giovedì 26 aprile 2012

Monte Catria nell'appennino Umbro - marchigiano

Ho annunciato sulla mia pagina su Facebook che avrei descritto in un articolo il Monte Catria che dista da casa mia pochi chilometri ma questa montagna fa parte del gruppo appenninico umbro – marchigiano.
E’ alto 1701 metri sul livello del mare e comprende i comuni di Cagli,Cantiano,Frontone e Serra Sant’Abbondio in provincia di Pesaro e Urbino e nel comune di Scheggia e Pascelupo in provincia di Perugia. Fa parte del gruppo e comprende altre cime minori: il Monte Acuto (1660 mt.),le Balze degli Spicchi (1526mt.),il Corno di Catria (1186mt.),il Monte Tenetra (1240mt.),il Monte Alto (1321mt.) e il Monte Morcia (1223mt.).
Il Monte Catria ed il Monte Acuto sono le vette più alte della catena comprese tra la catena dei Monti Sibillini a sud e l’alto Appennino bolognese con il Corno alle Scale (1945mt.) a nord.
Nel 1901 durante degli scavi sono stati ritrovati nei pressi della vetta dei bronzetti votivi di fattura romano – gallica. Alle sue falde nei pressi di Scheggia si trovava un famoso tempio degli umbri poi venerato anche dai romani,dedicato a Giove Appennino.
Dante Alighieri nella Divina Commedia al canto XXI del Paradiso,ha reso celebre la montagna ricordando l’eremo di Fonte Avellana fondato alle sue pendici nel X secolo dove sono vissuti  76 tra santi e beati e dal quale sono usciti ben 54 vescovi.
Dal 22 agosto 1901 la vetta del monte è sormontata da un’enorme croce eretta per volere di Papa Leone XIII e consacrata a Gesù Redentore a ricordo del Giubileo del 1900 colo concorso di tutte le Diocesi di Marche ed Umbria. Dal Catria nascono i fiumi Cesane,Artino,Bevano e Cinisco.
La vegetazione è formata da abete,faggio,acero montano,acero riccio,leccio,ginepro,carpino bianco e carpino nero,sorbo montano,ornello,roverella,nocciolo,olmo montano,tasso e alcune rarità come l’onicino,la rosa spinosissima,dafne olivella,ginestra stellare,catognastro minore,uva spian,crespino e l’efedra. Nelle zone pedemontane sono ricchie di querce,noci,ciliegi,meli e castagni.
Qua e là spuntano anche agrifogli,rovi e piantine di fragole e more,tra i fiori,il bucaneve,le primule,le orchidee,mughetti,narcisi,crocus,genziane,potentille,e le viole. Nel gruppo del Catria per le quali sono state distinte ben 8 areee flogistiche protette della Regione Marche.
