Buongiorno a tutti cari
amici lettori di questo blog.
La mia garanzia di
raccontarvi la mia ultima tappa delle mie vacanze targate 2010 è il Brennero,un
comune della provincia autonoma di Bolzano al confine con l’Austria.
Di fatti il passo del
Brennero dall’omonima località è uno dei collegamenti autostradali più
importanti e comprende anche la Val di Fleres.
Nel 2007 sul confine è
stato costruito un centro commerciale (Designer Outlet Brennero – DOB
http://www.dob-brennero.com/it) per rilanciare il paese,dopo che le frontiere
aperte ha risentito la crisi economica. Alcune proposte politiche sono quelle
di ottenere al Brennero una zona franca.
LA STORIA DELLA CITTA’
E’ strettamente legata
con l’omonimo passo di valico.
Il popolo dei Breuni abitò l'alta Valle d'Isarco e la
regione del Brennero su entrambi i lati del valico, la cui regione in epoca
romana veniva chiamata "Vallis Vipitina". Nel II secolo i romani vi avevano costruito una strada
militare come risulta dal ritrovamento di pietre miliari. Nel III secolo il ramo della Via Claudia Augusta attraverso il Brennero diventò la più
importante via di comunicazione tra l'Italia e la regione danubiana, ma con Diocleziano
e le invasioni barbariche, in
primis i Baiuvari, il suo ruolo
mutò profondamente. Nel 565 lo scrittore Venanzio
Fortunato cita una cappella
dedicata a San Valentino; questa ebbe originariamente una struttura romanica,
modificata nel periodo medioevale in gotica e successivamente ritoccata in
barocca. L'importanza strategica e di comunicazione del luogo è sottolineata
dal transito, tra il 960 ed il 1530, di 66 Sovrani germanici del Sacro Romano
Impero che si recarono a Roma dal
Papa; tra questi, nel 1154, Federico
I Barbarossa. Nel 1000 circa si forma un centro abitato definitivo che, nel
1221, è denominato "Oberes
Mittewald" mentre, dal
1288 venne utilizzato "Prenner" poi modificato nel tempo nell'attuale "Brenner". Il luogo
fu di vitale importanza nel medioevo ai tempi delle Crociate e dell'allora fiorente commercio,
pertanto nel 1314 fu costruita una nuova strada, la Kuntersweg, dal impresario
bolzanino Heinrich Kunter.
Nel 1414 i Conti di Tirolo vi stabilirono una dogana per il
controllo delle merci nei secoli successivi, specialmente nel XIV e XV secolo, assunse un ruolo decisivo
per il transito dei traffici sulla direttrice Oriente - Venezia - Europa
settentrionale. Vi fu poi un declino causato dallo spostamento del commercio
continentale. I due nuclei storici abitati del paese erano la chiesa di
"San Valentino", l'"Hotel Post" e poche altre case sul lato
sud, l'"Hotel Kerschbaumer", "Griesberg" e "Venn"
sul lato nord del valico, oggi in territorio austriaco. Sotto l'Imperatrice
Maria Teresa d'Austria, nel 1740
circa, la vecchia strada fu completamente ristrutturata ed il nuovo tracciato
assunse quello attuale;Goethe, l'8 settembre 1786,
in uno dei suoi viaggi in Italia passò dal Brennero sostando all'Hotel Post.
Brennero riguadagnò importanza con la costruzione della ferrovia del Brennero tra Innsbruck e Bolzano i cui lavori iniziarono il 23 febbraio 1864 a Bergisel (Innsbruck); lavori che al Brennero
modificarono l'assetto del paese, alcune case furono abbattute per creare un
piazzale, lungo 600 metri, necessario per la stazione e per le altre
infrastrutture ferroviarie. Il primo treno, diretto a Bolzano, partì dalla stazione di Brennero il 25 luglio 1867 alle ore 8.05, nonostante che
l'inaugurazione fosse stata per il giorno 24 agosto. La ferrovia
portò benefici al paese poiché con il treno arrivarono anche i viaggiatori ed
il turismo, specialmente quello di un certo livello come era per quei tempi.
Alle Terme di
Brennero fu costruito un "Grand Hotel", con annessa fermata
ferroviaria, ed altre strutture alberghiere furono costruite a Colle Isarco, ma tutto questo ebbe
termine con lo scoppio della Prima
guerra mondiale. Il Patto di
Londra, stipulato il 26 aprile 1915, assegnò all'Italia il territorio del
"Tirolo meridionale", da Trento fino al Brennero; al termine del
conflitto, il 10 novembre 1918,
le prime truppe italiane arrivarono al Brennero. Il Trattato di Saint-Germain-en-Laye,
siglato il 10 settembre 1919,
stabilì il nuovo confine di stato al Brennero ed il Re Vittorio Emanuele III, il 12 ottobre 1921, inaugurò il nuovo cippo
confinario.
In seguito il paese di
Brennero segnò il confine tra due stati ma anche tra due gruppi linguistici,
quello italiano e quello tedesco così deciso durante il ventennio fascista. Presso la stazione
ferroviaria del Brennero si sono incontrati il 18 marzo del 1940 i
due dittatori, quello italiano, Benito
Mussolini e quello tedesco, Adolf Hitler, dove posero le basi per
le "opzioni in Alto Adige".
Nonostante l'alleanza
con il popolo germanico, Mussolini decise la costruzione del Vallo Alpino per proteggere il Regno d'Italia dall'alleato. Ai lati del paese,
immersi nei boschi, si trovano ancora oggi alcuni bunker italiani risalenti alla Seconda guerra mondiale, che vanno a
costituire lo Sbarramento
Brennero, all'interno del Vallo
Alpino in Alto Adige. Anche sulle cime circostanti si sono edificate diverse
casermette dove la Guardia alla
Frontiera vigilava il
nemico/amico dall'alto.
