Firenze incomincia ad essere
conosciuta nel 59 a.C. con la con fondazione di un villaggio chiamata
“Florentia” dai veterani romani.
Passò sotto la dominazione
romana poi bizantina,ostrogota,longobarda e franca.
A partire dal X secolo d.C. la
città si sviluppo e dal 1115 si rese Comune autonomo.
Nel XIII secolo fu divisa dalle lotte intestine tra i
Ghibellini (sostenitori dell’imperatore del Sacro Romano Impero) e i Guelfi
(sostenitori a favore del Papato romano).
Dopo alterne vicende ,i Guelfi vinsero ma presto si
divisero internamente in due fazioni i “Bianchi” e i “Neri”.
La conflittualità politica interna non impedì alla
città di svilupparsi fino a diventare una delle più potenti e prospere in
Europa,assistita dalla sua propria valuta in oro,il fiorino (introdotta nel
1252),dalla decadenza della sua rivale Pisa (sconfitta da Genova nel 1284 e
comprata da Firenze nel 1406) e dalla sua potenza mercantile risultante da una
costituzione anti – aristocratica,i cosiddetti “Ornamenti di giustizia” di
Giano della Bella.
Divenne teatro di uno dei primi scioperi della storia
della città, nel 1345 scioperarono i Ciompi,che nel 1378 organizzarono una
breve rivolta contro il dominio oligarchico della città. Dopo la repressione la
città sotto il dominio della famiglia Albizi (1382 – 1434) acerrimi nemici ma
anche precursori dei Medici.
Nel 1348 la città venne colpita dalla peste nera che
immediatamente dopo colpì Venezia,Milano e Bologna.
A partire dal 1437 e per diversi secoli,i Medici per
dar lustro alla casata ma anche per un senso di offerta e amore veriso la
propria città e i cittadini,radunarono a corte i migliori
artisti,letterati,umanisti e filosofi del tempo,tra gli altri,Michelangelo,Pico
della Mirandola,Verrocchio,Nichelozzo, Angelo Poliziano, Antonio Pollaiolo,Sandro
Botticelli,Galileo Galilei, Filippo Brunelleschi e Leopardi da Vinci. Firenze
presto divenne ricchissima,fare affari coi Medici e con le banche fiorentine
rappresentava a quei tempi il migliore investimento possibile e la moneta
locale,il fiorino,arrivò presto a essere la moneta più forte e la più scambiata
d’Europa,una sorta di dollaro dell’epoca.
Nel corso del XV secolo Firenze da sola aveva un
reddito superiore a quello dell’intera Inghilterra, grazie alle industrie e
alle grandi banche di cui se ne contavano circa ottanta tra sedi e filiali,le
ultime sparse in buona parte
dell’Europa.
Nel primo periodo della dominazione dei Medici
terminò con il ritorno di un governo repubblicano,influenzato dall’insegnamento
del radicale priore Domenicano Girolamo Savonarola ( venne giustiziato nel 1498
e che prima di morire lasciò un trattato sul governo di Firenze). Un altro
personaggio importante fu Niccolò Machiavelli le cui indicazioni per il governo
di Firenze da parte di una figura forte spesso sono lette come una
legittimazione delle tortuosità e anche
degli abusi dei politici. Il 16 maggio 1527 i fiorentini estromisero nuovamente
i Medici – riportati al potere dagli spagnoli nel 1512 e ristabilirono la
repubblica.
Ritornarono per una seconda volta nel 1530 con il
sostegno dell’imperatore e del Papa, i Medici diventarono nel 1537 duchi
ereditari di Firenze, conquistarono la Repubblica di Siena nel 1555 sempre con
l’aiuto imperiale e Montalcino nel 1559,arrivarono a governare due Stati: lo
Stato “Vecchio” di Firenze e lo Stato “Nuovo” di Siena,separati nelle strutture
politiche ed istituzionali ma riuniti nell’unica persona del Sovrano. Questa
situazione fu sancita nel 1569 con la creazione del titolo di granduchi di
Toscana (dignità mai esistita prima di quel momento in Italia).
Firenze nel corso dei secoli arrivò a regnare su
tutta la Toscana,ad eccezione della Repubblica di Lucca,che rimase indipendente
e sovrana fino al diciottesimo secolo (con l’arrivo in Italia di Napoleone
Bonaparte) e del Ducato di Massa e Principato di Carrara,indipendente fino al
1829 quando poi fu assorbito dal Ducato di Modena.
L’istituzione della dinastia dei Medici e
l’ascenzione nel 1737 di Francesco Stefano,duca di Lorena e marito di Maria
Teresa d’Austria portò all’inclusione della Toscana nei territorio della sfera
d’influenza asburgica.
Il granduca Pietro Leopoldo,il 30 novembre del 1786
promulgò il nuovo codice criminale,grazie al quale, per la prima volta nella
storia degli stati moderni,furono aboliti la pena di morte e la tortura.
Durante la dinastia austriaca finì prima per mano
della Francia e poi definitivamente nel 1859,quando la Toscana venne ammessa
tramite plebiscito al Regno di Sardegna poco prima che diventasse Regno
d’Italia nel 1861.
Firenze prese il posto di Torino come capitale
d’Italia nel 1865 su richiesta di Napoleone III in base alla Convenzione di
settembre,finché l’ambito ruolo non fu trasferito a Roma cinque anni
dopo,quando la città papalina fu annessa al regno d’Italia. Nel XIX secolo la
popolazione di Firenze triplicò e aumentò anche la crescita del turismo,del
commercio,dei servizi finanziari e dell’industria.
Durante il secondo conflitto mondiale la città fu
occupata per un anno dai tedeschi (1943 – 1944) per poi essere liberata dalla
lotta delle brigate partigiane il giorno dell’11 agosto.
Firenze è una delle città decorate al Valore Militare
per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita delle Medaglie d’Oro al Valore Militare per i sacrifici della
popolazione e per la sua attività nella lotta partigina durante la seconda
guerra mondiale.
Il 4 novembre 1966 è ricordata dai fiorentini come
il giorno dell’alluvione di Firenze. Gran parte del centro fu invasa dall’acqua
del fiume Arno. La furia dell’acqua portò una grande devastazione e alcuni
morti,invase le chiese,i palazzi,i musei distruggendo archivi ed opere
d’arte,allagò persino i depositi della Biblioteca Nazionale danneggiando molti preziosi volumi.
Mischiata alla nafta per via della rottura delle cisterne del
combustibile,l’acqua del fiume s’inerpicò velocemente nei vicoli del centro,nei
fondi commerciali. Il prezioso “Crocefisso di Santa Croce” opera di Cimabue
venne deturpato dalla fanghiglia,divenendo presto un simbolo della
devastazione. Questo immenso dramma venne vissuto dal mondo con una
partecipazione unica,dando ben presto l’avvio ad una incredibile gara di
solidarietà che divide la nascita dei famosi ANGELI DEL FANGO,giovani
provenienti da ogni dove che si adoperarono nella difficile opera del recupero
dei tesori artistici danneggiati.
4 novembre 1966 Alluvione a Firenze - foto ripresa dal web |
Nessun commento:
Posta un commento