Nello stesso album fotografico del mese di febbraio 2011 che ho nel mio pc,oltre Apecchio c'è anche Cantiano.
Questa volta la scelta casuale,che in questo caso non è casuale ma continuativa.
Ho deciso di descrivere,raccontarvi di questo altro paese confinante con la provincia di Perugia più precisamente con Gubbio.
Cantiano è un paese di 2400 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.
Si trova ai piedi del Monte Catria (1700mt.) distante da Urbania circa 37 km.
E' immerso in boschi secolari di faggio,infatti dal 1986 è stato istituito un parco "il bosco di Tecchie",il link ufficiale http://www.boscoditecchie.it/.
Il clima è tipico delle zone montane appenniniche,gli inverni freddi con precipitazioni sopratutto nevose e le temperature possono scendere sotto lo zero. L'estati risultano miti e ventilate. Le precipitazioni sono sopratutto nei mesi invernali.
La storia di Cantiano risulta essere molto antica,i primi insediamenti avvennero dalla vicina regione Umbria con il popolo dei Ikuvini che fondarono la città di Ukre Fesia dove risultano ritrovamenti di un tempio romano dedicato al dio Giove. Questo viene documentato nelle tavole egubine (che si trovano a Gubbio nel museo dei Consoli) datati 1456.
Successivamente arrivarono gli Etruschi e in quel periodo la città di Luceoli (attualmente risulta la frazione di Portoriccioli nel territorio di Cantiano) ottiene prestigio e splendore.
Nel IV secolo a.c. si insediarono dopo lunghe e sanguinose battaglie i Romani,divenne un punto strategico tra Roma e Rimini di fatti qui passava la Via Flaminia,divenne municipio Romano.
Dopo l'invasione dei barbari,Goti e Eruli diventa un'importante corridoio bizantino (collegamento Roma - Ravenna costituito da castelli inespugnabili quali Narni (PG), Amelia (PG), Todi (PG),Perugia,Gubbio (PG), e la via Flaminia). Questo insinuandosi nei territorio dei Longobardi costituiva una alternativa alla via Flaminia.
Il colle di Cantiano,ora occupato dalla chiesa dedicata a S.Ubaldo,ospita la costruzione del castello di cui oggi rimane solo il muro portante. In passato il castello era un ottima costruzione difensiva sbarrando così la Via Flaminia.
E' stata una terra di confine dai mille volti e dalle mille conquiste,l'arrivo dei Saraceni, di Federico II di Svevia, Barbarossa,i Montefeltro,i Malatesta,i Visconti di Milano.
Dal 1631 fino al 1860 il domino dello Stato della Chiesa,di seguito a quella data è passata al Regno d'Italia.
A livello di turismo, è un paese tutto da scoprire dove arte,cultura e tradizioni fanno di questo paese affascinante.
Luoghi d'interesse sono: il palazzo Comunale,la Chiesa Collegiata San Giovanni Battista, Chiesa priorale di San Nicola,Chiesa di Sant'Agostino,Chiesa di Sant'Ubaldo,Pieve di San Crescentino,e il museo di due sezioni presso l'ex convento agostiniano.
Ora andiamo nello specifico.
Il palazzo Comunale sito in piazza Luceoli,costruzione ottocentesca ispirata allo stile rinascimentale si appoggia all'antico palazzo del Podestà ed a quello dei Priori ricostruiti nel XII secolo.
La ristrutturazione dei due edifici medioevale è stata prioritaria visto che avevano subito gravi danni dopo il terremoto del 1781.
Sia la sala del Consiglio,gli uffici di Segreteria e il gabinetto del Sindaco presentano stanze affrescate con dei bei dipinti ottocenteschi.
All'esterno c'è l'orologio pubblico il meccanismo si trova sotto della cella campanaria.
La Chiesa collegiata di San Giovanni Battista,costruita nella vecchia costruzione della Pieve di San Giovannino.
La facciata a capanna realizzata in cotto umbro con campanile alla sua sinistra è rimasta incompiuta rispetto all'imponente progetto che prevedeva due campanili simmetrici.
All'interno vi sono diverse opere della scuola umbro - marchigiana. Pale d'altare del XVII secolo raffiguranti la Vergine,San Girolamo e Santi, un'Annunciazione ed una Natività di Maria. Tutte tre le opere sono attribuite ai pittori di origine cantianese Francesco e Flaminio Allegrini,attivi nella seconda metà del 1600 anche a Roma come pittori della Corte Pontificia.
A sinistra del transetto vi è una pala d'altare, raffigurante San Carlo Borromeo attribuita al pittore veneto Claudio Ridolfi (1570 - 1644).
Nel transetto a destra è raffigurata l'Ultima Cena di Ventura Mazza di Cantiano,allievo del Barocci (secolo XVII).
La sera del 29 ottobre 1980 il crollo improvviso di una capriata della navata centrale obbliga la chiusura della chiesa.
Dopo cinque anni di restauri la chiesa viene riaperta,la notte di Natale con solenne messa celebrata dal Vescovo di Gubbio.