Si possono vedere al pascolo in molti esemplari muli,cavalli della autoctona razza del Catria,mucche della razza marchigiana,pecore,capre. Si insidiano la presenza delle pericolose vipere,nel cielo si possono ammirare aquile reali,falchi,sparvieri,astori numerosi  gheppi e gufi reali,allocchi,barbagianni e poiane,nelle zone pedomontane vi è il picchio nero,picchio rosso,coturnice,fringuello alpino e pesci come scozzone che è un piccolo pesce che necessita di acque purissime protetto addirittura dalla Comunità Europea poiché rappresenta un relitto glaciale,i gamberi di fiume ed i granchi le acque dei torrenti del massiccio montuoso. Nei freddi torrenti ci sono vari anfibi come la salamandarina degli occhiali,il geotritone e la rarissima salamandra pezzata,trote.
Tra i boschi di faggi potete trovare animali come volpi,scoiattoli,faine,tassi,gatti selvatici,donnole e martore,branchi di cinghiali,mufloni,caprioli e daini.
Vorrei precisare sul daino, in quanto non è originario della fauna italiana,la sua presenza  è dovuta interamente ad introduzione. In particolare,i numerosi daini presenti sul Catria sono sicuramente il risultato dell’uscita degli animali dai recinti di allevamento dalla zona del vicino monte Strega,esistenti oltre da mezzo secolo,e di vari ripopolamenti con provenienza degli animali forse jugoslava.
Infine è ormai consolidata la presenza del re dell’Appennino: il lupo. Questi solitario o in branco si spinge sempre più spesso fino ai primi paesi pedomontani della zona ,dove in inverno,cercando cibo spesso preda anche pollame e piccoli animali domestici.
Negli ultimi anni,si sono infatti registrati diversi episodi nella località e frazioni di Frontone e nei paesi di Chiaserna e Fossato nel comune di Cantiano. Inoltre sono stati fatti numerosi avvistamenti prosso l’Eremo di Fonte Avellana.
La stazione sciistica è sita interamente nella provincia di Pesaro e Urbino nel comune di Frontone.
Nel versante nord centrale del Monte Acuto sono presenti circa 9 km di piste da discesa servite da tre impianti di risalita:una cestovia,una manovra ed uno skilift.
Per lo sci di fondo è disponibile un anello che circoscrive la vetta del Monte Acuto estendendosi fino sotto il crinale del Monte Catria attraversando l’altopiano fino ai confini del territorio comunale di Cantiano.
Per gli appassionati di snowboard è presente uno snow park (un’area attrezzata per evoluzioni acrobatiche). Tutto il Massiccio del Catria è attrezzato per il trekking con diverse gradi di difficoltà,per le escursioni naturalistiche per la mountain bike e per il turismo equestre. Pensate che quasi tutti i sentieri sono segnalati dal Club Alpino Italiano ed alcuni sono menzionati nei Sentieri d’Europa.
Nel territorio sono presenti numerosi rifugi montani attrezzati,gestiti dall’Azienda Speciale Consorziale del Catria.
Molte di queste informazioni le ho lette nei depliant e nei siti ufficiali.
A presto!
  