Durante la guerra
molti furono i treni che passavano per Brennero, ma questi erano per lo più
treni che deportavano il popolo ebreo nei campi di concentramento.
Verso la fine della
guerra vi furono molti bombardamenti da parte degli americani, soprattutto
per quanto riguarda la stazione del paese. Ancora oggi si trova una targa
commemorativa che ricorda l'incursione aerea del 21 marzo 1945 che
uccise dodici civili ed un ufficiale di polizia italiana.
Evento importante che
non deve essere dimenticato è l’eccidio di Malga Sasso nei dintorni del
Brennero,il 9 settembre 1966 dei terroristi separatisti sudtirolesi del Befreiungsausschuss Südtirol fecero saltare in aria una casermetta
della Guardia di Finanza.
Nell'esplosione, avvenuta alle 11:30 circa, rimasero uccisi i tre finanzieri Franco Petrucci, Herbert Volgger e Martino
Cossu. Il tribunale di Milano ha
riconosciuto anche un ruolo fondamentale di Georg
Klotz (padre della parlamentare rappresentante del Sudtirol Eva Kloz), il quale
morì qualche mese prima della sentenza.
MONUMENTI E LUOGHI DI
INTERESSE DELLA CITTA’
Parrocchiale di San Valentino
La Parrocchiale di
San Valentino è stata (fino al 1963)
la vecchia chiesa parrocchiale, e sorge inoltre sopra un luogo, dove già nel 565 sorgeva
un santuario dedicato a San
Valentino. Delle costruzioni successive si sono conservati il campanile
(risalente al XIV secolo), il coro poligonale e il portale in pietra (del XV
secolo). Dopo un incendio avvenuto nel 1787 la chiesa è stata nuovamente
ristrutturata e impreziosita con gli affreschi di Franz Unterberger.
Parrocchiale di santa Maria della Strada
La nuova chiesa
parrocchiale al Brennero è stata eretta tra il 1958 e
il 1962, su progetto
dell'architetto Luis Plattner che ha posto la chiesa su pali di
cemento armato conficcati nel terreno. La pala dell'altare in bronzo smaltato
rappresenta Santa Maria della
Strada a cui la chiesa è
dedicata. Il coperchio della fonte battesimale e le stazioni della via crucis
in terracotta sono dell'artista bolzanino,
mentre le vetrate sono state realizzate da Hans
Prünster.
Cappella del Lupo
Nella conca valliva
del Brennero l'antico Zöhrenhof era stato trasformato nella rinomata
locanda "Al lupo del Brennero" (Brennerwolf) che al tempo dei
carrettieri era aperta tutto l'anno. Al posto della semplice e piccola cappella
per preghiere, nel 1755 per adempiere ad un voto, eresse una nuova chiesetta: la
cappella "Lupo" al Brennero (in tedesco Wolfenkapelle am Brenner).
Un'immagine votiva del 1757,
entrando a sinistra, risale ancora a lui. All'interno si può ammirare un grande
crocifisso sanguinante.
Negli anni 1968 -1969 la costruzione dell'autostrada ha reso
necessario lo spostamento di locanda e cappella nel loro sito attuale.
Cappella di Terme di Brennero
La cappella alla
"Madonna dell'aiuto" o Maria
Ausiliatrice nel linguaggio
ecclesiastico (in tedesco Maria-Hilf)
venne eretta negli anni 1882-1886 in stile neoromanico grazie
soprattutto alle offerte degli ospiti dei bagni termali.
I progetti sono
dell'architetto diocesano Josef Vonstadl.
La piccola chiesetta
è stata salvata dall'Ufficio dei Beni Culturali di Bolzano.
Sacrario militare
Presso la frazione di Colle Isarco, si trova il Sacrario di Colle Isarco, ad opera
dell'architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni, ed è stato
realizzato nel 1937; ospita le
salme di 97 caduti italiani.
Non vorrei essere
banale e per certi versi blasfema su quello che vorrei dire.
Non mi sono mai interessata
di dirvi sulla questione Sud Tirol perché prima di tutto abito in un’altra
parte dell’Italia e se dovessi aprire il calderone di questa diversità poi
dovrei aprire quello di mezza Europa.
A me interessa solo
parlare di arte e di storia di un Paese,città e luogo che visito poi le
questioni politiche,governative sono altro.
Noi fummo da secoli
Calpesti, derisi,
Perchè non siam popolo,
Perchè siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme;
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Qualcosa avrà fondo.
Non credete???
Detto questo,l’Alto
Adige è un bellissimo territorio montano dove si possono ammirare splendidi
paesaggi,chiese che si assomigliano un po’ tutte ma è un luogo unico come sono
unici gli abitanti.
Vi pubblico come al solito
qualche foto prima di salutarvi.foto cascata 1 |
foto cascata 2 |
chiesa |
Questa era l'ufficio dell'ex dogana Austriaca,ricordo quando ero bambina con i miei andavamo in Austria e spesso sia all'andata o al ritorno ci fermavano per vedere i documenti |
chiesa parrocchiale |
il passo autostradale visto dalla strada vecchia del Brennero |
visto dal basso il passo del Brennero |
campanile 1 |
campanile 2 |
Mi auguro che questo
viaggio vi sia piaciuto e vi aspetto in una nuova tappa.
A presto…see you soon
Laura – Testimoni d’Arte
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