venerdì 18 gennaio 2013

STORIA DEL MUSEO (Palazzo Pitti)


L’insieme di queste 14 stanze è stato usato dalla famiglia Medici e dai loro successori durante i secoli nei quali qui risiedeva il Granduca della Toscana. In particolare queste sale al primo piano nell’ala destra erano destinate al principe ereditario,mentre nell’ala sinistra (dove è ospitata la Galleria Palatina)viveva il Granduca in carica. La consorte del principe viveva invece nella corrispondente ala laterale confinante con gli appartamenti del Principe.
Le decorazioni e gli arredi sono molto cambiati dall'epoca dei Medici,spesso con abbellimenti e scelte stilistiche propri delle famiglie che vi risedettero  in seguito come gli Asburgo – Lorena ed i Savoia (dopo l’Unità d’Italia durante il periodo di Firenze Capitale).
L’aspetto che predomina è infatti oggi quello risalente a Umberto I e Margherita di Savoia,grazie a un restauro terminato nel 1993,i quali vi abitarono dal 1865. Nel 1912 una parte del palazzo quella che già era aperta come museo dal tempo dei Lorena passò allo Stato e i Savoia tennero solo la serie delle stanze dove oggi è ospitata la Galleria d’arte moderna per le loro occasioni visite in città fino agli anni venti.
Contrariamente ai sontuosi saloni di rappresentanza della Galleria Palatina,queste stanze sono più piccole ed hanno un’atmosfera per certi versi più raccolta e familiare pur mantenendo una forte sontuosità.
Fra gli arredi di quell’epoca vi sono i letti a baldacchino e gli arredi da camera,che non compaiono in nessuna altra sala del palazzo. Il corredo di oggetti,arazzi e mobilio fu in parte portato dai Savoia riunendo qui gli oggetti provenienti dalle varie regge italiane che avevano “ereditato” dalle altre case regnanti d’Italia,soprattutto da Lucca e da Parma.
Mentre i dipinti conservati sono particolarmente interessanti i ritratti medicei opera per lo più del pittore Giusto Suttermans.
Oggi si visita il museo come proseguimento della Galleria Palatina con lo stesso biglietto.

Nessun commento:

Posta un commento