Questa foto l'ho fatta 2 estati fa alla ricerca di un po' di refrigerio

lunedì 23 aprile 2012

Passignano Sul Trasimeno una località che sembra balneare di mare ma non è

Tra i tanti comuni attorno al lago Trasimeno questo è quello che assomiglia di più ad una località balneare di mare.
Passignano sul Trasimeno è un comune italiano di 5600 abitanti della provincia di Perugia.
La Rocca fu edificata in età medievale mentre l’abitato si sviluppo soprattutto in epoca moderna e cioè tra il Cinquecento ed ilSeicento. Nel XVI secolo videro alla luce la “Chiesa di San Rocco” in stile rinascimentale che il “santuario della Madonna dell’Oliveto” .
Altri luoghi di interessi non né ha visto che il piccolo borgo si sviluppa vicino ai ruderi della rocca e tutto il resto è moderno.
Nell’ultima settiman di luglio a Passignano sul Trasimeno si organizza una delle manifestazioni popolari più interessanti del territorio: il “Palio della Barche”, evento storico che mira e rievoca l’antica rivalità tra le due nobili famiglie di Perugia quella dei Baglioni e quella degli Oddi.
ruderi della rocca

ingresso nella Rocca

centro storico di Passignano sul Trasimeno

sulle rive del lago

giovedì 19 aprile 2012

Lago Trasimeno

Lo scorso anno in estate ho avuto la possibilità di visitare una zona piena di laghi alpini,quale la Carinzia in
Austria e vedere un grande sviluppo turistico. Quando il mare risulta troppo lontano e sia l’ambiente che il clima mitiga si scopre che anche il lago ha il suo fascino.
Per mio grande dispiacere,la zona del lago Trasimeno è poco turistica e un po’ trasandata,però non ha nulla da rivendicare rispetto ai molti laghi del nord Italia o Austriaci.
La zona collinare è armoniosa,vi sono colline ornate di ulivi e tanti piccoli paesi che si sono formati nei secoli nelle sue sponde.
Per questo vorrei valorizzare questa zona vicina alla mia dove vi sono soprattutto artificiali e formati da dighe mentre quello che vi descrivo è il quarto lago d’Italia.
Il lago Trasimeno in provincia di Perugia ha una superficie di 128 kmq,il più esteso lago dell’Italia peninsulare,quarto tra i laghi d’italiani subito dopo il lago di Como.
Il territorio del Trasimeno confina ad ovest della regione precisamente con la provincia di Siena e con la provincia di Arezzo.
Il lago era abitato sin dall’epoca preistorica come testimoniano i ritrovamenti oggi conservati nel  Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria. Nel 217 a.c. sulle rive del lago ebbe luogo la battaglia del Lago Trasimeno che vide le forze di Cartagine di Annibale sconfiggere le legioni romane del console Gaio Flaminio. Successivamente ai tempi dell’imperatore Claudio per ovviare al problema delle frequenti alluvioni del Trasimeno. I romani costruirono un promo emissario artificiale collegato al Tevere. Nel 1422 Braccio da Montone,signore di Perugia fece realizzare un nuovo emissario per una lunghezza complessiva di circa 1 km e sviluppato quasi interamente in galleria. Nella seconda metà del XVI secolo il Papa Sisto V decise di deviare gli unici emissari naturali del Trasimeno,il Rigo Maggiore e la Tresa verso il lago fi Chiusi. Tra il XVIII e il XIX secolo si tentò un’ulteriore riduzione del bacino imbrifero ma non vennero poi operati interventi.
Nel 1952 vennero reintrodotti gli emissari naturali Rio Maggiore e Trese deviati nel XVI secolo wd il recupero a partire dal 1958. Recentemente ,il lago Trasimeno è entrato in crisi idrica,forse superiore a quella degli anni ’50,la sua profondità massima attuale è di  4.30 metre ma tra gli anni del 2007 e  2008 è calato di 78 cm.
Questo significherebbe che con gli anni se non piovesse più scomparirebbe il lago e noi tutti perderebbe uno dei più bei laghi dell’Italia centrale.
L’ambiente naturale è ricco di fauna in particolare di:
