di Castelnuovo.
Nel comune esiste un museo storico dedicato alla Linea Gotica,è il museo più importante delle Marche.
Lo scorso anno quando andai ad Auditore non conoscevo l'esistenza di questo museo dall'altra parte non viene citato e sopratutto non viene pubblicizzato,solo ultimamente cercando informazioni su Auditore ho trovato questa bella novità per me che non vedo l'ora di visitarlo,rileggendo tra le righe in questo museo ci sono oltre 3000 reperti rinvenuti sui campi di battaglia della linea gotica appartenuti agli eserciti opposti.
Il museo rimane aperto tutti i giorni dalle 09.00 - 12.00 e dalle 15.00 - 19.00.
Il costo del biglietto: intero 3.00 €uro,ridotto 2.40 € (per gruppi di almeno 6 persone).
Per informazioni e prenotazioni vi lascio i seguenti dati sperando che vi siano utili:
Centro Visite del Parco - Rete Museale
tel/fax 0722 - 75350
e - mail centrovisite@libero.it - info@museoimontefeltro.it
Web: www.museoimontefeltro.it
Tel. museo 0722 - 362120
Certo devo ammettere che notizie storiche non nè ho molte ma questo vuole essere spunto per ritornarci nuovamente a visitare questo piccolo centro del Montefeltro.


lunedì 13 giugno 2011

7° Tappa: Monte Porzio (PU)

Monte Porzio è un comune di 2751 abitanti  della provincia di Pesaro - Urbino.
E' un piccolo centro agricolo e industriale del pesarese situato con forma allungata sui rilievi collinari del versante sinistro della bassa Val Cesano che corre a fondo valle.
Molto particolare il restauro del castello che potete vedere nelle mie foto precedenti a questo articolo dove ci sono le persiane che credo che a suo tempo non esistessero.
Il nucleo più antico,Castelvecchio è ancora circondato dalle mura,sorge in una posizione analoga a nord - est.
Ha due exclave comprese nel territorio del comune di Monterado (AN).
STORIA
Il territorio del comune di Monteporzio e Castelvecchio entra nella storia solo con i Galli Senoni,ma il documentto che qui fosse già abitato già nell'età della pietra.
Sono stati ritrovati ruderi di un castrum romano di una certa importanza denominata Montis Podii.
Nel 1498,Guido conte di Mirabello e luogotenente di Carlo Malatesta dagli abati di San Lorenzo In Campo nè furono i primi possessori poi passò sotto il feudo dei Conti di Montevecchio e venne inserito nel Vicariato di Mondavio fino al 1520 con il dominio dei Piccolomini,dei Della Rovere (1474) e di  Lorenzo de' Medici (1516). Restituito da papa Leone X a Fano nel 1520 con tutti il Vicariato di Mondavio,in seguito passò sotto il Regno d'Italia (1860).
LUOGHI D'INTERESSE
Il palazzo Montevecchio,palazzo Terni,palazzo Chiocci - Ginevri e il palazzo Flaiani-Palestini costituiscono grandi esempi di architettura civile privata. Il municipio costituisce invece un grande pregio di architettura pubblica del XVII secolo come anche la chiesa di Santa Maria Assunta e la chiesetta della Pietà sono invece esempi di architettura religiosa.
In pochi muniti potete visitare il paesino nel centro storico.

giovedì 9 giugno 2011

Monte Porzio (PU)

 Entrate di Monte Porzio

 Castello laterale con persiane
Centro storico

6° Tappa: Lago Andreuccio in loc.tà Soanna

Mi scuso nel post precedente ho indicato che il Lago di Andreuccio era nella nostra provincia di Pesaro - Urbino,fino a 2 anni fa lo era ma ora gran parte della Valmarecchia compresi i comuni di Pennabilli e la località di Soanna e quindi il Lago sono sotto la giurisdizione di Rimini dopo l'approvazione del referendum.
Questo laghetto artificiale è un luogo di ristoro sia per la pesca sportiva sia per i turisti che vogliono rinfrescarsi dall'afa estiva.
Da piccola andavo spesso ora vado molto più raramente e rimane uno di quei posti dell'infanzia che hanno un ricordo bellissimo quasi surreale.
Ho raccolto alcune informazioni interessanti e ora le voglio divulgare.
Il lago è stato realizzato negli anni '70 con l'intento di valorizzare l'area importante per l'entroterra provinciale.
Negli ultimi anni,il lago è divenuto un importante area naturalistica ed è stato ripulito il fondo del lago in modo che  venga utilizzato come bacino di approvvigionamento d'acqua in caso d'incendi.
Per chi ama la pesca può praticare ogni tecnica di pesca dalla pesca alla trota al carp- fishing.
Da anni gli "anglers" (adescatori) delle regioni vicine si recano in questo piccolo lago per affinare le loro tecniche e per sperimentarne delle nuove.
Vi si recano molte famiglie per sfruttare i grandi spazi ricreativi ed il campeggio presente nella zona per trascorrere una  giornata rilassante.
Questa zona come del resto la maggior parte dell'entroterra della provincia di Pesaro - Urbino hanno una vaga somiglianza al paesaggio alpino del Trentino Alto - Adige a mio parere.

mercoledì 8 giugno 2011

5° Tappa: Frontino (PU)

Arroccato su uno sperone che domina la suggestiva valle del Mutino, al cospetto del monte Carpegna sorge Frontino.
Il suo territorio comunale si estende fra la Massa Trabaria e il Montefeltro e si eleva da una quota di 500 m. s.l.m. a 1000 m. circa verso i Sassi Simone e Simoncello.
Storia, arte, panorami stupendi.
Arrivando sembra di entrare in un salotto, antico s'intende; le strade e le piazze sono lastricate di ciottoli del Mutino. Fiori e piante lungo le case a schiera, tutto è pulito fino agli angoli più riposti: le torri e la possente cinta muraria ricordano le origini di questo battagliero Castello, sentinella avanzata.
Un silenzio, un'aria leggera, lo stormire di querce secolari creano sottili sensazioni di una realtà diversa, quasi fantastica, che rigenera nuove energie e rinfranca lo spirito.
Frontino possiede anche un notevole patrimonio culturale, quasi del tutto restaurato per interessamento dell'Amministrazione Comunale e strutture in grado di accogliere per qualità e quantità il flusso turistico.
Di grande interesse il Complesso Monumentale di Montefiorentino (XIII sec.), con la rinascimentale Cappella dei Conti Oliva e l'opera più importante di Giovanni Santi, padre di Raffaello, il Monastero di San Girolamo (1500), la Fontana dedicata al Maestro Elementare, il Mulino trecentesco, il Museo d'arte moderna con le opere di Franco Assetto, la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo con tela del Cimatori 'Madonna col Bambino e Santi', la Mostra permanente del mobile antico (tel. 0722/71190).
Ogni anno si celebra a Frontino una importante manifestazione letteraria: il Premio Nazionale di Cultura 'Frontino-Montefeltro' fondato da Carlo Bo.
La torre ricoperta d'edera

martedì 7 giugno 2011

Frontino ed il lago di Andreuccio (PU)

 Le vie del centro di Frontone
 Fontana e piazzetta di Frontone (PU)
Lago di Andreuccio











Un piccolo incontro con una farfalla (ha un ala spezzata e mi ricordo che ci girava attorno la nostra visita al paese)