SALA
4 del Trecento fiorentino
La
sala è dedicata alla pittura fiorentina del Trecento,la scuola influenzata
dall’opera preponderante di Giotto e della sua bottega. Vi si trovano sia
polittici,spesso incompleti e privi delle elaborazioni cornici lignee originali,usati
per la devozione domestica.
La
tavola di SANTA CECILIA E STORIE DELLA SUA VITA dipinto da Maestro della Santa
Cecilia,un anonimo collaboratore di Giotto,dove delle scenografie architetture fanno da sfondo alle
figure,come negli affreschi della Basilica superiore di Assisi (in provincia di
Perugia).
I
primi giotteschi sono rappresentati da Pacino di Buonaguida,Jacopo del
Casentino e Bernardo Daddi. Di Taddeo Gaddi,attivo nella bottega di Giotto per
ventiquattro anni,è la MADONNA IN TRONO COL BAMBINO,ANGELI E SANTE. Sempre di
ispirazione giottesca è il trittico con
SAN MATTEO E STORIE DELLA SUA VITA di
Andrea Orcagna.
In
queste opere si nota una certa stagnazione dei temi e delle tecniche
usate,sempre fedeli al maestro,con progressi minimi nonostante il trascorrere
di circa mezzo secolo.
L’unico
che si allontana dalla pittura di Giotto è il cosiddetto Grottino,qui
rappresentato con la PIETà DI SAN REMIGIO,accentuando l’espressione delle
figure e utilizzando un colo cromaticamente variato.
Di Giovanni da Milano,un
artista lombardo attivo a Firenze,appartiene il frammentario POLITTICO DI
OGNISSANTI,dove la preziosità dei dettagli annuncia il gotico internazionale.San Matteo e storie della sua vita di Andrea Orcagna |
La vita di Santa Caterina e le storie della sua vita di Giotto |
Polittico di Ognissanti di Giovanni da Milano |
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