-          Ittiofauna,vi sono presenti circa  18 specie ma solo 5 di esse sono specie indigene non immesse dall’uomo. Tali specie sono i lucci,carpe,tinche,cavedani,carassi,alborelle,scardole,persici reali,anguille,persici trota,gambusie,ghiozzetti cenerini,ghiozzetti di laguna. Tali specie estinte si ricorda la vaschetta o rovella un tempo abbondante nel lago e scomparso negli anni’90 per la concorrenza effettuata dal trasloco trotto di provenienza padana. Negli ultimi dieci anni il lago ha subito un forte inquinamento di tipo ambientale con l’introduzione di specie di pesci alieni come il pesce gatto,il pesce rosso,il trotto, la pseudorasbora,il gambero rosso della Louisiana. Queste nuove specie esotiche sono entrate in concorrenza  con le altre specie che popolano il lago riducendone drasticamente la qualità e compromettendo la sopravvivenza.
-          Anfibi, esistono 7 specie che non vi sto elencare perché trascriverei solo dei nomi ma non sono che tipi di anfibi sono a parte le rane ispaniche.
Le isole del lago Trasimeno sono tre,in ordine di grandezza sono,la Polvense,la Maggiore e la Minore.
  • L’isola Polvense si trova nella parte sud – orientale è la più estesa delle tre (69.60 ettari),dal 1995 la provincia di Perugia, proprietaria dal 1973,l’ha dichiarato parco scientifico – didattico e vi svolge l’attività di ricerca scientifica,sperimentazione e didattica ambientale. Nella parte orientale e meridionale è presente una vasta zona umida che da rifugio a varie specie di uccelli ed anfibi.
  • L’isola Maggiore è l’unica isola abitata in maniera stabile,conta infatti 35 abitanti ed una superficie di 24 ettari,racchiusa in un perimetro di 2 km. L’isola è collegata con la terraferma da un servizio di traghetti vers i paesi di Tuoro sul Trasimeno,Passignano sul Trasimeno e Castiglione del Lago. Una fitta rete di sentieri copre l’intera isola,attraversando una macchia di ulivo,leccio,pino,cipresso,pioppo ed altre varietà mediterranee.
  • L’isola Minore si eleva per circa 20 mt  sulla superficie del lago (a  258 m sul livello del mare) ha una forma di virgola con dimensione di circa 450 x 260 mt e una superficie totale di 0.05 kmq. L’isola è coperta da una fitta vegetazione boschiva comprendente da pini e lecci che da rifugio ad una nutritiva colonia di cormorani.
Sulle rive del lago si affacciano i seguenti paesi: San Feliciano,Monte del Lago,Torricella,Passignano sul Trasimeno,Tuoro sul Trasimeno,Borghetto, Castiglione del Lago,Panicarola, Sant’Arcangelo di Magione, e San Savino. Quelli che invece fanno parte del comprensorio del lago sono: Castiglione del lago, Città della Pieve,Magione,Paciano,Panicate,Pasignano sul Trasimeno,Piegaro e Tuoro sul Trasimeno.
Qualche paese nella valle del lago Trasimeno ve l’ho descritto e vi descriverò visto che spesso mi piace passeggiare per il lago che considero un’ottima alternativa al mare. Per chi come me non adora tantissimo stare in spiaggia a crogiolarsi come una lucertola al sole ma nonostante sto sotto l’ombrellone ed ho messo la massima protezione normalmente mi ustiono almeno una volta all’anno!
Come aneddoto molto buffo riguardante alle mie ustioni estive è stato in Calabria,dove il sole picchia e più precisamente a Soverato dove mi sono ustionata camminando per le vie della città e non sono andata neanche al mare.
Tornando all’argomento del lago vi posso dire che tutti questi paesi affacciati sul lago sono deliziosi e pieni di storia e ricordano le località balneari.
La sera se andate in estate vi consiglio di portarvi un golfino perché passeggiando tira quella leggera brezza rinfrescante che può essere anche un po’ pericolosa. Questo vale soprattutto quando c’è un caldo asciutto.
Spero di avervi messo voglia di venire qui…
Foto scattata dalle rive di Passignano sul Trasimeno

