giovedì 2 agosto 2012

Gli Uffizi IV parte - dalla sala 4


SALA 4 del Trecento fiorentino
La sala è dedicata alla pittura fiorentina del Trecento,la scuola influenzata dall’opera preponderante di Giotto e della sua bottega. Vi si trovano sia polittici,spesso incompleti e privi delle elaborazioni cornici lignee originali,usati per la devozione domestica.
La tavola di SANTA CECILIA E STORIE DELLA SUA VITA dipinto da Maestro della Santa Cecilia,un anonimo collaboratore di Giotto,dove delle scenografie  architetture fanno da sfondo alle figure,come negli affreschi della Basilica superiore di Assisi (in provincia di Perugia).
I primi giotteschi sono rappresentati da Pacino di Buonaguida,Jacopo del Casentino e Bernardo Daddi. Di Taddeo Gaddi,attivo nella bottega di Giotto per ventiquattro anni,è la MADONNA IN TRONO COL BAMBINO,ANGELI E SANTE. Sempre di ispirazione giottesca  è il trittico con SAN  MATTEO E STORIE DELLA SUA VITA di Andrea Orcagna.
In queste opere si nota una certa stagnazione dei temi e delle tecniche usate,sempre fedeli al maestro,con progressi minimi nonostante il trascorrere di circa mezzo secolo.
L’unico che si allontana dalla pittura di Giotto è il cosiddetto Grottino,qui rappresentato con la PIETà DI SAN REMIGIO,accentuando l’espressione delle figure e utilizzando un colo cromaticamente variato.
Di Giovanni da Milano,un artista lombardo attivo a Firenze,appartiene il frammentario POLITTICO DI OGNISSANTI,dove la preziosità dei dettagli annuncia il gotico internazionale.
San Matteo  e storie della sua vita di Andrea Orcagna

La vita di Santa Caterina e le storie della sua vita di Giotto

Polittico di Ognissanti di Giovanni da Milano

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