SALA
5 – 6 del Gotico Internazionale
La
sala cosiddetta gotico internazionale,fu ristrutturata negli anni cinquanta,è
dominata dall’ADORAZIONE DEI MAGI (1423) di Gentile da Fabriano,eseguita per il
mercante fiorentino Palla Strozzi,e dalla monumentale INCORONAZIONE DELLA
VERGINE (1414) di Lorenzo Monaco,opera di grande eleganza per la chiesa di
Santa Maria degli Angeli;dello stesso autore c’è anche un’ADORAZIONE DEL MAGI
(1422) dai colori forti e brillanti,da confrontare con la tavola di Gentile da
Fabriano,nella quale si fondono elementi più profani e naturalistici,segno del
gusto più cortese. Lorenzo Monaco enfatizza la lunghezza e la linea sinuosa
delle figure,con cappelli dalle fogge originali e colori freddi e
cangianti,molto raffinati.
Attribuita
al Beato Angelico è la TABAIDE,una tavola sulla vita eremita. La MADONNA
DELL’UMILTà,attribuita a Masolino è un’opera di grande dolcezza e perizia
tecnica.
Oltre
agli esponenti fiorentini ed a Gentile sono qui collocate opere di altre
provenienze,che documentano l’uniformità del linguaggio pittorico cortese a
cavallo tra il Trecento ed il Quattrocento,come una tavola del senese Giovanni
di Paolo,una del veneziano Jacopo Bellini e una del fiorentino trapiantato in
Spagna Gherardo Stamina.
Le ultime tavole che chiudono
la sala sono i QUATTRO SANTI provenieti dal POLITTICO QUARATESI sempre di
Gentile da Fabriano,che nella loro isolata monumentalità rivelano l’influenza
del nascente Rinascimento fiorentino (in particolare del Masaccio) sul grande
pittore marchigiano,che accantona la complessa composizione e i preziosissimi
materiali d’uso del suo stile più conosciuto.
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L'Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano |
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Incoronazione della Vergina di Lorenzo Monaco |
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La Madonna dell'Umiltà di Masolino |
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Polittico Quaratesi di Gentile da Fabriano |
SALA
7 il primo Rinascimento
Questa
sala dedicata ai primi artisti rinascimentali è piena di capolavori,a partire
dal capostipite del rinnovamento in pittura,Masaccio,a cominciare dalla prima
opera nella quale si intravedono i segni della rottura, la SANT’ANNA METTERZA
del 1424 realizzata con il suo maestro di bottega Masolino da Panicate. Di
Masaccio sono le scultore BAMBINO E LA VERGINE,dipinta con una solenne
corporatura così austera e realistica da non potersi più definire “gotica”.
Questo rinnovamento fu espressione della cultura dell’Umanesimo,con la
riscoperta dell’antico e della ricerca di uno spazio prospetticamente definito.
Di Masaccio si trova qui anche la MADONNA DEL SOLLETICO.
La
BATTAGLIA DI SAN ROMANO fa parte di un trittico dipinto da Paolo Uccello su incarico di Cosimo il
Vecchio che decorava a camera di Lorenzo il Magnifico nel Palazzo Medici,oggi
diviso tra la National Gallery di Londra,il Louvre di Parigi e gli Uffizi.
In
questa raffigurazione apparentemente caotica della battaglia,tutto è
razionalizzato e inquadrato dalla prospettiva che guida il pittore nella
disposizione razionale di tutti gli elementi,dai cavalli ai soldati,alle lance
degli stessi,che cadute in terra formano figure geometriche.
Questo
pittore era “ossessionato” dalla prospettiva e ciò si nota nelle sue opere.
L’INCORONAZIONE
DELLA VERGINE del 1435 circa del Beato Angelico fu uno dei primi artisti a
concepire una nuova sensibilità. Questa opera è ancora circondata dallo sfondo
oro tipicamente medioevale,trasmette una sensazione di prospettiva ragionata
nel dispiegarsi dei cori degli angeli.
Importante
opere di Domenico Veneziano è la pala di SANTA LUCIA DE’MAGNOLI,del 1445
circa,una sacra concertazione che si svolge in un ambiente dalla prospettiva
realistica,con una luce naturale,mattiniera e cristallina,dà corpo alle
figure,tipica di questo autore. Si tratta di uno dei primi esempi di nuovo
formato rettangolare per le pale d’altare,privo del fondo oro.
Dopo il riordino degli anni
novanta è stato spostato nella sala successiva il DOPPIO RITRATTO DEI DUCHI
D’URBINO di Piero della Francesca.
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La Madonna del Solletico di Masaccio |
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L'incoronazione della Vergine del Beato Angelico |
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Il doppio ritratto dei Duchi d'Urbino di Piero della Francesca |
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