Il lago Trasimeno visto dalla "passeggiata" sulle rive di Passignano sul Trasimeno,l'isola che si vede è l'isola Minore

Foto scattata dalla cima del paese di Passignano sul Trasimeno

Foto scattata da una collina al di sopra di Passignano sul Trasimeno se non ricordo male vi era un convento domenicano

mercoledì 18 aprile 2012

Gubbio non è importante solo per la fiction Don Matteo

Tra le mie prime mete di avanscoperta della provincia e zone limitrofe questa città a pochi chilometri da Cagli è diventata una delle mie mete preferite visto che lo scorso anno sono andata a vedere prima la città,poi a vedere l’albero più grande al mondo,il presepe nei vicoli della città ed infine una mostra realizzato con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e sponsorizzato non meno da Piero Angela a portato nella città e soprattutto nel Palazzo dei Consoli animali enormi come i dinosauri (faceva parte di una mostra a tre sezioni Acqua nella città di Assisi,Aria nella città di Perugia ed infine Terra nella città di Gubbio).
Noi tutti conosciamo la città per la leggenda della città dei matti (se si gira attorno all’unica fontana della città,almeno 5 giri si prende il diploma di matto),ma anche per la storia di San Francesco ed il Lupo,infine per la nota serie televisiva di “Don Matteo” che è arrivata fino all’ottava serie.
Ovviamente sto parlando di Gubbio, è un comune italiano di  33.000 abitanti della provincia di Perugia in Umbria. La superficie del territorio comunale è la più vasta della regione e la settima d’Italia. Fa parte della comunità Montana Alto Chiascio associazione nazionale del Tartufo e Associazione Italiana Città della Ceramica.
Gubbio ottenne nell’89 a.c. la cittadinanza romana,fu eretta a municipium.
La città di Gubbio è strettamente legata alla storia di San Francesco come accennato poc’anzi,in particolare modo ad un evento della sua vita citato nel XXI capitolo dei Fioretti di San Francesco cioè l’incontro con il lupo.
A Gubbio,Francesco si rifugiò dopo essersi allontanato da Assisi trovando asilo presso la famiglia degli Spadalonga. Per questo Gubbio è considerato la seconda capitale francescana.
Ceduta alla Chiesa con le donazioni di Pipino il Breve e Carlo Magno,la città si costituì come Libero comune di fazione ghibellina,iniziò una politica espansionistica.
Nel 1151 undici città confederate,capeggiate da Perugina attaccarono Gubbio con l’intento di spazzarla via. La città resse all’urto ed il seguente contrattacco portò ad una schiacciante vittoria degli assediati. L’evento fu attribuito all’intervento ritenuto miracoloso di sant’Ubaldo (1080 – 1160) allora vescovo della città. La potenza militare e commerciale che Gubbio andava sempre più ostentando portò ad altri scontri con Perugina finchè nel 1257 i perugini occuparono parte dei territori eugubini che furono poi restituiti con il trattato di pace del 1273.
Nel XIII secolo Gubbio prosperò in pace,crescendo dal punto di vista sia urbanistico sia economico sia demografico. Nel 1263 i guelfi presero il potere che detennero fino al 1360 tranne brevi parentesi come quando nel 1300. Gubbio fu occupata dalle truppe ghibelline del conte di Ghiacciolo (Uberto Malatesta) e di Uguccione della Faggiuola. Infine caduta sotto la signoria di Giovanni Gabrielli nel 1354 fu assediata ed espugnata dal cardinale Albornoz,legato pontificio,che l’assoggettò alla Chiesa concedendo,però, alla città gli antichi privilegi e statuti propri. La pace fu di breve durata poiché il governo pontificio non mantenne le promesse fatte dal cardinale Albornoz,gli eugubini nel 1376 insorsero e instaurarono un autogoverno. Pochi anni dopo nel 1381 il vescovo Gabriello Gabrielli appoggiato dal papa,si autoproclamò signore di Agobbio,nome medioevale di Gubbio,provocando la ribellione dei cittadini che,ridotti alla fame,nel 1384 si levarono in armi contro il vescovo.
