SALA
21 del
Giambellino e di Giorgione
In questa
sala,destinata nel 1588 circa da Ferdinando I de’ Medici ad accogliere
l’Armeria e con affrescate nella volta da Ludovico Buti,battaglie e grottesche
(interessanti le figure di “indiani” e animali del Nuovo Mondo),sono allestite opere dei maestri del primo Rinascimento veneto,illustrando lo sviluppo della
scuola veneziana, da Bartolomeo Vivarini,qui presente con un SAN LUDOVICO DI
TOLOSA,a Giovanni Bellini di cui sono presenti
sia il COMPIANTO SUL CRISTO MORTO,un modello utilizzato nella bottega
belliniana,e l’enigmatica ALLEGORIA SACRA,che nel tema risponde al nuovo gusto
umanistico ermetico ed elitario,fino a Giorgione quindi presente con tre opere
molto problematiche: al maestro possono essere riferiti certamente i due
paesaggi sullo sfondo del GIUDIZIO DI SALOMONE e della PROVA DEL FUOCO DI MOSE’
per il RITRATTO DI GUERRIERO CON SCUDIERO detto il Gattamelata invece
l’attribuzione è discussa.
Altri veneziani sono Vittore Carpaccio e Cima de
Conegliano,mentre due opere ferraresi sono le tavole di Cosmè Tura e Lorenzo Costa
il Vecchio.
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Compianto sul Cristo morto - Giovanni Bellini |
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Prova del fuoco di Mosè - Giorgione |
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