Chiesa priorale di San Niccolò, di fronte il Palazzo Comunale,edificata nei primi del 1800 risale dall'omonima chiesa antica del XI secolo.
All'interno vi è la Pala "la Madonna del Rosario con Bambino e santi" attribuito al pittore Ercole Ramazzini di Acervia (1539 - 1598),"Cristo in croce tra gli angeli e ai piedi della croce la Vegine e San Francesco d'Assisi" attribuito a Filippo Bellini di Urbino (1550 - 1603).
Sopra l'entrata principale si trova il prezioso organo realizzato dal maestro organaio Angelo Morettini di Perugia.
Chiesa di Sant'Agostino,in origine la chiesa era poco distante dalle mure castellane (ora rimangono solo i ruderi),era dedicata a Santa Caterina d'Alessandria ed era un luogo di penitenza del Monastero di Fonte Avellana. La costruzione risale all'incirca al 1200 come mostra la struttura romanica esterna con una facciata primitiva intatta.
Nel 1272 fu concessa all'Ordine degli Agostiniani che per secoli si dedicarono alla educazione della gioventù di Cantiano,oggi sede del Museo.
All'interno della chiesa ad unica navata,vi sono dipinti ed affreschi tra i quali "la Madonna con Bambino tra Santa Monica e San Nicola da Tolentino" riconducibili alla scuola di Gentile da Fabriano.
Un crocefisso ligneo del 1400, la "Madonna della Cintura" del XVI secolo, attribuito ad Antoni Viviani allievo del Barocci.
Chiesa Sant'Ubaldo, presso il colle omonimo si trova la chiesa dedicata a Sant'Ubaldo che fu Vescovo di Gubbio (1035 - 1060),di cui ancora oggi è il Patrono assieme a tutta la Diocesi eugubina,nel cui territorio Cantiano è ascritta da più di mille anni.
Costruita nel XIII secolo la chiesa pur se rimaneggiata nei secoli successivi conserva ancora intatto l'impianto basilicale.
All'interno della chiesa si consevano: un prezioso simulacro ligneo di Gesù crocefisso, opera di Mastro Bernardino di Ottavio Dolci di Casteldurnte,l'attuale Urbania,che lo scolpì nel 1537; una preziosa statua lignea barocca di scuola napoletana,scolpita nel XVI secolo e raffigurante il Cristo risorto.
Nell'altare maggiore,in legno dorato è raffigurato la "Circonci di Gesù" affiancata lateralmente delle effigi dei Santi Ubaldo e Bernardino da SIena tutte attribuite al pittore eugubino Giovanni Baldassini (1534 - 1601) e sopra all'altare maggiore,"L'ultima cena" di Ventura Mazza da Cantiano allievo di Barocci.
Pieve San Crescentino (che ancora non ho visitato) ha origini antichissime,risale all'incirca alla anno mille,periodo in cui si diffuse molto il culto e la devozione verso San Crescentino nelle zone a a cavallo tra Città di Castello ed Urbino.
Dopo il recente restauro resi necessari a seguiti dei danni causati dal terremoto del 1997, sono rinvenuti una lapide pavimentale di fattura carolingia che anticiperebbe la data di fondazione della pieve di un paio di secoli.
La Pieve è composto dalla chiesa,dalla canonica e da una torre d'avvistamento medievale,formati in un unico corpo edilizio.
Il museo è formato da due sezioni distinte ed aperte in tempi diversi.
- il museo geo - territoriale nasce nel 2001
- il museo archeologico Giulio Cesare aperto nel 2003.
La manifestazione più famosa è "La Turba" (l'ho vista la prima volta a 4 anni,quindi tanto tempo fa ma il mio ricordo benché frammentario è nitido ancora oggi) è una rappresentazione sacra del Venerdì Santo,è una rievocazione dell'anno mille.
La Turba a Cantiano non ha conosciuto interruzioni dopo secoli tranne che durante la Seconda Guerra Mondiale.
Oggi la Turba ha ricevuto vari riconoscimenti quali il Patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e della Pontificia Commissione per i beni culturale della Chiesa. Fa parte di EuroPassion,associazione che raccoglie le più importanti e datate Sacre Rappresentazioni d'Europa.
Di fatti è considera una delle più antiche e suggestive rappresentazioni Sacre della nostra penisola.
Alla fine di maggio c'è la fiera agroalimentare dei prodotti tipici di Cantiano e della zona del Montefeltro,dove è possibile degustare il polentone alla carbonara e diverse specialità locali,come il pane di Chiaserna,il vino di visciole,l'amarena di Cantiano.
A fine ottobre c'è la mostra mercato regionale del cavallo del Catria presso il centro ippico di Chiaserna.
Questi sono i link ufficiali del paese: Proloco http://www.prolococantiano.eu/,il Comune http://www.comunecantiano.eu/,il sito ufficiale La Turba http://www.laturbacantiano.it/.
Questo è il video La Turba di Cantiano
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