Impossibilitati a resistere al battagliero vescovo che non voleva perdere il dominio sulla città,gli eugubini si “consegnarono” spontaneamente ai Montefeltro,duchi di Urbino,perdendo così il titolare di libero comune ma ottenendo un lungo periodo di tranquillità. I Montefeltro,signori amanti dell’arte,restituirono a Gubbio i privilegi e gli ordinamenti civili,la città tornò così a fiorire culturalmente ed artisticamente; in quel periodo fu costruito il Palazzo dei Consoli. Salvo brevi interruzioni per le signorie dei Malatesta e di Cesare Borgia,la città rimase ai Montefeltro fino al 1508 quando subentrarono,nel dominio della città, i Della Rovere che lo tennero fino al 1631 quando con la morte di Francesco Maria II Della Rovere ultimo erede della casata,tutti i beni e tutti i feudi passarono come da volontà testamentaria  allo Stato Ponteficio.
Nel 1860,Gubbio fu annessa al Regno d’Italia e per effetto del decreto Minghetti il 22 dicembre 1860 fu distaccata dalle Marche e aggregata all’Umbria distaccandola dalla Delegazione Apostolica di Pesaro – Urbino e aggregandola alla neo – costituita provincia di Perugina.
A seguito della depressione economica del 1873 – 1895 conseguente alla crisi agraria che si ebbe in Italia verso 1880 numerosi abitanti emigrarono alla ricerca di lavori e migliori condizioni di vita. Tale fenomeno è continuato per circa un secolo,in varie ondate condiziona dalla prima e dalla seconda guerra mondiale per esaurirsi negli anni settante. Le mete furono essenzialmente i paesi europei,quali ad esempio Lussemburgo,Francia,Belgio,Svizzera Germanica,i paesi dell’America del Nord (Canada e Stati Uniti) e dell’America  del Sud (Argentina e Brasile) e anche Sud Africa e Australia.
I luoghi d’interesse sono:
-                     Palazzo dei Consoli, costruito nel XIV secolo dal governo della città che in questo modo voleva testimoniare la grandezza e la potenza raggiunta dalla città. Il palazzo è in stile gotico. Dal 1901 è la sede del museo civico.
-                     Palazzo Pretorio,si trova in Piazza Grande proprio di fronte al Palazzo dei Consoli. La sua costruzione inizio nel 1349 e proseguì fino al XVII secolo senza mai giungere al completamento.
-                     Chiesa di San Francesco,fu costruita nella seconda metà del XIII secolo.
-                     Palazzo Ducale, si trova davanti al Duomo e fu costruito per ordine di Federico da Montefeltro dopo il 1470. All’interno del palazzo si trovava lo studiolo del Duca,con soffitto a cassettoni e pareti coperte da splendide tarsie lignee. Lo studiolo venne realizzato fra 1479 e il 1482 dalla bottega fiorentina di Giuliano da Maiano,su disegni di Francesco di Giorgio Martini,all’interno ambiente è stato venduto nel 1939 al Metropolitan Museum di New York.
-                     Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo,dedicata ai protomartiri cristiani Giacomo e Mariano,la cattedrale fu costruita su progetto di Giovanni da Gubbio a partite dal 1190 sull’area concessa dal vescovo Bentivoglio. Completata nel 1229 ed ampliata una prima volta nel 1336 ed una seconda metà del XVI secolo ha una facciata molto semplice,caratterizzata da una scalinata ed un  rosone attorniato dai simboli dei quattro evangelisti e dall’agnello mistico,appartenenti alla primitiva cattedrale;
-                     San Giovanni Battista,chiesa costruita fra il XIII ed il XIV secolo con ogni probabilità sul sito occupata in precedenza dal primitivo Duomo di San Mariano. La chiesa ha una facciata prettamente gotica mentre il campanile è romanico.
-                     San Domenico, chiesa esistente da prima del 1180 quando i dominicani si insediarono a Gubbio nel vicino convento.
-                     Basilica di Sant’Ubaldo,posta sulla cima del monte Ingino a  827 metri sul livello del mare custodisce il corpo del santo patrono di Gubbio.
-                     Teatro romano,appena oltre le mura romane si trova il teatro romano,risalente al I secolo dopo cristo. Una lapide qui ritrovata menziona una serie di lavori fatti da Gneo Satrio Rufo.
-                     Mausoleo,si tratta di un rudere di tomba romana localizzata nei pressi del teatro.

