Ho
annunciato sulla mia pagina su Facebook che avrei descritto in un articolo il
Monte Catria che dista da casa mia pochi chilometri ma questa montagna fa parte
del gruppo appenninico umbro – marchigiano.
E’
alto 1701 metri sul livello del mare e comprende i comuni di
Cagli,Cantiano,Frontone e Serra Sant’Abbondio in provincia di Pesaro e Urbino e
nel comune di Scheggia e Pascelupo in provincia di Perugia. Fa parte del gruppo
e comprende altre cime minori: il Monte Acuto (1660 mt.),le Balze degli Spicchi
(1526mt.),il Corno di Catria (1186mt.),il Monte Tenetra (1240mt.),il Monte Alto
(1321mt.) e il Monte Morcia (1223mt.).
Il
Monte Catria ed il Monte Acuto sono le vette più alte della catena comprese tra
la catena dei Monti Sibillini a sud e l’alto Appennino bolognese con il Corno
alle Scale (1945mt.) a nord.
Nel
1901 durante degli scavi sono stati ritrovati nei pressi della vetta dei
bronzetti votivi di fattura romano – gallica. Alle sue falde nei pressi di
Scheggia si trovava un famoso tempio degli umbri poi venerato anche dai
romani,dedicato a Giove Appennino.
Dante
Alighieri nella Divina Commedia al canto XXI del Paradiso,ha reso celebre la
montagna ricordando l’eremo di Fonte Avellana fondato alle sue pendici nel X
secolo dove sono vissuti 76 tra santi e
beati e dal quale sono usciti ben 54 vescovi.
Dal
22 agosto 1901 la vetta del monte è sormontata da un’enorme croce eretta per
volere di Papa Leone XIII e consacrata a Gesù Redentore a ricordo del Giubileo
del 1900 colo concorso di tutte le Diocesi di Marche ed Umbria. Dal Catria
nascono i fiumi Cesane,Artino,Bevano e Cinisco.
La
vegetazione è formata da abete,faggio,acero montano,acero
riccio,leccio,ginepro,carpino bianco e carpino nero,sorbo
montano,ornello,roverella,nocciolo,olmo montano,tasso e alcune rarità come
l’onicino,la rosa spinosissima,dafne olivella,ginestra stellare,catognastro
minore,uva spian,crespino e l’efedra. Nelle zone pedemontane sono ricchie di
querce,noci,ciliegi,meli e castagni.
Qua
e là spuntano anche agrifogli,rovi e piantine di fragole e more,tra i fiori,il
bucaneve,le primule,le orchidee,mughetti,narcisi,crocus,genziane,potentille,e
le viole. Nel gruppo del Catria per le quali sono state distinte ben 8 areee
flogistiche protette della Regione Marche.
Si possono vedere al pascolo in molti esemplari
muli,cavalli della autoctona razza del Catria,mucche della razza
marchigiana,pecore,capre. Si insidiano la presenza delle pericolose vipere,nel
cielo si possono ammirare aquile reali,falchi,sparvieri,astori numerosi gheppi e gufi reali,allocchi,barbagianni e
poiane,nelle zone pedomontane vi è il picchio nero,picchio
rosso,coturnice,fringuello alpino e pesci come scozzone che è un piccolo pesce
che necessita di acque purissime protetto addirittura dalla Comunità Europea
poiché rappresenta un relitto glaciale,i gamberi di fiume ed i granchi le acque
dei torrenti del massiccio montuoso. Nei freddi torrenti ci sono vari anfibi
come la salamandarina degli occhiali,il geotritone e la rarissima salamandra
pezzata,trote.
Tra i boschi di faggi potete trovare animali come
volpi,scoiattoli,faine,tassi,gatti selvatici,donnole e martore,branchi di
cinghiali,mufloni,caprioli e daini.
Vorrei precisare sul daino, in quanto non è originario
della fauna italiana,la sua presenza è
dovuta interamente ad introduzione. In particolare,i numerosi daini presenti
sul Catria sono sicuramente il risultato dell’uscita degli animali dai recinti
di allevamento dalla zona del vicino monte Strega,esistenti oltre da mezzo
secolo,e di vari ripopolamenti con provenienza degli animali forse jugoslava.
Infine è ormai consolidata la presenza del re
dell’Appennino: il lupo. Questi solitario o in branco si spinge sempre più
spesso fino ai primi paesi pedomontani della zona ,dove in inverno,cercando
cibo spesso preda anche pollame e piccoli animali domestici.
Negli ultimi anni,si sono infatti registrati diversi
episodi nella località e frazioni di Frontone e nei paesi di Chiaserna e
Fossato nel comune di Cantiano. Inoltre sono stati fatti numerosi avvistamenti
prosso l’Eremo di Fonte Avellana.
La stazione sciistica è sita interamente nella
provincia di Pesaro e Urbino nel comune di Frontone.
Nel versante nord centrale del Monte Acuto sono
presenti circa 9 km di piste da discesa servite da tre impianti di risalita:una
cestovia,una manovra ed uno skilift.
Per lo sci di fondo è disponibile un anello che
circoscrive la vetta del Monte Acuto estendendosi fino sotto il crinale del
Monte Catria attraversando l’altopiano fino ai confini del territorio comunale
di Cantiano.
Per gli appassionati di snowboard è presente uno snow
park (un’area attrezzata per evoluzioni acrobatiche). Tutto il Massiccio del
Catria è attrezzato per il trekking con diverse gradi di difficoltà,per le
escursioni naturalistiche per la mountain bike e per il turismo equestre.
Pensate che quasi tutti i sentieri sono segnalati dal Club Alpino Italiano ed
alcuni sono menzionati nei Sentieri d’Europa.
Nel territorio sono presenti numerosi rifugi montani
attrezzati,gestiti dall’Azienda Speciale Consorziale del Catria.
Molte di queste informazioni le ho lette nei depliant
e nei siti ufficiali.
A presto!
Questa foto l'ho fatta 2 estati fa alla ricerca di un po' di refrigerio |
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