La città di Gubbio è famosa anche per la tradizionale “Corsa dei Ceri “ che si tiene ogni anno nel periodo di maggio.
Mi scuso se vi ho fatto attendere tanto prima di scrivere un nuovo articolo,purtroppo in questi ultimi giorni il tempo è stato variabile ed io mi sono beccata il classico “raffreddamento” con febbre ed ho preferito riposarmi.
Ci sentiamo presto!
Palazzo dei Priori

Palazzo dei Consoli

Particolare palazzo dei Consoli

Panorama dal Palazzo dei Consoli e dei Priori

Panorama dal Duomo

L'Albero più grande al Mondo




martedì 10 aprile 2012

13° tappa: Monte Cerignone (PU)

 Questo articolo è molto particolare perché è privo di foto ma nonostante ciò volevo testimoniarvi (che bel gioco di parole) di esserci stata qui.
Monte Cerignone è un comune italiano di 690 abitanti della provincia di Pesaro – Urbino,si trova nell’entroterra più precisamente in quella zona chiamata Montefeltro.
Il territorio include un’exclave compresa tra i comuni di Macerata Feltria,Mercatino Conca,Sassocorvaro e l’exclave di Tavolato.
La maggior parte del paese si concentra nel borgo della Fortezza Maletestiana che ha visto l’intervento del celebre  architetto senese Francesco di Giorgio Martini,attualmente ospita il Municipio.
Sporge su uno sperone di roccia nel mezzo di una piccola valle dove il fiume Conca si adagia, a 563 mt sul livello del mare è facile raggiungibile da Cattolica (30km),Rimini (36km),San Marini (20km),San Leo (15km),Urbino (40km) e Pesaro (48km).
Il borgo è rimasto intatto nel tempo,la struttura quattrocentesca.
Al centro del paese si trova la Piazza Clementina che ricorda i natali di Papa Clemente XIV.
Percorrendo il vicolo si trovano la Chiesa di Santa Caterina e la Chiesa di Santa Maria del Soccorso dove si conservano la Madonna in trono. Infine la Chiesa Parrocchiale di San Biagio,patrono del paese e protettore della gola,dove viene conservata una preziosa Croce Latina del XII secolo.
Il paese è piccolo e si visita molto velocemente.
Attualmente l’economia del territorio si sviluppa attorno all’industria del caffè,qui di fatti vi è prodotta una nota marca di caffè,Pascucci.
Spero che con questo breve articolo vi abbia un po’ incuriosito.
A presto!

martedì 3 aprile 2012

12° tappa: Monte Grimano Terme

Questo articolo cercherò di inserirlo prima della mia pausa Pasquale in modo da gustarvi una delle mie mete di viaggio.
Sono passati ben 2 anni e mezzo da questo viaggio ma ogni tanto mi piace tornare nei posti già visti.
Quel fine settimana ho visitato vari paesini del Montefeltro,ex comuni del Pesarese.
Uno dei questi paesi è Monte Grimano Terme.
E’ un comune italiano di 1200 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.
Nel comune di Monte Grimano,il 9-10 marzo 2008 contemporaneamente al Comune di Mercatino Conca si è tenuto un referendum per chiedere alla popolazione di far parte integrante della regione Emilia Romagna sotto la provincia di Rimini,l’esito è stato negato in quanto non è stato raggiunto il quorum del 50% degli elettori e ci sono stati 520 su 604 votanti,
Si trova nella Valle del Conca all’ombra del bellissimo parco secolare in un’atmosfera di tranquillità,in diretto contatto con la natura.
Monte Grimano  è famoso per le terme dove si possono fare dei trattamenti naturali per la bellezza,salute e vitalità.
Il sito delle terme è: www.montegrimanoterme.it
Sono famose le metodologie naturali che sfruttano le proprietà delle erbe,del fango e di moderno centro per terapie mediche estetiche.
Monti Grimano Terme anticamente si chiamava “Castrum Montis Grimani” è posto a  600 mt sul livello del mare.
Il borgo è molto carino e tranquillo,ogni vialetto era ornato di fiori e vasi,c’era quell’atmosfera timida ed autentica.
Quella foto che vede solo per questo caso siamo insieme fa parte del nostro album fotografico e non avevo un’altra foto da mostrarvi del paese.
Spero che questo breve articolo vi sia piaciuto.
Vi auguro Buona Pasqua!
A presto!!!